Calcio / Serie D
Aglianese via dal “Bellucci”, Taccola e Fossati in coro: «Non è più casa nostra»

Il presidente neroverde e il direttore operativo hanno reso nota la decisione del club, Fossati: «Ci siamo sentiti abbandonati dalle istituzioni comunali»
Post partita scoppiettante quello andato in scena in seguito al match fra Aglianese e Ravenna, terminato col risultato di 1-1. Sono infatti intervenuti il direttore operativo Fabio Taccola e il presidente Fabio Fossati, per comunicare una notizia che ha del clamoroso: l’Aglianese andrà via da Agliana e dal “Bellucci”, migrando altrove.
«ANDIAMO VIA DA AGLIANA»
Il primo a parlare è il direttore operativo Taccola, che spiega così la decisione presa. «Credo che quella col Ravenna sia stata l’ultima partita, o forse la penultima, che giochiamo al “Bellucci”. Le situazioni in cui siamo a livello logistico non ci consentono di poter restare qui, di conseguenza dovremo guardarci altrove. Abbiamo già avuto contatti con l’amministrazione comunale e con chi gestisce il campo, non vogliamo assolutamente polemizzare, diciamo soltanto che il “Bellucci” non è più casa nostra. Le strutture, infatti, non ci consentono di lasciar tranquilli i ragazzi, e per questo preferiamo migrare altrove. Non so se sarà questa settimana alla prossima, ma comunque in questo mese lasceremo il “Bellucci”, che non è una casa adatta a noi. Ovviamente questa è una scelta condivisa da tutta la società, lo staff tecnico e la squadra, che secondo noi qua non si può esprimere al meglio. Possibilità di ripensamenti? Ci saranno delle riunioni ma la situazione è talmente complessa che non vedo altre soluzioni».
«CI SIAMO SENTITI ABBANDONATI»
Si accoda a queste parole il presidente Fabio Fossati, che rafforza la presa di posizione della società. «Il direttore operativo Fabio Taccola ieri ha avuto una riunione col sindaco in merito a questa decisione: ribadisco che il “Bellucci” non è più casa nostra e che quindi dovremo trovare un’altra soluzione. Vedremo cosa verrà fuori ma la decisione sembra scontata. Aglianese nomade? Per ora sì, non avendo una struttura dove poterci allenare e uno stadio in cui giocare. Adesso non ci resta che valutare le varie ipotesi per poi arrivare ad una quadratura del cerchio nei prossimi giorni. Inutile dire che da parte nostra c’è molto rammarico, essendo quest’anno quello del centenario ci aspettavamo qualcosa in più dalle istituzioni comunali, un po’ più di vicinanza. Ci siamo sentiti abbandonati, e quindi abbiamo dovuto prendere una decisione così forte».
Lato campo, invece, il presidente Fossati si dice soddisfatto per quanto hanno fatto vedere i suoi ragazzi col Ravenna, soprattutto nei secondi quarantacinque minuti. «È stata una partita dai due volti. Il primo tempo siamo andati un po’ in difficoltà, sembrava che la palla scottasse. Nella ripresa, invece, abbiamo fatto molto meglio, mettendoci grinta e cuore. Il pareggio è meritato, e vedendo la forza del Ravenna direi che un punto può andar bene. Ora siamo a tre risultati utili consecutivi: da quando è arrivato mister Baiano i risultati sono stati quelli che ci aspettavamo all’inizio. Speriamo sempre di migliorare giorno dopo giorno, consapevoli che il campionato è lungo. La prossima abbiamo la capolista Victor San Marino, ce la metteremo tutta».
