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Friday, 07 April 2017 09:34

Trionfo Lella, la gioia di coach Alessandro Piperno: «al terzo tentativo è arrivato il salto in D»

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Il blitz di Fucecchio regala il primato matematico in Promozione al Lella Basket che festeggia il salto in Serie D

 

Il 36-64 conquistato a Fucecchio, risultato che più ampio non si può, fa stappare lo champagne al Lella Basket Pistoia. Dopo 2 finali playoff perse, arriva il momento del trionfo per la società del presidente Alessio Calistri, guidata in panchina da coach Alessandro Piperno che così può andare a bussare, finalmente, alla porta della Serie D e qualcuno stavolta aprirà.

Una stagione, fra regular season e fase ad orologio, da 19 vittorie ed una sola sconfitta che però ha messo in serio rischio il passaggio diretto alla categoria superiore. Ne abbiamo parlato, ancora in preda alla sbornia post-vittoria, con il coach del Lella Basket Pistoia, Alessandro Piperno.

Partiamo da una banalità: avete sovvertito il detto "non c'è due senza tre"?

Ahha, mi scappa da ridere. Siamo stati molto bravi perché, come si dice a Pistoia, l'anno scorso abbiamo fatto la "corsa del Battistoni" ed anche in questa stagione abbiamo rischiato, con un solo match perso, di non centrare il salto in Serie D. Quando affronti un campionato, come questo, con i favori del pronostico di tutti ed hai alle spalle due finali playoff perse all'ultimo tuffo è normale che la pressione ti si crea da solo. Per di più, siamo finiti nel girone più difficile fra tutti quelli che ci sono nel campionato di Promozione e, nonostante questo, abbiamo risposto alla grande. La forza è stata la volontà di ogni elemento del gruppo di lottare per un unico obiettivo e non ci si lasci condizionare dal divario finale: Fucecchio doveva vincere perché in lotta per non retrocedere, l'inizio è stato duro ma poi siamo andati via in scioltezza.

Il momento decisivo della stagione qual è stato?

Sicuramente la sconfitta interna contro gli Shoemakers. Dopo 13 vittorie consecutive sapevamo che con quel duello potevamo mettere il mattone finale sul passaggio in Serie D ed, invece, arrivò una sconfitta. Quella partita ci ha fatto capire che non bisogna dare mai niente per scontato ma ogni singolo traguardo te lo devi sudare e siamo tornati con i piedi per terra. Ripartire da quello schiaffo fa capire le qualità di questo gruppo: tutti ragazzi splendidi, sia a livello tecnico che di rapporti nello spogliatoio. E vincendo di nuovo contro gli Shoemakers nella fase ad orologio mi fa pensare che questo trionfo ce lo siamo meritato.

Il Lella Basket è in Serie D, finalmente. Che sensazione può essere questa?

Penso che quando costruisci una società dal nulla il merito di tutto quello che raccogli va esclusivamente a chi ha messo in piedi la società, ovvero il presidente Alessio Calistri. Perché il Lella non è solo la promozione in Serie D, ma è anche e soprattutto 110 iscritti nel proprio settore giovanile, il Minibasket esportato sulla Montagna Pistoiese, il settore giovanile in città, l'attività Uisp. Abbiamo fatto un campionato super, grazie ad una partenza a mille, pur fra tantissime difficoltà: ricordiamoci che le prime 6 partite casalinghe, per squalifica pregressa, le abbiamo giocate in campo neutro (a Bardalone, ndr) o a porte chiuse all'Auditorium.

Una squadra che si è, ogni anno, rafforzata partendo dalla base iniziale con Vitale, Piccioli, tuo fratello Matteo, Ferrari. Quanto contano i "grandi vecchi"?

Abbiamo messo dentro innesti importanti per la categoria in queste stagioni e, per ultimo, gli arrivi quest'anno di Alessandro Spampani, di Leporatti e di un giovane interessante come Burrini. La forza di questo spogliatoio è che non si è mai crepato: quando i giovani erano in difficoltà, i più esperti hanno fatto un passo verso di loro e viceversa. Ma, ripeto ancora: vincere questo campionato non è stato affatto facile.

Ultima domanda e poi la salutiamo: Piperno in panchina anche in Serie D?

Finiamo l'annata nel migliore dei modi, visto che mancano ancora 2 partite al termine della regular season e vogliamo goderci appieno questo trionfo. Poi del futuro se ne parlerà con calma quando sarà il momento.

 

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