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Monday, 08 May 2017 12:56

La ciliegina sulla torta del Pistoia Basket: Esposito miglior coach della serie A

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Il pass per i playoff vale a Vincenzo Esposito il titolo di miglior tecnico della serie A, Landry di Brescia miglior giocatore, Flaccadori miglior Under 22 e Sindoni miglior dirigente

Che fosse tra i papabili si sapeva vista la rimonta playoff della The Flexx coronata con la vittoria contro Brescia. Che Pistoia tutta tifasse per lui non fa nemmeno notizia tanto è il legame tra Enzo Esposito e il popolo biancorosso. Che lo ha visto sbocciare e attestarsi in questi due anni come coach di altissimo livello, dopo averlo ammirato da mattatore sul campo.

Ora è ufficiale: Vincenzo Esposito è il miglior allenatore della serie A 2016/ 2017, succede a Cesare Pancotto e al Paolo Moretti della stagione 2013/2014, tre allenatori guarda caso che hanno fatto grande Pistoia in epoche diverse. I "Lega Basket Awards" sono stati assegnati, come sempre, da una giuria di giornalisti specializzati e dai voti dei general manager, coach e capitani delle 16 squadre di serie A.

Insieme al Diablo, che sul podio tecnico precede proprio il suo prossimo avversario Walter De Raffaele (Venezia) e il suo conterraneo casertano Gennaro Di Carlo (Capo d'Orlando), i "migliori" della stagione sono Marcus Landry di Brescia nominato MVP del campionato davanti a Joe Ragland (Sidigas Avellino) e Pietro Aradori (Grissin Bon Reggio Emilia), Giuseppe Sindoni miglior dirigente per la grande stagione dell'Orlandina (secondo Trainotti di Trento e terzo Alberani di Avellino) e Diego Flaccadori della Dolomiti Energia confermato come miglior Under 22 (davanti a Fontecchio di Milano e Lee Moore della Leonessa). 

PISTOIA AL SECONDO PREMIO IN QUATTRO ANNI DI SERIE A

Per Pistoia che con il Diablo ha centrato la seconda partecipazione ai playoff consecutiva, la terza in quattro anni dove ha visto premiare i suoi coach per due volte da quando è tornata in serie A, è una grande soddisfazione. 

Per Esposito, un premio strameritato: alla sua carica infinita, alla voglia di migliorarsi continua che riesce a passare a quei giocatori che lo seguono come un vate più che come una semplice guida tecnica. All'entusiasmo che sa dare alla piazza, alla competenza mostrata nel proporre un basket diverso all'Italia dei canestri.

Un riconoscimento ad un personaggio unico in un panorama purtroppo appiattito negli anni come è il basket italiano, che di tecnici e persone come Vincnezo Esposito ha un disperato bisogno. 

LE PAROLE DEL DIABLO

"Non sono un grosso fan dei riconoscimenti personali -sono le parole di coach Esposito- perché so cosa significa far parte di una squadra, ma devo dire che in questo momento sono molto felice. Devo ringraziare ovviamente chi mi ha votato e il Pistoia Basket per aver creduto in me e avermi offerto la possibilità di allenare in serie A, nonostante la mia poca esperienza. Devo però soprattutto ringraziare i ragazzi della squadra perché mi hanno sempre seguito e rispettato, al pari del nostro staff, che sin dal primo giorno dello scorso anno è stato onesto e collaborativo".

L'uomo dei miracoli, il ragazzino di Caserta che ha portato il primo scudetto al Sud battendo Milano, il primo italiano in Nba, ha ancora una volta cambiato una storia che sembrava scritta. Portando Pistoia tra le 8 migliori squadre della serie A, per il secondo anno. Con quella schiettezza di sempre, che trapela anche dalla dedica che il Diablo fa di questo premio che attesta la sua crescita.

"Ringrazio infine chi, dal 2011 al 2013, non mi ha voluto dare alcuna possibilità- chiude Esposito- mi hanno permesso di andare a fare il barista alle Canarie e conoscere lì quella che è attualmente la mia compagna. E' un riconoscimento che mi onora e per me rappresenta uno stimolo a fare sempre meglio e continuare ad amare e rispettare il gioco del basket".  

LE FIAMMATE DEL DIABLO

Il lancio di Alex Kirk. la stagione dei record (2015/ 2016) con Pistoia portata ad uno storico sesto posto, la ripartenza dando fiducia ai suoi tre "moschettieri" Moore, Antonutti e Lombardi sempre difesi e spronati tanto da essere- in maniera diversa- i cardini di questa nuova impresa.

La "riabilitazione" al basket vero di Crosariol e Magro, la reazione pronta e puntuale ad ogni problema di una stagione travagliata tra infortuni ed errori di valutazioni che insieme alla società, è stato bravo a correggere.

Ma Enzo Esposito, coach del Pistoia Basket da due stagioni, è molto più di questo. E' l'esempio concreto di cosa vuol dire passione sportiva, quella di chi non fa il compitino ma vuole sempre gettare il cuore oltre l'ostacolo. Che si ciba del lavoro settimanale, della fiducia ai collaboratori (un po' di questo premio è anche di Marcello Billeri e Fabio Bongi), della schiettezza dimostrata davanti ai microfoni che sbeffeggia l'ipocrisia generale.

Da quasi due mesi Esposito parlava di playoff possibili. Chi lo avrebbe fatto con una pattuaglia aggiustata in corsa, un capitano per due terzi di stagione fermato dai problemi fisici e avversarie più ricche? Solo uno che non misura le parole ma dice quello che pensa, assumendosene i rischi e spronando tutti con l'entusiasmo di come è bello costruire un sogno.

Quel sogno diventato una dolcissima realtà.

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