
Prende tanto freddo facendo il minimo indispensabile per quasi tutta la gara poi, nei minuti di recupero, compie un autentico miracolo su di un colpo di testa di Brega evitando di subire una seconda rete avversaria che non avrebbe sufficientemente inquadrato la netta superiorità arancione. Si conferma tra i migliori portieri del girone A.

Alessandria è solo un brutto ricordo e il difensore arancione si riscatta giocando una gara priva di errori. Certo la consistenza dell'attacco del Gavorrano è poca cosa, ma è già un importante passo avanti, vederlo più sicuro nei movimenti in mezzo all'area di rigore.

Come Nossa, riscatta l'opaca prestazione di una settimana prima rendendosi altresi pericoloso sulle palle inattive sfiorando il successo personale su una insidiosa traiettoria da corner sulla quale si supera Salvalaggio. E comunque da lì, poi, nascerà il gol del 2-0.

Non finisce di stupire questo ventenne mancino. Si fa anticipare da Brega in occasione della rete degli ospiti, ma il "puntero" del Gavorrano trova un'autentica perla, mentre per il resto conferma lo stato ottimale di forma che lo fa essere a tutto tondo titolare inamovibile della difesa. Davvero la più bella sorpresa del roster arancione.

Toh chi si rivede! Nella fredda serata del Melani ci pensa lui, il numero 16, a scaldare le mani dei tifosi pronti ad applaudire le sue percussioni che erano state accantonate da troppo tempo. Da incorniciare la verticalizzazione per Vrioni in occasione della terza rete: si fa tutto il campo ed ha la lucidità di un assist al bacio.

Sfiora la rete con la specialità della casa: una punizione dalla distanza alla quale si oppone bravamente Salvalaggio. Lotta, dribbla e corre sempre con raziocinio supportando, con Surracco, l'unica punta Vrioni. (dal 62' Papini 6. Aumenta il minutaggio e con esso l'esperienza in mezzo al campo. Dovrà essere il più importante "acquisto" in vista di gennaio).

Orfano di Luperini il capitano, come sempre, gioca la sua ottima gara impreziosita da tante interdizioni e sapienti cambi di gioco. Sfiora la (meritata) segnatura personale colpendo il palo a portiere battuto. Si conferma come l'indiscusso leader della band di Indiani.

Mette al servizio della squadra tutta la voglia e l'energia a disposizione, giocando con intensità non permettendo agli omologhi avversari di reparto giocate pericolose. Sarà perché la coperta nel settore centrale è corta ma il ragazzo continua a ripagare la grande fiducia che Indiani ripone in lui.

Meno appariscente del solito, compie un paio di banali errori di appoggio nella zona nevralgica del campo. Comunque, se c'è da combattere e non tirare indietro la gamba, lui è sempre presente, confermando di essere attore imprescindibile nello scacchiere arancione.

Mamma quanto corre! Gli avversari cercano, con le buone o con le cattive, di fermarlo ma lui replica a questo con giocate di qualità ed una notevole presenza tra le linee. (dal 87' De Cenco s.v. Entra e si mangia l'occasione della prima rete in arancione).

L'interprete inatteso, ma meritato. Si porta a casa il pallone firmato dai giocatori per la sua prima tripletta tra i professionisti. Quarta rete in due gare, sostituisce alla grande l'acciaccato Ferrari, sfiorando addirittura il poker al quale si oppone l'estremo difensore maremmano. In forma e in fiducia facendo vedere che è più di una alternativa ai titolari. Ed ha solo 19 anni e 2 mesi. (dal 70' Ferrari 6 Parte dalla panchina, entra ed avrebbe dopo 10" la palla del 4-1 ma tira in bocca al portiere: ha bisogno di ritrovare fiducia El Loco visto che poi si danna l'anima come sempre).

Sarà anche l'immagine dell'eterno imbronciato ma i suoi ragazzi, pur con tante importanti defezioni, gli fanno strappare un bel sorriso e trascorrere un sereno Natale, complice la splendida ed inaspettata classifica. Qualcuno in tribuna storce il naso per aver tenuto fuori Ferrari, nonostante non fosse al top: la scelta si è dimostrata decisamente azzeccata.
L'unico della squadra maremmana ad andare oltre la sufficienza per le sue qualità tecniche. Realizza la rete della bandiera per la propria squadra, andando vicino alla doppietta personale. Anche se va detto che, fino al momento del gol, praticamente non aveva mai toccato il pallone mentre da lì in avanti diventa un funambolo a tratti imprendibile.
Viene sostituito nell'intervallo causa un primo tempo nel quale non combina niente; avulso dalla manovra dei compagni.
E' arrivato in corsa cercando di dare una sferzata ad una squadra che stava andando alla deriva. Nonostante alcuni risultati positivi, resta la convinzione che per mantenere la categoria, debba lavorare tanto.