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Sunday, 28 January 2018 15:23

La Pistoiese sta a guardare, il Pro Piacenza gioca e vince di rigore

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La tattica attendista non paga: i rossoneri trovano il meritato vantaggio complice una ingenuità di Zaccagno e si prendono i 3 punti. Continua il tabù trasferta in Serie C girone A

La Pistoiese cade anche a Piacenza, non spezzando né il tabù Garilli (3 sconfitte e un pareggio in casa del Pro) né il tabù trasferta (che dura dallo scorso settembre, 1-2 ad Arezzo). E, a dirla tutta, fa poco per farlo, contro un avversario, il Pro Piacenza, che ha dimostrato di valere qualcosa in più di quanto racconti la classifica di Serie C girone A. Decide goleador Alessandro (al rientro dalla squalifica, ottavo centro per lui) su rigore al quarto d'ora della ripresa. Galeotta una gita avventata fuori dall'area piccola di Zaccagno, che invece nella prima frazione aveva salvato il risultato con un'uscita bassa perfetta. Il Pro Piacenza era bisognoso di punti e ha centrato meritatamente il bottino pieno, legittimato da una gara d'attacco. La Pistoiese invece ha scelto una tattica attendista che non ha pagato: il punticino non è arrivato e gli orange non si sono praticamente mai resi pericolosi, nemmeno con lo spregiudicato 4-2-4 degli ultimi 20 minuti. Giallo pesante per Luperini: era in diffida, salterà la prossima sfida contro il Livorno.

IL TABELLINO DI PRO PIACENZA PISTOIESE

LA DIFESA TIENE Moduli cangianti per i due tecnici: 4-4-2 tendente al 4-3-3 per il Pro Piacenza, con Pea che lancia Musetti dal primo minuto in attacco. 3-5-2 tendente al 4-4-2 per la Pistoiese, con Indiani che si gioca subito la carta De Cenco. Il copione è chiaro fin dalle prime battute, con gli arancioni che lasciano l'iniziativa ai rossoneri per colpire sui ribaltamenti. Di ripartenze, però, se ne vedranno poche, mentre gli emiliani macinano gioco e chance. Soprattutto in avvio (conclusione secca di Barba che lambisce il palo al 2', tiro pennellato da fuori di Alessandro al 9' e soprattutto triangolo che libera Alessandro in piena area, uscita da applausi di Zaccagno a salvare). La Pistoiese si difende tutto sommato bene, ma il baricentro è molto basso per contenere gli attacchi e così la coppia offensiva risulta isolata e priva di rifornimenti. Cenni di vita solo da Vrioni (bel sinistro a incrociare al 12' e intelligente scambio con Luperini, anticipato al momento del tiro, al 34'), ma ai punti la prima frazione sorriderebbe ai locali.

INGENUITÀ DECISIVA L'inerzia non cambia nella ripresa, anzi. Gli uomini di Pea vogliono il vantaggio e al terzo tentativo lo trovano: al 7' sinistro di Musetti deviato da Priola a salvare, al 9' combinazione nello stretto Alessandro-Musetti-Alessandro con palla fuori di un soffio, infine il rigore che risulterà decisivo al 15'. Palla all'apparenza innocua dalle retrovie, Mastroianni ci crede e anticipa di testa Zaccagno in avventata uscita, che lo colpisce ingenuamente.
D'Alessandro trasforma, con una marea di uomini in area prima dell'impatto col pallone. Il rigore sarebbe stato da ripetere, ma la sostanza purtroppo non cambia. Indiani molla gli ormeggi e tenta il tutto per tutto, passando al 4-2-4 con Surraco, Ferrari, Vrioni e Zappa. Ma la reazione è confusionaria e di chance vere per il pareggio non se ne registrano. Anzi, è il neo entrato Bazzoffia che va vicino al 2-0 su ingenuità di Quaranta. No, davvero troppo poco per riportare a casa qualcosa. E anche per dar credito alle aspettative playoff.

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