
Si oppone alle conclusioni di Galoppini nel primo tempo e Gerbaudo nella ripresa. Si infortuna sul finire del match e nulla può, sia sulla conclusione “sporca” di testa di Cristini che sul tiro di rigore al minuto 95 di Gerbaudo.

Partita sofferta quella del capitano arancione, “uccellato” da Bruschi in occasione della prima rete dei piemontesi (con la compartecipazione di Nossa), autore del fallo di mano che provoca il primo rigore per i padroni di casa ed ammonito dopo pochi minuti della ripresa. Un passo indietro rispetto alle precedenti gare coincise con il suo rientro dall'infortunio.

Ritrova il posto nell'undici di partenza ma non la giusta cattiveria e incisività negli interventi, fatto che purtroppo si sta ripetendo con una certa facilità. Ancora non riusciamo a scorgere in lui quel giocatore di esperienza acquistato nella scoirsa estate. Chiede il cambio quando la benzina è finita. (dall'87' Zullo s.v.)

Dopo il positivo debutto con la maglia arancione di domenica scorsa forse anche perchè poco aiutato dai compagni di reparto, non si ripete pur cercando di arginare, dalle sue parti i disordinati attacchi del Cuneo E. autore della involontaria spizzata di testa che permette a Cristini di realizzare la rete del 2 a 3.

Chiamato a giostrare sull'out di sinistra nella difesa a quattro proposta di nuovo da Indiani, è l'unico del reparto arretrato propositivo e che sino all'ultimo secondo non molla mai. Splendido il lancio in verticale per Vrioni in occasione del raddoppio arancione.

Ottimo il primo tempo del giovane centrocampista orange. Partecipa con piglio giusto e attento alla splendida azione che dà il vantaggio arancione. Lo vedi dappertutto lottare e proporsi in avanti. Dopo l'espulsione di Ferrari, rincula sino ad essere quasi il quinto uomo della difesa. Stremato, viene sostituito a metà ripresa (dal 68' Nardini 6) Entra cercando con la sua esperienza di dare nuova linfa alla manovra della squadra.

Come è ormai consuetitudine gioca tanti palloni, sbagliando anche facili appoggi, ma mai arrendendosi. Sfiora al minuto 73, dopo una pregevole combinazione con Nardini, la quarta rete per gli arancioni che avrebbe chiuso il match.

Rientro alla grande dopo la squalifica per il riccioluto centrocampista, anima e cuore del centrocampo arancione. Lotta dal primo all'ultimo minuto con gli omologhi di reparto avversario, risultando sino al fatidico minuto 95, il migliore della squadra assieme a Vrioni.

Confermato ancora una volta da Indiani, il centrocampista arancione fresco di convocazione in azzurro, gioca una partita esemplare per impegno, senza però produrre quelle giocate che avevano fatto la differenza contro il Livorno. (dal 68' Papini 5,5); Aldilà del (presunto) fallo di mano che regala al Cuneo il rigore del definitivo pareggio, risulta dal momento del suo ingresso abbastanza spreciso, non dando ancora l'impressione di aver pienamente recuperato dopo il lungo infortunio.

Per distacco miglior uomo in campo, per le due splendide reti realizzate, per il preciso assist a Ferrari in occasione della terza illusoria rete arancione e per lottare accanitamente in ogni zona del campo, grazie alla sua forza fisica. Esce per infortunio (?) dopo un'ora di pure delizie. (dal 68' De Cenco 4,5); in campo cammina quasi fosse un estraneo. Fallisce da buona posizione una ghiotta occasione da rete.

El loco? Si, forse qualcosa in più. Passa dalle stelle alle stalle nel breve volgere di 5 minuti. Prima segna la rete del tre a zero che di fatto manda sotto la doccia i piemontesi, poi si lascia andare ad una inopinata gomitata ad un avversario con palla lontana dall'azione, mettendo in inferiorità numerica i compagni e risvegliando gli avversari.

Dopo 25 minuti di calcio champagne, e tre reti all'attivo, complice l'espulsione di Ferrari, la sua squadra si lascia soverchiare dai modesti avversari, mancando in quella cattiveria agonistica, che se mostrata anche in inferiorità numerica, poteva regalare dopo 5 mesi una nuova vittoria esterna.
Non solo per la freddezza con la quale realizza al minuto 95 il rigore del definitivo pareggio, ma soprattutto per il cipiglio mostrato nel confezionare le azioni dei suoi.
Si lascia ipnotizzare da Zaccagno fallendo una favorevola occasione a metà del primo tempo, ed allo scadere sempre della prima frazione calcia alle stelle il primo rigore concesso nella giornata alla propria squadra.
Ha tra le mani una squadra che lotta per uscire dalla zona playout, tutto sommato modesta che comunque sopperisce con volontà e tenacia alle carenze tecniche (anche se nell'occasione è favorito dall'harikiri della Pistoiese).