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Sunday, 22 February 2015 08:49

Pistoiese, rimonta di cuore: con il Forli' finisce 2-1!

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La Pistoiese prende tre punti fondamentali in chiave salvezza Lega Pro, battendo in rimonta il Forlì per 2-1 con le reti di Falzerano e Anastasi. Negli ultimi venti minuti arancioni in dieci per l'espulsione di Celiento. Pistoiese a quota 33 in classifica.

Seconda vittoria consecutiva per la Pistoiese, 6 punti conquistati su 6 a disposizione nella gestione di Stefano Sottili. Contro il Forlì gli arancioni vanno sotto dopo venti minuti con il gol di Docente, complice un'amnesia difensiva abbastanza grossa, ma non si perdono d'animo e riescono a ribaltare il risultato con Falzerano e Anastasi, che ringrazia l'ex Catacchini per il colossale regalo. Ultimi venti minuti di sofferenza per l'espulsione di Celiento, il peggiore in campo, ma con estremo sacrificio la squadra di Sottili riesce a tenere botta conquistando una vittoria pesantissima in chiave salvezza.

IL TABELLINO

PISTOIESE-FORLÌ 2-1

PISTOIESE. Ricci I, Celiento, Frascatore, Pacciardi, Ricci L., Falasco, Falzerano (68' Coulibaly), Ricci II (54' Martignago), Anastasi, Calvano, Vassallo (74' Piana). Allenatore: Sottili. A disposizione: Olczak, Bortoletti, Poggi, Romeo.

FORLÌ. Scotti, Catacchini, Fantoni, Hamlili, Arrigoni L. (46'Drudi), Fantini, Casini, Arrigoni T. (13' Turi), Docente, Rosafio, Castellani (65' Gliozzi). Allenatore: Vanigli. A disposizione: Casadei, Reato, Cejas, Morga.

Arbitro: Martinelli di Roma 2.

Reti: 22' Docente, 45' Falzerano, 55' Anastasi.

LA CRONACA - di F.Guidi

La Pistoiese approccia bene la partita. Il primo tentativo è degli ospiti, con Arrigoni che al 5' ci provano con Arrigoni da fuori, senza trovare la porta. La Pistoiese fraseggia bene e in un paio di occasioni arriva al limite dell'area. Al 13' gli ospiti sono costretti a sostituire l'infortunato Arrigoni con Turi. Gli ospiti ci provano con Docente che però spara alto. Dall'altra parte cross di Frascatore su cui Anastasi è in ritardo. Al 20' occasionissima per gli arancioni: tiro da fuori di Pacciardi, la difesa sporca ma non respinge e così la palla arriva a Falzerano in area che però spara addosso a Scotti in uscita. Due minuti dopo, con la più classica delle leggi non scritte del calcio, al gol sbagliato della Pistoiese replica il Forlì che va in rete davvero. La ripartenza degli ospiti si chiude con un pallone filtrante di Castellani che taglia fuori metà difesa, Celiento si ferma chiamando un fuorigioco inesistente e Docente piomba sulla sfera e con precisione trafigge Ricci I. la Pistoiese accusa il colpo e non riesce più a costruire nulla. Al37' la punizione di Frascatore da buona punizione centra in pieno la barriera. Quando ormai le squadre sembrano pronte per gli spogliatoi arriva l'acuto arancione. Anastasi di testa spizza per Vassallo, il centrocampista in ente un passaggio filtrante perfetto che libera Falzerano in area. Per l'attaccante orange infilare la sfera alle spalle di Scotti è un gioco da ragazzi. la ripresa inizia con gli arancioni in palla. Dopo poco Sottili passa al 4-3-3, inserendo Martignago al posto di Ricci II. La mossa da subito i suoi frutti. Al 55' cross di Calvano, Catacchini pasticcia nel tentativo di appoggiare al,suo portiere e Anastasi ne approfitta per segnare un gol facile. Due minuti dopo ci prova da fuori Turi, Ricci para in due tempi. Le due squadre si limitano a qualche tiro da fuori, senza però essere mai veramente pericolose. Al 72' Celiento commette un inutile fallo a centrocampo che gli vale il secondo giallo. Con l'uomo in meno Sottili si copre, inserendo Piana e abbassando a centrocampo Coulibaly e Martignago. gli ospiti premono e al 78' Casini da fuori costringe Ricci I ad una super parata. Un minuto dopo spreca Fantoni che sugli sviluppi di un corner spara alto da dentro l'area piccola. Nel finale ospiti che attaccano a testa bass e Pistoiese che si difende con tutti gli effettivi. Il fortino arancione tiene fino alla fine e Coulibaly spreca anche il contropiede per chiudere i conti in pieno recupero. Dopo un finale interminabile il fischio del direttore di gara è una liberazione per il popolo orange.

LE PAGELLE di F. GUIDI 

6,5 RICCI I. Finalmente una prova convincente al "Melani". Quasi sempre sicuro, sempre attendo, in due occasioni è addirittura decisivo con la sua manona. Le sue ultime due prestazioni sono indizi inequivocabili di un giocatore ritrovato.

4 CELIENTO. Un disastro. Gioca decentemente per quindici minuti poi ne combina una dietro l'altra. Sul gol degli ospiti la sua lettura scellerata pesa come un macigno. Nel secondo tempo rischia in un paio di occasioni il secondo giallo che poi arriva, con un banale fallo al limite dell'area avversaria.

6 FRASCATORE. Anche lui è in crescita. Non è ancora quello esaltante di inizio stagione ma si ricominciano a vedere le sue sgroppate sulla corsia laterale. In fase di contenimento tiene bene ad eccezione di un paio di sbavature pericolose. Su punizione purtroppo continua ancora a centrare la barriera.

6 PACCIARDI. Urla, morde e suona la carica. Più che un impatto tecnico la sua impronta è quella del leader emotivo. Troppo irruento in alcuni interventi, specie uno in area su Casini che poteva costare caro.

6,5 RICCI LUCA. Baluardo della difesa che comanda con tempi e modi giusti. È una garanzia di solidità, non sbaglia praticamente niente.

5,5 FALASCO. Pasticcione in alcune occasioni, difetta di sicurezza ma comunque non combina grossi danni. La sensazione è che debba ritrovare il ritmo gara per sciogliersi e rendere al meglio.

7 FALZERANO. una spina nel fianco della difesa avversaria. Crossa, accelera e offre pochi punti di riferimento agli avversari. Il gol è il giusto premio ad un gran primo tempo.

5 RICCI II. Partita sotto tono, condita da troppi errori sia in fase di costruzione, sia in fase di interdizione. Non trova mai i ritmi ed i tempi giusti per la manovra arancione.

6,5 ANASTASI. Il ruolo della punta è quello di segnare, lui lo fa quando serve e per questo è da applausi. Poi è una partita da onesto mesteriante che chiude con i crampi e in apnea.

6,5 CALVANO. Quantità e spesso anche qualità. Gioca novanta minuti dove non si vede sempre ma la cosa bella è che quando tocca la palla raramente la perde o la spreca. Da limitare alcune entrate vigorose, oltre i limiti del ruvido, che potrebbero costragli il cartellino.

6,5 VASSALLO. Taglia e cuce come sa fare. Palla al piede si infila sempre nei varchi giusti e regala un paio di assist pregevoli. Quando Sottili lo toglie gli applausi del Melani sottolineano come ormai questo giocatore abbia conquistato tutti i cuori orange.

5,5 MARTIGNAGO. Entra ma nessuno si accorge di lui. Si sacrifica a centrocampo però da uno che subentra dalla panchina ci si aspetta un impatto più sostanzioso.

6 COULIBALY. Generoso, prova da applausi. Si sacrifica a centrocampo, chiude, aiuta i compagni, è un soldatino diligente. Spreca due contropiede che potevano chiudere la gara.

SV PIANA. Poco tempo e pochi palloni per lasciare la sua impronta nel match.

LE INTERVISTE di A. BENIGNI

Stefano Sottili plaude la grinta della sua squadra, ma non è contentissimo della prestazione offerta: “Sono felice per i tre punti, per il carattere che abbiamo dimostrato e per lo spirito di sacrificio che abbiamo messo in campo” - afferma - “invece non sono soddisfatto del gioco espresso e dei tanti errori individuali che abbiamo commesso. Non si può concedere così tanto agli avversari, su questo dobbiamo migliorare. Il Forlì meritava di più per quanto visto in campo – conclude – ma noi, pur con un uomo in meno e con alcuni giocatori stremati nel finale (come Anastasi, praticamente fermo tra crampi e borsite al piede, nda), siamo riusciti a portare a casa una vittoria preziosa. Fortuna? Direi proprio di no, si tratta di voglia di lottare”. 

Molto amareggiato Richard Vanigli, allenatore del Forlì: “Nel finale il contatto tra Pacciardi e Casini mi sembrava da rigore – esordisce – si tratta un episodio che avrebbe sicuramente cambiato il corso la gara. In ogni caso abbiamo commesso troppi errori – continua – siamo stati in partita fino alla fine, peccato perchè sarebbe bastata più concretezza sotto porta. La situazione di classifica è complicata – conclude – ma questa sfida non era certo lo spartiacque decisivo per la salvezza. Continuiamo a lavorare, con la consapevolezza di potercela giocare con tutti”.

 

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