Basket / Divisione Regionale 2
Cempini ricomincia da Pisa: «Voglio il quarto posto nella classifica marcatori di sempre»

Andrea Cempini, storico cestista toscano, mette di nuovo nel mirino Mario Boni per quanto riguarda la classifica dei migliori marcatori di tutti i tempi: «Non mi pongo limiti, finché sto bene gioco»
«Saputa la notizia del mio rientro Mario Boni mi ha subito inviato un messaggio con scritto “Ma mi vuoi raggiungere?” e io gli ho risposto “Perché no?”». È questo che rende lo sport una cosa meravigliosa. Andrea Cempini, cestista classe 1970, dopo una carriera piena di successi e soddisfazioni e dopo un anno di stop decide di tornare sul parquet per emozionarsi di nuovo e per regalare gioie alla sua città, Pisa. La quinta posizione nella classifica marcatori di tutti i tempi in Italia, ed i soli 100 punti di distanza da Delli Carri quarto, sono solo alcune delle motivazioni che hanno spinto Cempini a vestirsi nuovamente con canotta e pantaloni larghi per bucare ancora quante più retine possibili. Già al suo esordio ha regalato i due punti allo IES Pisa mettendo a referto 36 punti.
Un ri-esordio da sogno. Dopo un anno di inattività il rientro non poteva essere migliore di questo: Pisa batte Grosseto e Cempini fa registrare 36 punti, non male. Che sensazioni si provano?
«È stata una grandissima emozione perché dopo una lunghissima carriera gioco finalmente per la squadra della mia città. La squadra che secondo me è la più importante della città, per me che sono campanilista è stato davvero bello indossare il completino con la torre di Pisa sul petto. Questo non voglio considerarlo un traguardo ma solo un punto di partenza per fare qualcosa di grande e importante per la mia città»
In un’intervista rilasciata dopo il ritiro a noi di Pistoia Sport avevi detto che il basket che hai visto negli ultimi anni a Pescia non rispecchiava pienamente quello a cui eri abituato. Sei già in grado di dire se vedi delle differenze adesso?
«Sette anni sono un rischio, nello sport come nell’amore. Dopo sette anni a Pescia non dovevo assumermi tale rischio perché il rapporto che avevo all’inizio con loro era veramente bello. Avrei dovuto cambiare società, coach e compagni di squadra per il bene di tutti. Il mio amore per la maglia però mi ha spinto a continuare e nel dicembre 2018 ho avuto una lite all’interno della società. Dopo un anno di fermo totale ho riniziato a giocare in UISP, ai Templari del Totano di Livorno, grazie a degli amici. Visto che in pochi mesi ho fatto più di 400 punti ho capito che il mio corpo era ancora in grado di farmi divertire anche nei campionati federali. A questa età tanto, inutile nascondersi, si gioca per divertirsi e per insegnare quello che si può ai giovani. A Pisa comunque ho trovato un ambiente molto buono, ragazzi bravi che hanno voglia di imparare e che sono guidati da due allenatori di grandissima esperienza».
Il tuo quinto posto nella classifica marcatori di tutti i tempi in Italia è cosa nota. Il pensiero di poter migliorare questo risultato è un fattore che ti ha spinto a rimetterti in gioco?
«Sì sì, senza dubbio. A quest’età devi avere delle motivazioni. Una delle motivazioni è che sto bene e che lo sport mi aiuta a stare bene, l’altra è proprio quella di continuare questa mia corsa verso l’infinito. La speranza è quella di arrivare almeno quarto, però ecco, comunque vada è sicuramente un’esperienza molto emozionante rimettersi le scarpe per inseguire questo record»
Adesso nel mirino immaginiamo ci sia Luigi Delli Carri – attualmente dirigente della Virtus Molfetta – che si è ritirato nel 2019 ed è un centinaio di punti più avanti. Possiamo ufficialmente dirgli che è in pericolo?
«Certo che sì. Ho sentito che ha smesso da poco di giocare però magari apprendendo del mio ritorno sul parquet decide di tornare anche lui dato che non credo che voglia farsi superare quando è ancora in grande forma. Essendo una guardia è più leggero di me e quindi fisicamente ci sta che sia anche in condizioni migliori. Siamo stati compagni di squadra in nazionale over e so che è un grande giocatore ed essendo, ad ora, l’unico che posso realmente raggiungere non so se questa cosa gli farà molto piacere. Però anche Mario Boni mi ha inviato un messaggio chiedendomi se avessi intenzione di raggiungerlo, io gli ho detto che ci proverò (ride, ndr)».
Parlando della squadra, dello IES Pisa, vediamo che in campionato – Promozione Girone D – mancano 8 gare al termine. Tra queste ci sono i tre derby contro le squadre di Livorno. Anche nel basket sono sfide che vanno oltre i due punti?
«Sì, sicuramente vanno oltre i due punti. Ma per me l’obiettivo è quello di vincere sempre, che sia Lucca, Firenze, Siena o Grosseto poi chiaramente con Livorno c’è sempre qualche motivazione in più. Anche se io devo molto a Livorno dato che proprio lì ho imparato a giocare a basket e lì ho iniziato la mia carriera. Quindi quando vado a Livorno mi sento un po’ a casa ma il mio pensiero è sempre lo stesso, ovvero fare una buona prestazione e vincere. Ripeto, per me non basta provarci o giocare bene, la mia mentalità è sempre puntata verso la vittoria».
Otto scontri quindi sedici punti ancora disponibili per lo IES Pisa in questo torneo. Quali pensi possano essere gli obiettivi di squadra e cosa ti senti di promettere a Pisa?
«Sedici punti sono tanti ma, guardando la classifica, non tantissimi. Le prime due squadre sono inarrivabili e ai playoff vanno solo quattro squadre. La speranza è quindi quella di poter arrivare alla quarta posizione già da quest’anno, altrimenti spero di poter costruire una squadra più attrezzata per il prossimo anno per poter arrivare a dei grandi traguardi. A me personalmente non è stato chiesto niente se non dare il massimo per la mia città. Penso che quello che sto facendo è già molto quindi tutto ciò che di bello arriverà sarà tutto di guadagnato»
