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Amarcord

Cento anni fa nasceva l’Unione Sportiva Pistoiese

Il primo stemma della Pistoiese (1922)

Era l’8 dicembre 1921 quando il settimanale “Il Popolo Pistoiese” annunciava l’avvenuta elezione del primo consiglio direttivo ella società

Cento anni fa usciva l’articolo che testimonia la nascita dell’Unione Sportiva Pistoiese. Era giovedì 8 dicembre 1921 quando il periodico “Il Popolo Pistoiese”, in edicola ogni settimana dal 1881, annunciava l’avvenuta elezione del primo consiglio direttivo di quella che, nelle intenzioni dei promotori, avrebbe dovuto essere una polisportiva ma che di fatto non lo fu mai, se non per i primissimi anni di vita.

1920 – L’IDEA

La proposta di costituire una società che accorpasse tutti gli sport era stata lanciata nel 1920 dalle due società ginnastiche pistoiesi, la “Francesco Ferrucci” e la “Libertas”, entrambe decimate dalla guerra e decise a metter fine a decenni di feroce rivalità pur di tornare a fare attività in maniera dignitosa.

Il progetto era però legato a filo doppio alla costruzione di uno stadio polivalente, di cui Pistoia non disponeva ancora e senza del quale non sarebbe stato possibile andare avanti. Tale lacuna nel 1914 era stata causa di frustrazione per la prima squadra cittadina, il Pistoia Foot-ball Club, promosso in I Categoria ma costretto a rinunciare all’iscrizione proprio per l’indisponibilità in città di un vero campo di gioco. Tuttavia non era il calcio la priorità dei promotori dell’iniziativa. Anzi, l’ingresso dello sport della pedata nella nascente US Pistoiese non era affatto contemplato. Nel mese di luglio 1920 il maestro Tersilio Bizzarri, ginnasta della Libertas e figura di riferimento per lo sport cittadino dell’epoca, aveva lanciato una raccolta fondi «a pro della costituenda Unione Sportiva Pistoiese», soldi che sarebbero dovuti servire a costruire il tanto agognato impianto.

1921 – LA SVOLTA

Per più di un anno non si erano registrati risultati concreti, finché l’industriale Ciro Papini non era entrato in trattativa con la signora Isabella Angiolini, proprietaria di un terreno nel centro della città situato a ridosso delle mura. Papini era un appassionato di calcio e con l’acquisto del terreno, e la conseguente costruzione dello stadio, avrebbe risolto una volta per tutte i problemi sia dei calciatori sia dei ginnasti. Un epilogo che avrebbe costretto questi ultimi ad accettare di buon grado l’ingresso dei primi nel nuovo sodalizio.

Verso la fine del 1921 il Papini e la Angiolini trovarono l’accordo economico e i preparativi per la fondazione della società poterono finalmente iniziare: i promotori del 1920, ai quali per ovvie ragioni si era aggiunto il Papini, si riunirono quindi per fondare il primo consiglio direttivo dell’Unione Sportiva Pistoiese. Dopo l’annuncio dell’8 dicembre, “Il Popolo Pistoiese” confermò la notizia nell’edizione di sabato 31 («L’Unione Sportiva Pistoiese è ormai un fatto compiuto»). Il 25 gennaio 1922 il quotidianoLa Gazzetta dello Sport” (-> scarica il numero in pdf) riportava la notizia in un trafiletto a pagina 4 («L’U.S. Pistoiese è il nome di una società recentemente costituitasi a Pistoia […]»).

L’articolo dell’8 dicembre 1921 con i nomi dei componenti del primo consiglio direttivo
Il Popolo Pistoiese del 31 dicembre 1921
L’articolo della Gazzetta dello Sport

1922 – NASCONO LO STADIO MONTEOLIVETO E LA SEZIONE CALCIO

Il 4 marzo l’US divenne anche un soggetto giuridico: Papini avrebbe finanziato il progetto ma lo stadio sarebbe entrato nelle disponibilità della società che quindi non poteva rimanere una semplice associazione sportiva. L’atto, stipulato nello studio del notaio Augusto Cappellini, sancì la nascita della “Società Anonima Cooperativa U.S. Pistoiese”. Lo statuto dell’US consentiva la costituzione di «sezioni autonome» e nelle settimane successive il Pistoia Foot-ball Club avrebbe abbandonato definitivamente colori e denominazione per entrare nell’US con il nuovo colore sociale (l’arancione) e la prospettiva di entrare una volta per tutte nel circuito calcistico nazionale dopo tre anni trascorsi in seno all’Ulic. Francesco Vallecorsi, padre del calcio pistoiese, fondatore del “Pistoia” nel 1911, assunse la carica di presidente della sezione calcio.

Alcuni membri del consiglio direttivo dell’Unione Sportiva Pistoiese ritratti nel 1922 allo stadio Monteoliveto. Il terzo da sinistra è Ciro Papini, alla sua sinistra Francesco Vallecorsi.

Nel corso del mese di marzo 1922 anche il Nuovo Giornale e La Nazione Sport salutarono la nascita della nuova società. Nel mese di giugno lo stadio “Monteoliveto” fu completato e la sezione calcio dell’Unione Sportiva Pistoiese poté iniziare la propria attività. La prima partita di cui si ha notizia è un derby stracittadino, disputato nel mese di luglio: “La Bandiera del Popolo” di domenica 23 riportò la notizia della vittoria dell’US Pistoiese sull’Audace per 7-0. Nei mesi di settembre, ottobre e novembre 1922 la Pistoiese disputò quindi una serie di amichevoli in preparazione all’esordio ufficiale in campionato, che sarebbe avvenuto nel gennaio 1923 in III Divisione Toscana.

Parallelamente all’ascesa della squadra di calcio, gli altri sport si sarebbero presto defilati per uscire definitivamente dalla società nel giro di pochi anni. Da quel momento in poi, con la denominazione Unione Sportiva Pistoiese si sarebbe identificata soltanto la squadra arancione.

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Fuori moda, fieramente (ma un po' troppo) sovrappeso, ex cantante beat e speaker radiofonico discutibile, vive tra mille scartoffie, collabora a infiniti progetti editoriali e si interessa alla storia dello sport pistoiese delle origini. Giornalista pubblicista e grafico freelance, è tra i fondatori di Pistoia Sport.

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