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Basket / Serie C Silver

Dany Basket Quarrata, prosegue lo stop all’attività. Nannini: «Ci atteniamo alle disposizioni della FIP»

foto da pagina facebook Dany Basket

Nella pallacanestro, campionati e allenamenti sospesi dalla serie C Gold in giù almeno fino al 24 novembre. Il DS: «L’inserimento della Toscana in zona arancione complica le cose ulteriormente»

La palla a spicchi, da ormai due settimane, è stata nuovamente costretta a fermarsi per l’emergenza legata al Coronavirus. Almeno quella che non è considerata di interesse nazionale (perciò dalla serie C Gold in giù). Sospesi i campionati, di cui momentaneamente si è posticipato l’inizio a gennaio, sospesi gli allenamenti e sospese qualsiasi attività di gruppo che non possono assicurare il mantenimento delle distanze e la creazione di assembramenti. D’altronde, in uno sport di contatto come la pallacanestro, situazioni del genere sono impossibili da evitare e quindi la decisione della FIP è stata quella, a malincuore, di fermare l’attività in attesa di tempi migliori (arriveranno entro il 2020?).

Abbiamo scambiato qualche chiacchiera con Marco Nannini, direttore sportivo del Dany basket Quarrata, che ci ha raccontato come sta vivendo questa situazione la società mobiliera e ha analizzato, non senza un velo di malinconia, il momento critico che ci troviamo ad attraversare. «Non c’è molto da dire purtroppo – esordisce Nannini – la situazione è quella che è e noi come altri siamo fermi in attesa di avere ulteriori novità. Sinceramente non credo che il 25 novembre (la data che la FIP si è posta come termine di scadenza per ulteriori comunicazioni) si possa ripartire con l’attività in palestra e a dirla tutta credo che sarà molto difficile anche cominciare il campionato a gennaio».

«Ho la sensazione, – prosegue il DS quarratino – nonostante ora ci sia molto silenzio da parte della Federazione, che non arriveranno segnali positivi né adesso né nelle prossime settimane, anche solamente per tornare in palestra e riprendere gli allenamenti con i ragazzi. Di per certo si andrà come minimo al 3 dicembre, data a cui è stato momentaneamente prolungato l’ultimo DPCM e l’inserimento della Toscana in zona arancione certo non semplifica le cose».

L’amarezza è tanta ma d’altra parte la consapevolezza della situazione straordinaria che stiamo vivendo porta Nannini ad analizzare lucidamente le decisioni prese dagli organi direttivi: «Siamo in attesa con grande dispiacere nel cuore perché la voglia di sentire a tornare i palloni rimbalzare sul parquet è tanta, ma con quello che sta accadendo là fuori non c’è certamente da scherzare e non possiamo fare altro che continuare ad aspettare. Nel frattempo stiamo provando a rimanere in contatto con i ragazzi (almeno quelli della prima squadra), mandando loro esercizi da fare per mantenere il tono muscolare attivo e non perdere il ritmo che era stato faticosamente recuperato nel mese e mezzo in cui abbiamo potuto fare allenamento tutti assieme in palestra».

Allenamenti individuali, come prevedono le normative, quindi per la serie C Silver del Dany basket Quarrata che continua ad essere supportata dal team di preparatori anche a distanza: «I ragazzi della prima squadra si stanno gestendo in modo autosufficiente, seguiti dai nostri preparatori e dal resto del nostro staff, e ognuno nel proprio tempo libero sta tentando di programmare un proprio mantenimento. Credo tuttavia, almeno questo è il mio pensiero personale, che quando rientreremo in palestra ci sarà il tempo necessario per rimettersi in pista perché i campionati vedranno l’avvio molto più avanti…».

«Sinceramente credo che sarà molto più difficile a livello psicologico – conclude Nannini – specialmente per le realtà piccole come le nostre, perché i ragazzi vedono andare in fumo un’altra parte di stagione (se non addirittura un’altra interamente) come già successo a marzo. Ora come ora, quindi, preferiamo non avere aspettative e non farci illusioni perché la situazione è grave e rischiamo un’altra batosta. Tornare in palestra ora? Da un lato potrebbe risultare positivo per offrire un momento di svago per staccare da tutte le problematiche della quotidianità, ma dall’altro potrebbe essere un rischio molto alto. Per questo noi ci atteniamo alle disposizioni e cerchiamo di alimentare la passione che ci lega a questo sport attraverso altri canali».

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Laureata in Scienze Umanistiche per la Comunicazione all'Università di Firenze, è cresciuta con il biberon in una mano e il pallone nell'altra. Amante dello sport in tutte le sue sfaccettature, pratica da sempre la pallavolo ma nutre anche una passione viscerale per la palla a spicchi.

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