Dany basket Quarrata, Toppo: «Lavoriamo per puntare in alto»

Il punto di Fiorello Toppo, da due stagioni al Dany Basket Quarrata: «Stiamo facendo bene ma possiamo migliorare ancora molto»

Fiorello Toppo. Un nome che a Pistoia non ha certo bisogno di presentazioni. Un nome che, nella mente dei tanti tifosi biancorossi, non può che evocare su tutti la storica promozione conquistata dal Pistoia Basket in gara 5 contro Brescia la notte del 22 giugno 2013 al termine di una stagione esaltante, condotta quasi sempre in testa al campionato.

Proprio quella fu l’ultima partita con la casacca biancorossa di capitan Toppo, che preferì lasciare ad altri giocatori lo spazio in massima serie per accasarsi a Barcellona Pozzo di Gotto, dove rimase per una stagione.

Dopo di ciò, tre stagioni a Bottegone, una a Livorno e adesso l’avventura in Serie C Silver con il Dany Basket Quarrata, che nell’estate del 2018 ha scelto di puntare su di lui per i propri ambiziosi progetti.

Aspettative che sono state ripagate, visto che la società del presidente Giuntini ha prima raggiunto i play-off nella passata stagione (dai quali fu però eliminata al primo turno), mentre ora si trova in seconda posizione in classifica dietro a Fucecchio solo per la differenza canestri.

Abbiamo parlato con lui della stagione del suo Quarrata, dove figura anche come direttore tecnico.

«Ci stiamo divertendo molto – esordisce – i nuovi arrivati che abbiamo inserito quest’anno ci stanno dando una mano e hanno aggiunto qualità. Con il tempo ci stiamo amalgamando sempre di più, alcune caratteristiche positive sono emerse e si sono notate fin da subito, mentre altre legate soprattutto alla continuità di rendimento vanno migliorate ma ci stiamo lavorando».

«Il campionato fino ad adesso è sicuramente positivo (11 vittorie e 4 sconfitte per il Dany, ndr) – prosegue la guardia biancoblù – ma secondo me abbiamo le possibilità in squadra per fare ancora meglio e per lottare fino alla fine per cercare di vincere il campionato. Mettiamo in risalto le cose da migliorare proprio per prendere consapevolezza e lavorare sui difetti così da arrivare più lontano possibile».

Tra due giornate lo scontro diretto per il primo posto con Fucecchio a cui però Toppo e compagni ancora non pensano: «Lavoriamo di settimana in settimana sulla partita che ci aspetta la domenica, senza preoccuparci troppo di ciò che ci aspetterà dopo. Beppe (Valerio, ndr) focalizza la nostra attenzione sul singolo avversario e penso sia giusto così perché altrimenti rischi di perdere punti preziosi per strada».

Oltre che come giocatore, Toppo è impegnato con la società quarratina anche come direttore tecnico: «Fino ad ora purtroppo ho potuto vedere poco i ragazzi per motivi legati al mio lavoro, diciamo che perlopiù ho espresso le mie valutazioni su quelle che possono essere le linee guida da seguire come società. La volontà è comunque quella di integrarmi sempre di più con lo staff per cercare di ottimizzare il lavoro e far divertire il più possibile i ragazzi che affrontano i campionati giovanili».

Sul finire della conversazione, spazio anche per un pensiero personale su Kobe Bryant, idolo sportivo scomparso improvvisamente pochi giorni fa lasciando un vuoto in tutti noi: «Lui è stato l’incarnazione di quello che deve essere un atleta e lo ha fatto per un’intera carriera, non solamente per un periodo limitato. Bryant ha dato una misura di quello che può essere uno sportivo, seppur irraggiungibile dai comuni mortali, ma a cui si può fare riferimento per capire il tipo di approccio da tenere nei confronti dello sport, soprattutto a livello professionistico. È strana la sensazione che stiamo vivendo perché davvero pensi a personaggi del genere come a dei supereroi».