Basket / Serie A
DR1, il sogno di Pescia termina in Gara 5: Rosignano vince ed è in Serie C

Al PalaBorrelli gli ospiti scappano ad inizio ripresa ed i tentativi di rimonta dei pesciatini si infrangono nel finale. Resta una stagione da applausi
di Samuele Billi
Il sogno della Cestistica Audace Pescia si interrompe nella decisiva Gara 5. Al PalaBorrelli è l’Ineos Rosignano ad imporsi e festeggiare la promozione in Serie C. Il finale amaro non cancella certo una stagione da applausi, come sottolineato dallo stesso coach Giuntoli nel finale, con una frase spesso ritenuta di circostanza ma completamente azzeccata per la situazione: “Non si perde mai, o si vince o si impara“. Ed i ragazzi di Pescia hanno sicuramente imparato qualcosa di utile per il futuro.
Passando alla partita, nonostante Pescia sia in partita nei primi minuti, la pressione del Sei Rose si fa sentire fin da subito. Un forcing che si concretizza nel terzo quarto, con Pescia schiacciata fino al -22. I pesciatini non mollano e nel quarto periodo si rifanno incredibilmente sotto con un parziale di 11-0 in meno di 5 minuti. Le speranze di rimonta sono però infrante ancora dagli ospiti che salgono nuovamente in cattedra e chiudono il match sul 63-73 meritando infine l’accesso alla Serie C. La stagione di Pescia si conclude con un meritato applauso, con il club consapevole di aver riacceso una grande passione in tutta la città.
LA CRONACA
Non è una domenica qualsiasi a Pescia. La prima squadra della Cestistica ha l’ultima possibilità per strappare il pass per la Serie C. Il PalaBorelli è stracolmo e i tifosi più accaniti della squadra hanno preparato striscioni, cori e coreografia per incoraggiare i delfini.
Comincia bene Pescia che, grazie alla spinta del pubblico, dopo 4 minuti si trova 7 a 4. Rosignano si affida ai suoi giovani e la tripla di Ticà, classe 2005, rimette tutto in pareggio. I livornesi non si fermano e continuano a segnare. Coach Giuntoli è costretto a chiamare il time-out per riorganizzare la squadra a 2 minuti e mezzo dalla fine sul 10 a 13. Il minuto non aiuta Pescia a ritrovarsi, al rientro un dominante Dalle Ave segna una tripla e poi realizza un appoggio da sotto. Il primo quarto finisce così sul 12 a 20. Pescia ha bisogno di essere più concreta in attacco, le percentuali al tiro del primo quarto sono troppo basse per pensare di poter vincere. Giovanni Sodini con una tripla prova a mettere in ritmo la squadra. Non ci sta Dalle Ave che stoppa brutalmente un tiro da 3 punti dei pesciatini gasando la squadra e i sostenitori e neanche Pepaj che spezza il polso e insacca la tripla per il +9. Pescia non riesce più a segnare, è in balia delle bordate dell’Ineos che a 2 minuti e mezzo dalla seconda sirena regna sul 19 a 35. Negli ultimi minuti di gara la Cestistica trova dei canestri che sanno di speranza. Un tiro dall’arco di Sodini allo scadere dei 24 e un’ottima penetrazione di Federico Gamba nella penultima azione portano Pescia all’intervallo lungo sul risultato di 26 a 37.
All’inizio del terzo quarto Pescia sembra rientrare in campo più convinta e con la voglia di riscatto. La Cestistica gioca di squadra, i giocatori cercano di liberare il tiro dopo serie di blocchi e consegnati ma la palla spesso non entra. Dall’altra parte del campo è show time per il giovanissimo Ticà e per Pepaj che a 18 anni disputa una partita decisiva come se fosse un veterano. Un ulteriore break dell’Ineos condanna la Cestistica al -22 a 2 minuti dalla fine della terza frazione. Pescia però non vuole mollare e lo dimostra con dei buoni canestri nel finale e con una tripla sulla sirena sparata da più di 9 metri di distanza da Michelangelo Ghera. L’ultimo quarto inizia sul 40 a 57 per gli ospiti. La Cestistica riesce a trovare dei buoni canestri da sotto e a far commettere 5 falli ai livornesi in un minuto e mezzo. Prima una tripla di Sodini, poi un canestro con fallo del capitano Jacob Niccolai e infine un appoggio da sotto di John Timothy dopo un ottimo pick & roll fanno sognare i delfini che a 5 dal termine hanno recuperato il pesante svantaggio portandosi sul -8. L’Audace, di nome e di fatto, riesce a trovare anche il -6 dopo aver recuperato in 5 minuti 11 punti.
Tutto il PalaBorelli inizia a credere nella rimonta, con l’inerzia della gara completamente ribaltata. Ai livornesi, però, basta meno di un minuto per riprendersi dalla batosta ed iniziare nuovamente a spingere: una tripla e un canestro dal “gomito” del pitturato regalano il +12 alla formazione ospite a 3 e mezzo dalla fine. Nei minuti finali Pescia può solo rendere la sconfitta meno amara. La sirena finale fa esplodere la panchina e i tifosi di Rosignano. La Cestistica saluta il sogno Serie C cedendo 63-73.
