Basket / Serie A2
Estra, il ritorno di Jazz Johnson: «Riportiamo la felicità a Pistoia»

Il numero 22 è stato presentato ufficialmente: «Qui per l’amore della gente». Martelossi: «Era il primo obiettivo per il ruolo»
Trai i “nuovi” arrivi, il suo è senza dubbio quello che ha scaldato di più i cuori dei tifosi. Jazz Johnson a Pistoia ha lasciato ricordi indelebili lungo un’annata esaltante, conclusa ad un passo dalla finale promozione. Magie sul parquet unite ad un profondo affetto per la piazza, ricambiato dai supporters biancorossi, i quali fin dalla primissima indiscrezione hanno sognato un suo effettivo ritorno in via Fermi. E così è stato, con il classe 1996 di Portland ad accettare in brevissimo tempo la proposta del club, convinto e felice di tornare dove forse più di ogni altra città si era sentito amato.
«L’affetto della piazza è probabilmente la ragione principale per la quale sono tornato – ha ammesso un sorridente Jazz -. L’ultima volta fu incredibile, venni trattato con amore dalla gente. Fu una stagione eccellente e spero che questa lo sia altrettanto. Differenze da quell’annata? Non ne ho notate molte, sicuramente sono più le somiglianze. Il palazzetto è sempre bello, la città è persino più bella di come la ricordassi. Ho ritrovato tanti ex compagni da quella volta, così come coach Della Rosa. Di Tommy adoro il suo entusiasmo e la sua passione fin da quando era assistente di coach Brienza. Da subito c’è stata grande unità di intenti».
Da Verona a Verona. Sede della sua ultima partita in campionato con la canotta di Pistoia, Jazz ripartirà con i suoi compagni dalla città di Romeo e Giulietta per questa nuova avventura, in un campionato di A2 nel frattempo cambiato: il livello si è alzato e lo ha reso ancora più spettacolare.
«Questo nuovo format ha fatto sì che ogni partita assumesse un valore ancora più decisivo – ha spiegato -. Prima non dovevi “preoccuparti” di metà delle squadre, inserite nell’altro girone, mentre adesso sono tutte da sfidare fin dall’inizio per raggiungere il piazzamento migliore possibile. Obiettivi? Vogliamo provare a vincere ogni partita. Il principale obiettivo è però riportare la felicità in città, divertirci. Raggiunto questo poi tutto può succedere in campo. L’ultima volta che ero qui nessuno avrebbe detto che eravamo tra le migliori squadre del campionato ma eravamo fortemente coesi e tutti insieme facemmo una grande stagione. Questa sensazione di unione tornando qui l’ho percepita ancora, anche grazie all’apporto di Saccaggi, Magro e Benetti, ormai bandiere qui a Pistoia».
Un ritorno a Pistoia legato a doppio filo anche alla figura e al mito di Kobe Bryant, legatosi alla città da piccolo e dove ancora oggi è forte la sua presenza. «Dalla mia ultima esperienza qui ho sempre portato con me questo legame tra Pistoia e Kobe – ha raccontato -. Qui lui ha vissuto, sono stato a vedere la sua casa di allora, il campetto dove si allenava da piccolo. Amo il basket, ne sono un appassionato e mi piacere ripercorrere la storia della pallacanestro ovunque vado a giocare per imparare tutto di quel luogo. In questa città si sente l’amore per questo sport e sicuramente è stata un’ulteriore motivazione per tornare».
MARTELOSSI: «JAZZ PRIMO OBIETTIVO»
A presentare da un punto di vista tecnico il numero 22 di Estra ci ha pensato il direttore Alberto Martelossi, il quale ha sottolineato come Jazz sia stato uno dei primissimi obiettivi dell’estate biancorossa.
«Trattandosi di un ritorno, abbiamo accolto un giocatore che conosce l’ambiente in maniera profonda – ha esordito il DT -. Fin da queste primissime uscite si è dimostrato davvero utile nella costruzione del gioco, fondamentale a livello offensivo e anche importante in difesa dove ha fin da subito messo attenzione e aggressività, un aspetto dove credo sia migliorato rispetto all’ultima volta qui a Pistoia. Inoltre si è fatto subito apprezzare anche fuori dal campo. È stato il primo giocatore a cui abbiamo pensato per questo ruolo. La sua disponibilità è stata immediata e in 48 ore abbiamo trovato un accordo».
«Nuovo USA? Sarà divertente vedere Seneca Knight assieme a Jazz. Sono entrambi due esterni ma con caratteristiche che crediamo siano affrancabili. Pensiamo possa essere una buona combinazione. Crediamo ci possa dare punti, rimbalzi, difesa anche nello spot di 4, dove potrà sfruttare la sua fisicità e l’agilità. Ancora non lo abbiamo conosciuto ma ci abbiamo parlato lungamente. Crediamo abbia margini di crescita e speriamo che gran parte di questa crescita l’abbia qui a Pistoia».
