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Basket / Serie A2

Estra Pistoia, contro Bergamo un successo di nervi saldi e volontà

Nella prima uscita in casa il gruppo italiano dell’Estra ha fatto la differenza crescendo in consapevolezza e compattezza

La più importante delle notizie è ovviamente che l’Estra Pistoia ha riabbracciato il suo pubblico cogliendo anche la prima vittoria in campionato. Ma naturalmente, anche questa volta, oltre ai due punti c’è di più. Così come l’onorevole sconfitta al debutto contro Verona aveva dato ottime indicazioni, anche il successo su Bergamo va guardato al di là del pur importante risultato. Una gioia alla sirena finale che i tifosi biancorossi non vivevano da tantissimo tempo in via Fermi e che senza dubbio darà il suo piccolo contributo nel mettere definitivamente alle spalle la scorsa stagione. Magari presto, questo è l’auspicio, non si sentirà più la necessità di dedicare cori a personaggi che con il Pistoia Basket non hanno più niente da spartire.

Tornando alla gara, quella con la Gruppo Mascio Bergamo si presentava da subito come una gara insidiosa. La squadra allenata da coach Andrea Zanchi era al vero e proprio debutto in campionato (torna l’A2 e tornano le stranezze di calendario) e, per composizione del roster, avrebbe chiaramente costretto l’Estra ad accoppiamenti a dir poco anomali. Un gruppo probabilmente ancora in divenire, con diverse alchimie da perfezionare, ma anche con individualità importanti. Un Harrison da sempre croce e delizia, un Hogue difficilmente arginabile nel pitturato, ma anche un leader come Bossi e un Loro dalle mille risorse. Dinanzi ad una squadra imperfetta ma con tanto talento a disposizione, ci voleva un gruppo compatto e consapevole.

COPERTINA E PRIME PAGINE

In questa vittoria la copertina se l’è presa tutta capitan Lorenzo Saccaggi con il suo career high da 27 punti e 7/9 da dietro l’arco. Una gara da statunitense aggiunto, lui che di “America” ha soltanto il soprannome di babbo Maurizio ai tempi dell’Amatori Carrara. Sette bombe mandate a bersaglio in momenti distinti ma cardine della gara che tuttavia non devono stupire. Il “Sacca” che oggi indossa i gradi di lider maximo del gruppo biancorosso si è ulteriormente forgiato nel biennio al piano di sopra, specie in quell’ultima metà dell’anno scorso dove si è ritrovato a fare da collante ad una squadra che non era più tale.

E ovviamente a dargli una mano è stato anche Jazz Johnson, che nel secondo tempo ha segnato canestri pesanti sia per la gara che per la propria fiducia. Non un inizio di stagione semplice per il nativo di Portland dal punto di vista della continuità in attacco, anche se l’impegno messo nell’altra metà campo è sotto gli occhi di tutti. Essersi sbloccato da dietro l’arco e aver partecipato attivamente alla chiusura del match lo aiuterà senza dubbio a ritrovarsi definitivamente. Non bisogna dimenticare che viene da uno stop di diversi mesi e che coach Tommaso Della Rosa e il suo staff hanno spesso insistito sul tema della sua gestione.

Stesso problema che, in effetti, ha avuto Filippo Gallo. Il prodotto di Reggio Emilia ha indirizzato la vittoria dei suoi nel quarto periodo, a coronamento di una gara in cui ha dimostrato importanti passi in avanti. Il numero 5 biancorosso nell’ordine ha messo una tripla ad alto coefficiente di difficoltà nel momento in cui Bergamo si stava riavvicinando, è stato il principale “responsabile” dell’uscita anticipata di Dustin Hogue e ha spesso messo le proprie mani in diversi recuperi e ripartenze dell’Estra. Le parole del suo coach nel post-partita sono la conferma che sul classe 2004 le aspettative rimangono alte e che lui ha tutti i mezzi per rispettarle.

ESTRA, OLTRE I NUMERI

Non si può certo distinguere il roster biancorosso tra chi ha brillato e chi no. Le prestazioni di Seneca Knight e Nicolas Alessandrini (che a Verona erano stati i top scorers) sono solo all’apparenza un passo indietro. Se da una parte il lungo nativo di Pesaro sta gestendo in modo brillante il fatto di essere l’unico 4 di ruolo e di dover assicurare un consistente minutaggio, dall’altra l’ex Newcastle sta scoprendo come essere utile ai suoi al di là dei punti.

E buone nuove arrivano anche da Luca Campogrande, che con la bomba del controsorpasso ad inizio quarto periodo si è tolto un bel peso. Sia chiaro, anche in questo caso parliamo di un giocatore che non deve essere giudicato da quante triple mette a segno. Il romano classe 1996 si è messo alle spalle le forzature al tiro di Verona e ha saputo attendere il proprio momento, senza dimenticare mai il lavoro in copertura. Passando invece al settore dei lunghi, Daniele Magro è riuscito ad andare oltre le condizioni fisiche non ottimali e un confronto con Hogue che lo vedeva da subito in sofferenza. L’esperienza, stavolta, gli ha permesso di gestirsi nelle energie e nei falli, trovando anche fortuna in lunetta.

E non poteva che avere effetti positivi, seppur con un minutaggio ridotto, il rientro di Simone Zanotti. L’importanza del pivot ex Pesaro si è vista immediatamente nonostante la comprensibile ruggine e una confidence ancora da ritrovare in toto. Con lui Pistoia potrà mischiare ancora di più le carte e patire meno l’atletismo degli avversari, avendo inoltre un’ulteriore arma da sfruttare sia nel pitturato che nel gioco in pick n’ pop. Piano piano, insomma, la squadra che ha in mente coach Della Rosa, potrà esprimersi a pieno anche nei singoli.

L’UNICO OBIETTIVO

Aver rinfoltito il reparto lunghi ha permesso all’Estra di fare un ulteriore passo in avanti che, tuttavia, deve essere indipendente dalle presenze e dalle assenze. Lungo la gara contro la Blu Basket i biancorossi sono stati in grado di far fronte ad un’urgenza, ossia riequilibrare la lotta a rimbalzo. Dal 23-12 a favore dei lombardi dell’intervallo lungo si è arrivati al 41-36 finale. Quindi un secondo tempo vinto 24-18, anche se le seconde opportunità al tiro sono ancora da limitare e limare (14 quelle trovate da Bergamo). Senza dubbio il maggior atletismo di Bossi e compagni ha favorito questi numeri, ma ciò che conta rimane l’aver saputo aggiustare in corsa un elemento tecnico che avrebbe potuto indirizzare la gara in modo avverso.

Lo spirito dell’Estra di oggi sta tutto qua: la voglia di fare sempre meglio e anche i nervi saldi dinanzi ad una gara che ha presentato non pochi ostacoli. Da un’avversaria non facile da leggere ad una terna arbitrale che, per usare un eufemismo, ha tenuto un misterioso metro di giudizio sui contatti. Uno spirito che potrà fare le fortune di un gruppo che avrà come unico vero obiettivo, appunto, la propria crescita con la consapevolezza e la compattezza già mostrate in queste prime due uscite ufficiali.

Anche perché la Serie A2 ha già ampiamente mostrato la propria natura e anche le sue insidie. Dopo due giornate solo due squadre sono a punteggio pieno (Brindisi e la prossima avversaria dei biancorossi Torino) e solo Ruvo di Puglia ha registrato uno 0-2. Il tutto con Pesaro che deve ancora debuttare martedì in casa contro la Libertas e con proprio i marchigiani e la Gruppo Mascio che rimarranno a lungo con una gara disputata in meno. Quindi, in generale, pressoché tutte le squadre hanno trovato l’acuto e si sono sbloccate, a volte con risultati a dir poco sorprendenti. Anche all’imprevedibilità di questo campionato bisognerà abituarsi, ma l’importante è che a Pistoia si sia finalmente concentrati sul presente.

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