Basket / Serie B Nazionale
Fabo, contro Treviglio una semifinale per riscrivere la storia

Il roster agli ordini di coach Villa fa impressione. La Fabo, orfana di Trapani, dovrà superarsi per sovvertire il pronostico
In una post-season di Serie B Nazionale che si era già presentata come apertissima, anche la Fabo Herons Montecatini può giocarsi le sue chances per l’obiettivo finale. La serie contro Omegna, per quanto usurante e non priva di passaggi a vuoto, ha mostrato come gli uomini di coach Federico Barsotti abbiano tutte le carte in regola per essere tra le squadre candidabili alla promozione. E spesso certi episodi possono far scattare qualcosa nella testa di un team che non difetta né di talento né di mezzi, ma che lungo il cammino ha incontrato non poche difficoltà a trovare una quadra.
Nel trionfo sui piemontesi la Fabo ha ritrovato diversi uomini chiave, da Marco Arrigoni (ritornato ad essere decisivo su entrambi i lati del campo) ad Adrian Chiera, il cui canestro vincente in Gara-4 è stato il colpo che ha indirizzato la serie nelle mani degli Herons. Senza poi dimenticare un Giorgio Sgobba ancora trascinatore, un Nicola Natali caricato a molla in questo importante momento della stagione e un Alberto Benites che ha ritrovato il meglio del suo gioco. Insomma, la spina dorsale del gruppo ha ricominciato a spingere forte e ha gettato il cuore oltre l’ostacolo. Il tutto in un momento di grande emergenza visto che, oltre al lungodegente Nicola Mastrangelo, si è aggiunto anche l’infortunio di Emanuele Trapani.
Una brutta notizia e un altro elemento tecnico-tattico di non poco conto che può condizionare l’ormai imminente semifinale contro la TAV Treviglio, testa di serie del Tabellone 1 play-off. Domenica al PalaFacchetti (palla a due ore 18) avrà inizio una serie dove gli Herons avranno l’opportunità di riscrivere la storia di questa stagione piena di alti e bassi e di andarsi a giocare una doppia chance promozione. E quindi di riscrivere e riscattare anche la cocente delusione dello scorso anno, quando l’A2 era stata davvero ad un millimetro. Un finale idealmente bellissimo, ma che dovrà comunque passare dal confronto contro una delle squadre più attrezzate dell’intera Serie B Nazionale.
TREVIGLIO, CHE ROSTER!
Inutile girarci intorno, Treviglio sarà uno scoglio davvero difficile da affrontare per la Fabo. Anche perché la piazza brianzola, scottata dalla cessione del titolo sportivo dopo campionati di alto profilo in A2, è saputa ripartire subito con la voglia di riconquistare la categoria abbandonata giocoforza. E il primo mattoncino è stato mettere alla guida tecnica un coach quale Davide Villa, che proprio nel secondo campionato nazionale ha condotto l’Urania Milano ai play-off promozione per ben tre volte. Quindi, un allenatore di assoluto lusso per la Serie B, al netto dell’ancora giovanissima età (classe 1983). E anche il roster messo su non è stato certo da meno, con un sapiente mix di esperienza e gioventù.
Identità e senso di appartenenza sono assicurati dalla presenza di capitan Davide Reati, classe 1988 cresciuto nelle giovanili del club bergamasco e autentica bandiera sin dai tempi della Blu Basket. Coetaneo e compagno di squadra un altro che si è fatto spesso e volentieri apprezzare sui campi di A2, ossia Luigi Sergio. Negli ultimi anni il nativo di Maddaloni ha indossato le prestigiose casacche di Scafati, Cantù e Fortitudo Bologna. Così come ha un trascorso importante nel suddetto campionato anche il croato Aleksandar “Sandi” Marcius, punto di riferimento sotto canestro della TAV e tra i primi terminali offensivi.
Il principale scorer di Treviglio è però il classe 2004 Tommaso Vecchiola, sulla cui stagione non bastano più gli aggettivi. 13.5 punti di media a gara che sono diventati 16.3 nelle quattro partite play-off contro Jesi. Per il play cresciuto nel vivaio di Brescia questa è stata la stagione della maturità cestistica e il trampolino di lancio per andare a competere in serie più alte. Le chiamate a fine annata non mancheranno di certo. Così come è innegabile il talento, ereditato, di Denis Alibegovic: per la guardia titolare della TAV 10.5 punti di media in regular season e un ruolo di primo piano nello scacchiere brianzolo. Così come ricopre grandissima importanza, nel talentuoso pacchetto esterni di Treviglio, anche Lionel Abega, fortemente voluto da coach Villa che lo ha allenato anche ai tempi dell’Urania.
Un settore che si completa infine con le presenze di Matteo Cagliani (2003) e Marco Restelli (2004), che anche in questa post-season hanno trovato non poco spazio. Per quanto riguarda i cambi dei lunghi, invece, un importante contributo è arrivato sempre da due profili giovani. Da una parte il classe 2002 Luca Manenti, che dopo due stagioni di apprendistato a Bergamo e a Piacenza (sponda Bakery) è tornato alla casa madre. Dall’altra Giacomo Zanetti (2005 scuola Vanoli Cremona), altro interessantissimo prospetto i cui numeri si stanno alzando vertiginosamente in questa post-season (10 punti di media e 5.3 rimbalzi).
