Calcio / Dilettanti
Francesco Fabbri e il 2026 sportivo ad Agliana: «Tanti progetti in cantiere»
Fabbri, presidente dell’Associazione Coppa Vannino, fa il punto: «Ho richiesto autonomia al Comune e ai gestori degli impianti. Il tempo stringe e il lavoro da fare è molto»
Un’estate movimentata, poi il meritato riposo. Ma quando, a inizio novembre, è squillato il telefono e dall’altra parte della cornetta c’era il Cqs Tempio, Francesco Fabbri non ha potuto dire di no. Lui che, prima da calciatore e poi da allenatore, ha sempre amato le sfide difficili, quelle nelle quali non si parte coi favori del pronostico ma bisogna costruirsi il proprio percorso giorno dopo giorno, partita dopo partita. Fabbri, che lo scorso anno aveva allenato il Montecatini in Promozione, ha preso una squadra, il Cqs Tempio, che occupava l’ultimo posto in classifica e l’ha portata a ottenere quattro pareggi consecutivi. È vero che è mancata la vittoria, ma lo è altrettanto che non perdere per un mese ha innalzato il livello di fiducia e di autostima nello spogliatoio.
«Sono contento di essere tornato in pista – ha raccontato Fabbri – perché alla fine per me è difficile stare lontano dal campo. Sono andato a vedere tante partite in questi mesi e quando è giunta l’opportunità di aiutare il Cqs Tempio non mi sono tirato indietro. La squadra sta bene e quel che abbiamo fatto in queste partite lo dimostra. La classifica non è favorevole ma abbiamo grandi margini di crescita: ai ragazzi chiedo di più e devono loro per primi pretendere di più dalle proprie qualità. Ci manca un po’ d’esperienza e di malizia, ma vedo presupposti positivi e penso che la salvezza sia alla portata».
Oltre all’esperienza in panchina, l’ex attaccante sta parallelamente portando avanti anche le attività dell’Associazione Coppa Vannino, di cui è presidente, e con essa l’organizzazione dei due eventi che la scorsa estate hanno ottenuto un grande successo ad Agliana: la Coppa Vannino e il Torneo dei Rioni. Le due manifestazioni saranno replicate anche nel 2026 e, nonostante manchino diversi mesi, la macchina organizzativa si è già messa in moto, con l’ambizioso di replicare, e magari migliorare, un anno che è andato oltre le più rosee previsioni.
«Nelle scorse settimane – ha detto Fabbri – ho formulato una proposta di progetto sia al Comune di Agliana che al gestore degli impianti, ovvero l’Asd Olmi in sinergia con l’Am Aglianese. Ho richiesto rapidità d’esecuzione e soprattutto autonomia, sia per la Coppa Vannino che per il Torneo dei rioni. La nostra, come Associazione, prima volontà è quella di ripetere quanto fatto l’anno scorso, perché la cittadinanza aglianese ha fornito un riscontro incredibile che vale più di qualsiasi altra parola. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, ma contemporaneamente devo tutelare l’organizzazione, perché il tempo stringe e c’è tanto da fare per preparare due manifestazioni del genere. A giugno ci sarà la Coppa Vannino (per la quale sono in corso eventuali valutazioni anche su altre sedi di gioco, nda), poi a luglio sarà la volta dei Rioni».
La Coppa Vannino e il Torneo dei rioni, disputati rispettivamente al campo Edoardo Baldi e allo stadio Bellucci, hanno tenuto compagnia agli sportivi aglianesi praticamente ogni sera tra giugno e luglio, dando vita a un contesto sano e di divertimento non solo per i protagonisti in campo ma anche per famiglie e sostenitori. E in tal senso, anche i numeri parlano chiaro: «450 tesserati per la Coppa vannino e 400 per il Torneo dei rioni, alla cui finale erano presenti 1150 persone. Il tutto dopo sei anni che non veniva fatto niente, col torneo rionale che era tramontato nel 2019 con enormi problematiche. I gestori degli impianti sono a conoscenza dei numeri e spero che capiscano che quanto è stato un successo per tutta la comunità. Possiamo essere una risorsa importante e lo abbiamo dimostrato anche rimboccandoci le maniche e riqualificando aree sportive importanti».
L’appello di Fabbri è quello di poter avere più autonomia possibile in termini di organizzazione e logistica. «Facciamo tutto in modo serio e non “tanto per”, questo ormai è conclamato. Il successo della Coppa Vannino è sotto gli occhi di tutti, è diventato sera dopo sera un ritrovo per gli sportivi e per le famiglie. I Rioni, considerando che eravamo all’anno zero, sono stati un successo, ma possiamo e vogliamo migliorare. Potremmo introdurre nuove discipline e sport, portare il basket dentro il Bellucci, implementare i giochi senza frontiere, ritoccare le formule dei tornei. Abbiamo bisogno che il Comune ci dia il proprio sostegno e che il gestore, con la promessa da parte nostra del rispetto delle normative, ci conceda autonomia: la posizione del gestore è delicata ma ha avuto già quest’anno la propria parte di introiti e l’avrà anche in futuro se avremo la possibilità di lavorare in autonomia».





