Futsal
Futsal Pistoia, ecco come si vive l’emergenza coronavirus in casa arancione
In casa Futsal Pistoia c’è molta apprensione ma la ragione ha dovuto prevalere sul resto e così gli stranieri sono stati lasciati liberi per tornare a casa
Sono giorni intensi nel mondo del calcio a cinque, giorni che riflettono la grande incertezza generale frutto della diffusione del virus Covid-19, il Coronavirus, un qualcosa di cui non avevamo sentito parlare finora ma che da due mesi a questa parte ha purtroppo preso la scena.
Il futsal nazionale, così come gli altri sport, è fermo da alcune settimane e ancora non sappiamo se questa stagione ripartirà. Si percepisce un mix di ansia e preoccupazione in primis per il nostro paese (molte aziende sono chiuse, molti liberi professionisti sono fermi) e, a cascata, per tutte le sue componenti, sport compreso.
La Serie A2 non è un campionato amatoriale ma la seconda categoria nazionale in cui ci sono persone che lavorano giornalmente proprio come fossero aziende a tutti gli effetti e questo fa sì che questa incertezza generale riguardi da molto vicino squadre, dirigenze e staff tecnici.
Anche in casa Futsal Pistoia c’è molta apprensione ma nel frattempo la ragione ha dovuto prevalere sul resto e così gli stranieri sono stati lasciati liberi per tornare a casa dai propri cari, con tutte le autorizzazioni necessarie ovviamente e nel pieno rispetto delle norme di legge.
Galindo e Antoñito hanno ripreso già da giorni la strada della Spagna, altro paese in cui il Coronavirus si sta purtroppo prendendo le prime pagine dei giornali. Vitinho e Pagno sono partiti alla volta del Brasile ma, come sembra, il virus sta facendo parlare di sé anche oltreoceano. Evandro è l’unico a essere restato qui, stesso discorso ovviamente per i giocatori italiani che stanno vivendo queste ore di grande apprensione per il nostro paese e anche per la nostra regione.