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Ciclismo

Giro d’Italia 2021: svelato il percorso. Ufficiale il ritorno in Toscana

Giro d'Italia - Trofeo
Il Trofeo Infinito simbolo del Giro d'Italia (da giroditalia.it)

Il Giro 2021 tornerà nella nostra regione con un arrivo a Montalcino ed un avvio da Siena (con passaggio da Sesto in onore di Martini)

Un Giro d’Italia tosto ma non tostissimo. Si presenta così l’edizione 2021, svelata in diretta su Rai 2 con madrina di giornata Letizia Paternoster, la quale ha avuto l’onore di portare il Trofeo Infinito in studio. Il Giro, che come già annunciato scatterà da Torino il prossimo 8 maggio, tornerà in Toscana dopo un anno d’assenza, senza però toccare la provincia di Pistoia.

I PRIMI GIORNI DEL GIRO

Dopo la cronometro di Torino, il Giro resterà in Piemonte per altre due giornate. La prima sarà dedicata ai velocisti (Stupinigi – Novara), mentre la seconda ai finisseur (Biella – Canale). La carovana martedì 11 si sposterà poi in Emilia – Romagna, con una tappa mossa da Piacenza a Sestola e una piatta da Modena a Cattolica. Il Giro lambirà la costa Adriatica per tutta la prima settimana, alternando frazioni insidiose (Frasassi – Ascoli e Foggia – Guardia Sanframondi) ad un’occasione per velocisti (Notaresco – Termoli).

Interessanti le due giornate del 16 e 17 maggio: domenica c’è l’inedito arrivo a Campo Felice (partenza a Castel di Sangro). Lunedì sarà la volta de L’Aquila – Foligno, ideale per le azioni da lontano o per le sorprese finali. Martedì 18 ci sarà il primo giorno di riposo, proprio alla vigilia del trittico toscano.

IL RITORNO IN TOSCANA

Mercoledì 19 la Corsa Rosa tornerà in Toscana dopo un anno d’assenza, con un arrivo molto particolare. L’undicesima tappa infatti scatterà da Perugia e arriverà a Montalcino, con gli sterrati senesi grandi protagonisti. Sulla falsariga della storica tappa del 2010 (disputata sotto un diluvio universale e vinta da Cadel Evans) i corridori giungeranno nella città del vino con l’obiettivo di trionfare in una mini Roubaix tutta toscana.

Il giorno dopo, con partenza in Piazza del Campo, il Giro riprenderà da Siena omaggiando Gino Bartali e Alfredo Martini. La carovana infatti passerà per Ponte a Ema e Sesto Fiorentino, puntando poi il Passo della Consuma per tornare in Emilia, con un arrivo a Bagno di Romagna. Dopo l’omaggio a Dante Alighieri, di cui si celebrano i 700 anni dalla morte, con la Ravenna – Verona il Giro entrerà nel suo culmine.

LE PRIME SALITE DEL GIRO

Sabato 22 maggio a dare respiro ai corridori ci sarà solo la partenza da Cittadella, perché sarà il giorno dello Zoncolan. La vetta fra le più temute d’Europa, seppur dal suo lato più clemente, sarà il primo grande tourning point di quest’edizione. Meno esigente sarà la giornata successiva, nella quale i finisseur saranno i maggiori indiziati per primeggiare sul traguardo di Gorizia (partenza da La Grado). Si torna invece a fare sul serio lunedì 24, quando La Sacile – Cortina rinnoverà la tradizione dei tapponi dolomitici. Saranno tre i Passi da dover superare: il Fedaia (Montagna Pantani), il Pordoi (Cima Coppi) e il Giau. Una fatica che sarà superata col secondo ed ultimo giorno di riposo, prima del gran finale.

IL GRAN FINALE

Mercoledì 26 il Giro battezzerà un nuovo percorso: Canazei – Sega di Ala. Sarà una frazione inedita di montagna in cui la condizione dei ciclisti potrebbe già indirizzare la battaglia per la Maglia Rosa. Piccola tirata di fiato il giorno seguente, con la Rovereto – Stradella che strizza l’occhio ai velocisti (seppur con qualche salita collinare nel percorso). Venerdì 28 e sabato 29 ci saranno le ultime occasioni per gli scalatori. La prima fra queste sarà la Abbiategrasso – Alpe Mera in Valsesia, che avrà un altro finale inedito ma non terrificante. Sabato invece la difficoltà sarà massima per la Verbania – Alpe di Motta. In questa tappa verranno affrontati i passi del San Bernerdino e della Valle Spluga, con un dislivello che sfiorerà i 5000 metri. Una giornata in cui tutto sarà possibile, così come domenica 30 maggio, quando la cronometro finale assegnerà l’ambita Maglia Rosa.

Il ventunesimo ed ultimo capitolo del Giro 2021 partirà da Senago e giungerà a Milano, con striscione del traguardo in Piazza del Duomo. Essendo una crono da 29,4 km, non è per nulla escluso che tutto si decida all’ultimissimo come nel 2020, quando Teo Geoghegan Hart si vestì di Rosa proprio per l’atto conclusivo. Da ricordare che al 99% l’inglese punterà sul Tour, perciò lo scettro passerà quasi certamente di mano. Fra i nomi citati nella presentazione, ma non confermati ufficialmente, quello dello sloveno Tadej Pogačar, Maglia Gialla 2020. Sarà lui il principale rivali degli ormai certi Egan Bernal e Vincenzo Nibali?

IL COMMENTO DI SCINTO

Luca Scinto, DS della Vini Zabù, ha già individuato le tappe circolate in rosso, ovvero quelle per i velocisti. «Punteremo alle frazioni con la riga d’arrivo del tutto piatta, mentre ci difenderemo sui traguardi in pendenza. Peccato che l’arrivo in Toscana sia una piccola Strade Bianche, che per noi è quasi fuori portata. Cercheremo in tutti i modi di mettere Jakub Mareczko nelle giuste condizioni per una volata delle sue. Poi chissà, se un giorno ci sarà la giusta fuga…».

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Classe '93, laureato in scienze politiche, studi in comunicazione. Appassionato di sport fin dalla tenera età. Tra le discipline più seguite i motori, il ciclismo e ovviamente il calcio.

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