Basket / Serie A2
Gli ex Biella tornano a casa. Villa: «Saranno accolti benissimo»
Biella-Pistoia sarà una partita speciale per Saccaggi, Sambugaro e Wheatle. Ci racconta il loro passato in rossoblù l’addetto stampa Stefano Villa
«Sono convinto che Saccaggi, Sambugaro e Wheatle saranno accolti benissimo dal Biella Forum, come successo domenica scorsa con Michele Carrea. D’altronde hanno lasciato un gran ricordo in tutti noi». Stefano Villa, addetto stampa di Biella, non ha alcun dubbio: gli ex rossoblù, oggi in forza al Pistoia Basket, riceveranno un caloroso bentornati dai loro vecchi tifosi in occasione dello scontro in programma per questa domenica alle 18 sul campo dell’Edilnol.
E se lo dice Stefano, che ha avuto a che fare con tutti e tre durante la sua esperienza nella società piemontese, c’è da fidarsi. «Prima di Biella-Treviglio, Carrea è stato premiato dalla Curva. Credo che succederà qualcosa di simile domenica, anche se non so bene se ci sia o meno qualcosa di programmato». Magari toccherà a Marco Sambugaro ricevere una targa. Lui, che a Biella ha iniziato il suo percorso da direttore sportivo. «Forse, anche se Marco non ama proprio stare sotto ai riflettori. In silenzio ha preso il posto di una figura come Gabriele Fioretti (scomparso nel 2014, nda), riuscendo a svolgere un lavoro estremamente positivo. Ha portato fior fiori di giocatori a Biella, Mike Hall su tutti, lasciando un’impronta importante. L’aspetto che più mi ha colpito di lui? La professionalità». Quella professionalità che Sambugaro aveva già lasciato intendere di avere fra i suoi marchi di fabbrica. «So che è stato un passo dal vestire la casacca rossoblù – sottolinea Stefano – Qualche ora dopo aver dato la propria parola a Livorno fu contattato da Marco Atripaldi nel 2006 per venire a Biella, ma declinò elegantemente l’offerta».
Chi ha vestito la maglia dei piemontesi da giocatore è stato Lorenzo Saccaggi. «Quando è arrivato qua era reduce da due annate importanti con la Mens Sana Siena: il suo livello era già ottimo. A Biella ha compiuto quell’ulteriore step in avanti che gli ha permesso di diventare se non il miglior playmaker italiano dell’A2, fra i primi due con Cappelletti. Ha dato sempre qualcosa di incredibile in campo alla squadra in termini di leadership. Pretende tanto dagli altri, ma in primis da se stesso. E’ un giocatore che ogni società vorrebbe con sé. Penso che possa tranquillamente giocare in A1, magari in uscita dalla panchina».
Un ruolo simile a quello ricoperto nell’ultima stagione in A1 di Pistoia da Carl Wheatle. «Carl è un prodotto made in Biella, dato che è cresciuto nel nostro settore giovanile. Se oggi è il giocatore che tutti ammiriamo, molto del merito è di Federico Danna, suo coach in Under 19 – il pensiero di Stefano – Ha avuto anche l’onere e l’onere di indossare la fascia di capitano, che in passato era “finita al braccio” di vere icone come Joe Smith, Matteo Soragna e Fabio Di Bella. Con lui è stato fatto un lavoro davvero scrupoloso, sia a livello di scouting, sia a livello tecnico una volta arrivato qua». Scouting che ha portato a Biella anche Gregorio Allinei. «Nella stagione poi stoppata dal Covid aveva dimostrato di essere pronto per il salto di qualità. Lo reputo un buonissimo prospetto. Non è facile ritagliarsi spazio in un roster come quello di Pistoia, ma sicuramente nei prossimi anni sarà un giocatore importante per i biancorossi».