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Basket / Serie B Nazionale

Herons, è l’ora di fare la storia. Natali: «Fiduciosi per lo spareggio»

E’ tutto pronto per la partita che vale la promozione. Il capitano della Fabo: «Le problematiche ci hanno costretto a rimboccarci le maniche. Mestre è più forte dello scorso anno»

Non può che essere lui a parlare ed a dare la carica a poche ore da quella che sarà l’ultima grande battaglia di questa interminabile stagione. Alle ore 18:30 di domenica 22 giugno la Fabo Herons Montecatini di capitan Nicola Natali scoprirà se è arrivato finalmente il suo tempo, solo dopo i quattro quarti di Cento si saprà se il tanto atteso inseguito sogno promozione potrà davvero avverarsi. E per presentare l’incontro non c’è voce migliore della bandiera del club termale che, per luogo di nascita, carriera e legame storico-familiare con la piazza, rappresenta al meglio la Montecatini della palla a spicchi.

ALLO SPAREGGIO NONOSTANTE TUTTO

Natali è uno dei tanti esponenti del roster di coach Federico Barsotti che ha alzato il suo rendimento in postseason, quasi obbligati dalla situazione infortuni che nemmeno in quest’ultimo fondamentale mese ha dato tregua. Con i forfait che sono andati ad aggiungersi incontro dopo incontro (prima Mastrangelo, poi Trapani ed infine Benites) e che a meno di recuperi miracolosi saranno confermati contro Mestre, è stato un mezzo capolavoro per gli Herons proseguire la propria corsa fino a qui. Anche per questo all’uscita dal campo dopo gara-3 contro Ruvo non c’erano facce abbattute per l’opportunità persa: «Ciò deriva dalla consapevolezza che più di tanto altro non potevamo fare – spiega l’ex- Forlì e Varese – oltre al fatto di avere contro una squadra di quel tipo, con undici giocatori in rotazione tutti validi e due di loro immarcabili come Jackson e Borra, il problema grosso sono state le assenze e gli acciacchi vari che ci hanno limitato troppo: abbiamo avuto tre titolari importanti out per tutte le gare di finale ed è un qualcosa che non ci potevamo permettere. Non sto dicendo che non abbiamo provato a vincere, questo sia chiaro; però eravamo consapevoli sin dall’inizio della serie quanto il compito a noi assegnato fosse duro. Abbiamo dato anche più quello che potevamo dare e quindi, una volta sancita la sconfitta, zero rimorsi e testa subito allo spareggio».

Con questa mentalità i termali hanno ribaltato un’annata sportiva che pareva maledetta e poco soddisfacente: «Abbiamo avuto infortuni, cambi di giocatori, il non poter mai giocare in casa: la stagione è stata complicatissima e le problematiche ci hanno costretto a rimboccarci le maniche. Chi è rimasto ad oggi ha capito il momento, avevamo bisogno di imprese impensabili nelle condizioni in cui eravamo per arrivare fino in fondo e alla fine mi sembra che qualcuna di queste imprese le abbiamo fatte. Non basta però, ce ne manca ancora una e dovremo metterci tutti noi stessi per fare l’ultimo passo». Di mezzo però c’è un’altra formazione resuscitata dopo tanti guai come Mestre. Questo nome evoca bei ricordi in Natali, come quelli del quarto di finale di un anno fa chiuso con un facile 3-0 in proprio favore. Il capitano rosso-blu è certo però che questa volta sarà più dura, i veneti non sono gli stessi di quella serie: «E’ una squadra che ha cambiato tanto, compreso l’allenatore nuovo arrivato in corsa. Secondo me sono molto più forti rispetto all’anno scorso, tra l’altro uno dei pochi giocatori che è rimasto, Aromando, è cresciuto in maniera esponenziale facendo una stagione da Mvp. Durante la settimana abbiamo studiato al meglio le varie situazione che propongono e le loro caratteristiche individuali, posso dire che anche Mestre è una squadra che ha giocatori tutti quanti capaci di essere protagonisti uno per volta».

«NON PENSO AL DOPO»

Coach Federico Barsotti ha spesso puntato i riflettori sul cinismo e l’efficacia dei suoi ragazzi quando si tratta di partite dentro o fuori. Le vittorie in gara-5 contro Omegna e Treviglio hanno confermato quest’aspetto, forse non è abbastanza per nominare gli Herons come favoriti nello spareggio ma potrebbe tornare d’aiuto una volta scesi sul parquet della Baltur Arena. Sulla questione gara secca Natali la pensa così: «E’ spesso successo, durante questo campionato, di allentare nel corso delle partite il nostro livello di concentrazione, questo è accaduto quando arrivavamo da una vittoria importante o quando sapevamo di avere di fronte un avversario non proprio di cartello. Invece di motivarci, questo modo di pensare ci ha portato a rilassarci e in molti casi lo abbiamo pagato a caro prezzo. Come conseguenza sono diventate sempre più frequenti le gare in cui eravamo spalle al muro: siamo passati dal vincere per andare ai playoff fino al vincere per evitare di essere eliminati dai playoff. E’ un dato di fatto che in queste occasioni abbiamo dato sempre il meglio, lo spareggio non sarà tanto diverso come dinamica e ciò ci rende fiduciosi».

L’ala grande numero 8, alla sua terza stagione in maglia Fabo, si era lasciato sfuggire, l’ultima volta che lo avevamo intervistato a metà regular season, che se insieme ai compagni avesse completato la missione Serie A2 avrebbe anche pensato al ritiro. Adesso mancano solo pochi minuti prima di conoscere la risposta ma per il momento Natali taglia corto: «Mi sono ripromesso in questi di non pensare a quello che farò un secondo dopo la sirena finale dell’ultima partita, qualsiasi essa fosse stata. In questi giorni sto continuando a fare così ma sicuramente ci rifletterò fra qualche giorno, quando sarà il momento giusto. Adesso l’unica cosa a cui devo pensare e concentrarmi è questa bellissima opportunità che ci siamo guadagnati sul campo dopo un’annata difficilissima e stancante». Allora è tempo di concentrarsi sul serio in vista della palla a due, alla quale gli Herons si presenteranno insieme ai più di 800 tifosi che li seguiranno in questa storica trasferta ed a cui Natali lascia un breve messaggio di ringraziamento: «Ai nostri sostenitori chiedo solo di continuare a lasciarsi emozionare dalle nostre gesta sul campo, in questi anni siete stati sempre vicini e spero che possiate seguirci e supportarci anche domenica, tra chi sarà a Cento e chi non ci sarà e vedrà la partita in Pineta al maxischermo».

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