Basket / Serie B Nazionale
Herons, ecco la finale con Ruvo tra sogno e senso di rivalsa

I pugliesi si sono confermati un super team pronto per il grande salto. Sia Ruvo che gli Herons devono riscattare la scorsa annata
29 maggio 2024-8 giugno 2025. Il sole ha compiuto il suo giro e lo ha anche riiniziato, da quando la Fabo Herons Montecatini e la Crifo Wines Ruvo di Puglia si sono lasciate nella scorsa post-season. I termali completarono una clamorosa rimonta ai danni dei pugliesi, dallo 0-2 al 3-2, prima di avviarsi verso una finale promozione che ebbe un esito esattamente opposto. C’erano Chiera, Arrigoni, Natali, Dell’Uomo, Benites e Sgobba (seppur infortunato): come oggi. Dall’altra parte c’era, sempre come adesso, quell’alieno chiamato Darryl Joshua Jackson. C’erano, al loro posto, Stefano Rajola e Federico Barsotti. E c’era, infine, anche Antonio Lorenzetti, che da domenica sera affronterà questa serie indossando l’altra canotta.
Ruvo-Herons è dunque un ultimo atto (penultimo considerando la seconda chance dello spareggio promozione) che nasce da lontano e che affonda le radici in una storia che parla di senso di rivalsa e di riscrittura del finale. Proverà a farlo la Fabo, che con la forza di volontà è riuscita a regalarsi una seconda (volendo anche una terza) possibilità di riscattare quella maledetta serie contro Avellino. Anche se stavolta i favori del pronostico non saranno dalla parte di Natali e compagni, considerate anche le assenze (Trapani e Mastrangelo) e le partite in più nelle gambe durante la post-season (10 contro le 7 di Ruvo).
FABO, RUVO È IL BOSS FINALE
E proverà, anzi dovrà farlo la Crifo Wines che già allora era costruita per il massimo obiettivo e che oggi si presenta a questa finale promozione dopo essere stata, per larghissimi tratti della regular season, l’unica squadra in grado di avvicinarsi alla qualità di Roseto. 83.2 punti realizzati di media e quindi secondo miglior attacco del Girone B, ossia quello in cui c’erano anche le migliori difese. Ma, rovescio della medaglia, Jackson e soci non sono stati assolutamente tra queste, visti i 77.6 subiti a gara: dato statistico che li ha purtroppo resi più affini alle squadre che si giocavano la permanenza in Serie B Nazionale. Dato comunque estremamente migliorato durante i play-off, visto che si è passati a 70.9: ergo, se Ruvo ha messo a posto anche la difesa, le possibilità si assottigliano e non poco. In particolare dopo aver visto i pugliesi riuscire a bagnare le polveri ad una Pielle Livorno cui non sono mai mancati i realizzatori.
Inutile parlare di Darryl Jackson, se non per evidenziare i suoi 18.3 punti di media messi a referto in regular season e poi confermati in questi play-off. Senza dimenticare che è il miglior realizzatore di liberi di tutto il campionato (94,1%) ed è il terzo miglior tiratore da dietro l’arco del Girone B (45,3%), dietro solo ad Aukstikalnis e al prossimo avversario Sgobba. Il capitano della compagine pugliese ha ancora in mano il destino dei suoi, ma senza dubbio gli è stato messo accanto un supporting cast di grande livello. In primis per quello che sarà l’elemento decisivo della serie, ossia il pivot Jacopo Borra, che in post-season si è presentato con una doppia doppia di media da 11.8 punti e 10.5 rimbalzi. Con un pacchetto lunghi che comprende solo 5 atipici o adattati, gli Herons saranno probabilmente costretti a raddoppi continui per arginare la sua fisicità. Ma ci sarà da tenere d’occhio anche un Mihajlo Jerkovic arrivato a stagione in corso da Vigevano e giunto in gran spolvero al momento decisivo, testimoni i 13.3 punti di media ai play-off.
Senza poi dimenticare gli altri elementi ammirati per anni al piano di sopra: veterani del calibro di Bernardo Musso e Yankiel Moreno, che hanno innalzato di non poco la qualità e l’esperienza. E poi ci sono gli altri, volgarmente detti: Nicolò Isotta è uno dei giovani più interessanti di questa stagione, mentre Marco Timperi, Thomas Reale, Tommaso Gatto e il già citato Lorenzetti sono da anni una garanzia. Non saranno appariscenti e non presenteranno medie spaventose, ma sono pezzi assolutamente necessari nello scacchiere di chi ha grandi ambizioni. Ruvo di Puglia ha dunque tutte le fattezze del boss finale, quello difficile da battere e che dà un senso a tutto il percorso. La Fabo dovrà mettere in campo la difesa capace di logorare il sistema offensivo di Treviglio, in una serie finale che può essere più aperta di quanto appare oggi sulla carta. Questi play-off ce lo hanno confermato, al netto di qualche passaggio a vuoto della truppa di Barsotti. L’unica cosa che mancherà sarà invece la presenza di entrambe le tifoserie durante le gare della serie: sicura l’assenza dei tifosi termali al PalaColombo, probabile quella dei pugliesi al PalaTagliate. Una finale monca, insomma, per l’atmosfera e il coinvolgimento che potevano esserci.
