Basket / Serie B Nazionale
Herons, Luchi: «Esonero di Barsotti scelta dolorosa. Ora i giocatori non hanno alibi»
«Sostituto? Non abbiamo nomi. Serve esame di coscienza: ad oggi siamo lontani dall’essere una grande squadra», così il presidente degli Herons
Impossibile non definire quello appena consumatosi in casa Herons Montecatini come un momento complicato quanto storico. L’esonero di coach Federico Barsotti, primo e unico allenatore finora della storia della compagine valdinievolina, ha senza dubbio colpito duramente il mondo termale al pari del secondo ko consecutivo giunto tra le mura amiche del PalaTagliate di Lucca contro Desio. Ai microfoni della stampa, ad annunciare questa decisione, si è presentato il patron del club Andrea Luchi.
«Stasera abbiamo visto delle cose che non vanno bene – così il presidente degli Herons – Ci tengo a chiarire che gran parte delle responsabilità sono dei giocatori, insieme ovviamente allo staff tecnico. Ma davanti ad una deriva del genere, con oltre 90 punti subiti in casa nostra, ob torto collo abbiamo dovuto prendere questa decisione. Non abbiamo nomi di sostituti perché non eravamo pronti a fare questa scelta, nonostante le tante voci di chi non ha niente da fare che parlare e basta. Nella notte faremo il punto sulla situazione: non ci sono molte alternative sul mercato, ma cercheremo nei prossimi giorni di trovare un sostituto. È una decisione molto spiacevole e dolorosa che abbiamo preso all’unanimità insieme ai nostri soci».
In attesa del nuovo nome che siederà sulla panchina della Fabo, il presidente Luchi non usa intanto parole morbide nei confronti della squadra e auspica un deciso cambio di rotta nell’immediato futuro. Le ambizioni del club non si scoprono certo oggi e questi ultimi passi falsi hanno reso ancora più ostico il percorso dei termali verso l’obiettivo promozione.
«Adesso i giocatori devono fare un profondissimo esame di coscienza, perché poi in campo ci vanno loro e quindi i discorsi stanno a zero. Se prima ci potevano essere degli alibi, adesso sono finiti. Non voglio parlare dell’arbitraggio: ho sempre detto a tutti i miei tesserati che era inutile buttare energia sulla terna e che bisognava pensare solo a noi stessi se vogliamo essere una grande squadra. E direi che oggi siamo molto lontani da definirci tali».
Che la scelta di separare le strade con lo storico allenatore non potesse essere presa a cuor leggero è chiaro, anche se questa opzione non era rimasta sottotraccia nell’ultimo periodo. Ma il patron Luchi nega convintamente di aver concesso ultime possibilità al suo coach.
«Un ultimatum a Barsotti? Non ne abbiamo mai dati a nessuno, quella è roba da Borgorosso Football Club. Noi siamo una società seria, crediamo nella programmazione e abbiamo avuto un solo allenatore fino ad oggi perché avevamo fiducia in lui. Ci ha scelto all’inizio del nostro percorso, facendo la differenza per almeno un paio di anni abbondanti. L’ultimatum adesso ce l’hanno i giocatori: si devono svegliare e produrre di più in mezzo al campo».








