Basket / Serie B Nazionale
Herons, parla Meucci: «C’è entusiasmo. Viviamo una gara alla volta»

Fra meno di una settimana il debutto playoff della Fabo. Il consigliere e direttore marketing: «Il lavoro è la soluzione dei nostri problemi»
Combattere, cadere, rialzarsi ed andare avanti. La stagione regolare della Fabo Herons Montecatini è stata una grande lezione di resilienza di fronte agli ostacoli che i ritmi estenuanti hanno imposto, causa il calendario compresso e l’altissimo tasso tecnico del girone B. Di momenti non semplici ce ne sono stati più del previsto, complice la dea bendata che ha subissato di infortuni Chiera e compagni…però in qualche modo i termali ne sono sempre usciti più forti di prima. Il pass diretto per i playoff, sofferto e sudato, è la giusta ricompensa.
STAGIONE NELLE ASPETTATIVE
Non bisogna infatti dimenticare, a discapito della fama di potenza della B Nazionale, che questa è una società giovane che fa delle idee il proprio punto di forza. Lo sa bene anche uno dei soci fondatori, il membro del consiglio d’amministrazione Herons Gianluca Meucci, che non nasconde la soddisfazione per un finale di campionato con il quale il team di Barsotti si può lanciare nella post season pieno di speranza: «C’è entusiasmo per il risultato raggiunto – racconta Meucci – Non che non ci fosse prima, però si sa che nello sport bisogna fare i conti non solo con le ambizioni e la progettualità ma anche con tutto quello che in campo può verificarsi. Attualmente la stagione corrisponde con quanto avevamo immaginato prima del campionato, cioè avere una squadra in grado di andare ai playoff. È vero, li abbiamo raggiunti all’ultima giornata; però con un ottimo quarto piazzamento finale non può che esserci entusiasmo».
Sarà difficile dimenticare queste ultime giornate thriller, nelle quali la Fabo si è ritrovata, dopo la bella serie di risultati positivi tra marzo ed aprile, di nuovo settima e fuori dai playoff. Il pericolo è stato scampato vincendo lo scontro diretto con la Luiss, portando alla qualificazione con il fattore campo a favore nel primo turno (che inizierà questo sabato) contro Omegna. «Due settimane fa eravamo saliti al quinto posto grazie ad una rincorsa incredibile, possibile grazie agli assestamenti in corso, e credevamo tutti quanti nell’obiettivo. C’è stato poi il passo falso di Piombino che però ci ha dato ancora più convinzione perché a quel punto sapevamo che la qualificazione sarebbe dipesa solo da noi. Dovevamo vincere per andare ai playoff e lo abbiamo fatto; poi le combinazioni ci hanno dato una mano, però questo è un campionato logorante e mai scontato e la sconfitta della Virtus Roma lo dimostra».
Come spiega lo stesso Meucci, c’è un solo segreto che permette agli Herons di restare sempre al top: il lavoro. «Abbiamo vissuto le fasi difficili di questa stagione con la convinzione che la soluzione da qualsiasi problema, come fin dalla nascita del club abbiamo sempre ribadito, è lavorare, lavorare e lavorare. Non è un discorso che riguarda il gruppo squadra, in campo o in palestra, ma anche tutto lo staff tecnico, medico, dirigenziale, organizzativo e di qualsiasi altro reparto. Non abbiamo mai pensato ad altro che non sia il miglioramento del lavoro quotidiano, è così che si raggiungono gli obiettivi stagionali».
«LE NOSTRE INIZIATIVE NON SI FERMANO»
Gianluca Meucci, oltre alla sua professione nella vita di tutti i giorni nel campo dell’advertising, è il responsabile del settore marketing della società. Fin dai tempi della C Gold gli Herons si sono differenziati grazie ai tanti eventi ed opere organizzate: «Noi lavoriamo costantemente, 365 giorni l’anno, per crescere, tra iniziative per i partner, per i tifosi e per il sociale. Cerchiamo di dare un’attenzione costante a chi è dentro il mondo Herons, fornendo tutta una serie di servizi pure in un’annata complicata nella quale siamo stati praticamente sempre in trasferta. Recentemente, ad esempio, abbiamo avuto il B2B con sponsor e partner, che ci ha assorbito a lungo a livello organizzativo ma che alla fine si è rivelato un successo incredibile. Abbiamo avuto circa 75 aziende partecipanti attivamente all’evento, prima con gli appuntamenti ‘one-to-one’ tra di loro nelle quali le imprese si parlano si conoscono e poi con un’assemblea di dibattito ed approfondimento. È stata un’occasione utile d’incontro, nella quale quest’anno abbiamo avuto anche il piacere di avere come ospite un grande personaggio del basket come Claudio Coldebella».
«Le nostre iniziative non si fermano mai – prosegue il socio fondatore di Montecatini Terme Valdinievole Basket – si va dal merchandising, con prodotti dedicati come la recente maglia celebrativa dei playoff, ai servizi per la comunità, dove quest’anno abbiamo lanciato il progetto Bla Bla Herons incentivando scambi e passaggi verso Lucca tra i tifosi nei giorni di gara. Siamo enormemente attenti alla comunicazione ed in particolar modo ai social, sui quali stiamo investendo in maniera importante cercando di essere sempre presenti. Il nostro lavoro è un ‘dare e avere’, deve generare entusiasmo tra i tifosi e gli appassionati. Per ora la nostra attenzione e presenza nella vita della Valdinievole e non solo è apprezzata: di questo non posso che ringraziare sentitamente il nostro team marketing e comunicazione, che è composto da Filippo Laico, Matteo Guinicelli, Ilaria Giordano, Samuele Rossi, Francesco Danti e il sottoscritto».
PRESENTE E FUTURO
E con Meucci possiamo stabilire a che punto è il percorso del progetto Herons, allo scadere del suo quarto anno di vita: «Oltre ogni rosea aspettativa. Nessuno avrebbe scommesso che in poco tempo saremmo divenuti una delle realtà più importanti del basket italiano, come ci riconoscono tutti in base a quello che abbiamo fatto finora. Tutto ciò ci dà stimoli ulteriori a fare di più. È doveroso precisare che niente di questo sarebbe stato possibile senza il sostegno delle aziende partner. Già nel primo anno avevamo un panel di 60/70 sponsor, che poi sono andati ad aumentare di anno in anno. Il fatto che tante aziende credano nel nostro progetto è la linfa per continuare a costruire».
E nel futuro cosa c’è? Un osso duro come Omegna, da eliminare al meglio delle 5 gare. «Anche se non ho le competenze tecniche necessarie per fare previsioni, l’unica aspettativa che posso avere è quella di fare il meglio possibile. Ai playoff si può sempre sognare in grande, però mi pare che ce ne siano tante di squadre attrezzate che vorranno fare bene. Viviamo partita dopo partita, sarà fondamentale se vogliamo fare un ulteriore step. Per quanto riguarda il futuro più lontano ho anche un altro auspicio personale: spero che il lavoro che da due anni stiamo realizzando sul lato settore giovanile porti sempre più giocatori della Valdinievole in prima squadra. Far diventare grandi i ragazzi del nostro territorio sarebbe un valore aggiunto di incredibile importanza».
