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Volley

Il Bottegone Volley tuona: «Al comune non interessa la pallavolo!»

Solo 6 ore settimanali per la squadra del Volley Bottegone alla palestra King con alle porte da disputare il prestigioso campionato di serie C

Sono furiosi – e a giusta ragione – a Bottegone. Usciti gli orari e l’assegnazione degli spazi palestre per la stagione 2024-25 nella palestra di casa della scuola media M. L. King, la squadra femminile del Progetto Volley Bottegone ha subito strabuzzato gli occhi. Con 5 squadre da allenare (serie C, minivolley, under 14, under 18 e seconda divisione) sono solo 6 misere ore che il comune di Pistoia ha assegnato alla società pallavolistica. Tutto questo è sorto dal post su Facebook che la società del dirigente, fondatore e factotum Athos Querci ha pubblicato nel pomeriggio del 3 luglio in cui si evidenziava l’enorme disparità rispetto alle società di basket Junior Bottegone e Wolf Bottegone che la fanno da padrone nel prospetto.

Emblematico l’appello di Athos Querci che ai nostri microfoni commenta: «Siamo quasi disperati perché non sappiamo come fare. Oltre alla prima squadra – che non avrebbero nemmeno 2 ore alla settimana nella palestra – anche il settore giovanile è sprovvisto di spazio. Cominciare alle 19-19.30 per una bambina di 8-10 anni è infattibile. Al massimo si dovrebbe andare a Pistoia e a quell’ora non è così facile spostare una bambina. Ecco perché tante ragazze decidono di smettere o vanno fare un altro sport e perdiamo atlete. Questa è una cosa che facciamo presente da anni in cui siamo stati penalizzati per avere le categorie più basse e meno tesserati. Ora siamo a livello pari o addirittura superiore al basket e la cosa è inaccettabile!».

Infatti la prima squadra arancione – allenata da Michele Barbiero – ha conquistato nemmeno un mese fa la promozione in serie C. Per la prima volta nella storia il sobborgo di Bottegone infatti disputerà un campionato regionale di serie C, mettendosi alla prova con realtà che vogliono a tutti costi una vetrina per l’accesso nella pallavolo nazionale, chiamata B2. La qualità della rosa è indiscussa, ma rimane impossibile poter disputare un campionato di livello usufruendo della palestra di casa per soltanto 1 ora e mezzo a settimana. Il match del sabato alla King diventerà tutto fuorché casalingo per le arancioni che non potranno mai prendere confidenza e imbastire riferimenti in una palestra così poco utilizzata.

«Già due nostre squadre come la Seconda divisione e l’under 18 si allenano quasi interamente alla palestra “Raffaello”, ma non è omologata dalla Fipav e al massimo sarebbe adatta ad un under 14. Inoltre lì spesso è occupata da atleti dell’Avis insieme a squadre amatoriali: siamo ridotti a pane e acqua! Anche chi si allena alla King non è facile perché il venerdì simultaneamente abbiamo l’under 14 e il minivolley: 30 ragazze in una palestra di quelle dimensioni per un’ora e mezzo! Buffo vedere che dopo entra il basket con un numero meno che dimezzato di atleti…» ammette Querci

Martedì 9 luglio il comune farà una riunione di tutte le società in cui il Progetto Volley Bottegone proverà a ottenere qualche spazio in più, ma c’è già rassegnazione. Sono già pronte le alternative? «Allungheremo gli orari su altre palestre come nel caso della Leonardo, provando ad occuparla fino ad un’ora più tarda. Il rischio maggiore però è che una delle nostre categorie non riesca seriamente a disputare il campionato per mancanza di spazi» conclude Querci.

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Assurdo amante della storia (da prenderci due lauree) e del calcio (da confondere van Basten con van Gogh), considera ancora il televideo più veloce di alcune app. Per lui la domenica senza calcio è un lunedì venuto male.

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