Dalla città
Il Coni di Pistoia resterà senza sede: chiusura prevista dal 1° gennaio

La riorganizzazione di Sport e Salute porterà alla chiusura della sede pistoiese, lasciando il Coni senza punti di riferimento sul territorio
Dal prossimo 1° gennaio la delegazione provinciale del Coni a Pistoia non avrà più un ufficio. La decisione rientra nel piano nazionale di razionalizzazione delle sedi promosso da Sport e Salute, società che ha preso il posto dell’ex Coni Servizi e che oggi gestisce i fondi pubblici destinati al settore sportivo. L’iniziativa, denominata “Progetto Sestante”, punta a ridurre i costi di gestione e porterà alla soppressione di oltre trenta sedi in tutta Italia. Alcuni uffici verranno accorpati, ma in province come Pistoia e Prato le strutture saranno chiuse definitivamente. Una prospettiva che preoccupa il mondo sportivo locale, costretto in pochi mesi a cercare una nuova sistemazione, senza avere garanzie chiare sul futuro.
«La notizia ci ha sorpresi – ha spiegato Andrea Capecchi, delegato provinciale del Coni Pistoia –. Con questa riorganizzazione ci ritroveremo presto senza una sede. Stiamo cercando, insieme alle istituzioni comunali e provinciali, una soluzione che ci consenta di continuare a rappresentare un punto di riferimento per le società del territorio. Per ora, però, le certezze sono davvero poche». L’attuale ufficio, situato in via Panciatichi, dovrà essere lasciato libero entro la fine del 2025. «In questi anni – ha aggiunto Capecchi – il Coni ha già vissuto numerosi ridimensionamenti. Nonostante la digitalizzazione di molte pratiche, la presenza fisica resta fondamentale: il contatto diretto con società e associazioni era un valore che avremmo voluto preservare».
La vicenda non riguarda solo Pistoia. Anche altre province toscane sono coinvolte: Arezzo, Livorno, Pistoia e Prato perderanno le proprie sedi, mentre gli uffici di Massa Carrara, Pisa e Siena verranno chiusi e trasferiti altrove. A salvarsi sarà soltanto la sede di Firenze. Un quadro che, secondo Lorenzo Masi, capogruppo del M5S al Comune di Firenze, rischia di avere ripercussioni pesanti: «La riorganizzazione colpirà duramente soprattutto le federazioni più piccole, che non hanno grandi risorse. Le società sportive penalizzate saranno moltissime e a soffrirne sarà l’intero tessuto associativo».
