Basket / Serie B Nazionale
Il punto sul mercato in B Nazionale: Herons e La T Gema rafforzate ma la concorrenza è folta

Mentre il mercato è agli sgoccioli, tanti addetti ai lavori già vedono le termali nei primi due posti. Potenziali rivali? Legnano, Treviglio e Omegna a nord; Roma, Jesi e Latina a sud
Mentre gli appassionati di pallacanestro d’Italia fremono nell’attesa che i palazzetti riaprano i battenti, il susseguirsi di notizie di mercato ha fatto loro compagina in questi caldi giorni soddisfacendo in parte la loro sete di basket. In Serie B Nazionale si è fatto un gran parlare in queste settimane delle due termali ed il verdetto degli addetti ai lavori è eloquente: Fabo Herons e La T Tecnica Gema torneranno ai nastri di partenza di nuovo favorite per salire in A2. E sono in molti a mettere la coppia di Montecatini ai primi due posti del power ranking generale . . .
REGINE DEL MERCATO (DI NUOVO)
In questo momento i tifosi di entrambe le sponde incroceranno le dita e faranno gli scongiuri del caso, però è evidente che il lavoro estivo delle rispettive dirigenze, tra vecchi e nuovi, delle due società di pallacanestro di Montecatini è stato completamente improntato verso il raggiungimento di quella maledetta promozione sfumata più e più volte. Fabo e La T Tecnica dovevano creare un roster ancora più forte delle corazzate dello scorso anno: ci sono riusciti? Così sembrerebbe, almeno sulla carta.
Gli Aironi non hanno dato un semplice scossone agli equilibri della B Nazionale, il loro operato ha generato uno sciame sismico vero e proprio. L’aver vinto l’asta per Lukas Aukstikalnis non significa solo essersi portato nello spogliatoio una quantità abnorme di punti e talento; è l’idea stessa di avere per sé l’uomo immagine della lega, il giocatore che tutti sognavano, che fa paura all’intera concorrenza. Se poi al fenomeno lituano, fresco di titolo a Roseto, vanno sommati una serie di cestisti già dominanti in Serie B come Riccardo Chinellato, Amos Ricci e Filippo Rossi, gli Herons sono oggettivamente tra le squadre da battere. La conferma di buona parte dello zoccolo duro (niente rivoluzione paventata) agevolerà l’integrazione dei nuovi e dentro a questo blocco di conferme (Sgobba, Benites, capitan Natali, etc) va incluso anche un coach Federico Barsotti per il quale questa sarà probabilmente la stagione dell’ora o mai più. Nel reparto lunghi la società del presidente Luchi ha scommesso forte sul 2001 Yannick Giombini, una carta che potrebbe rivelarsi un game-changer potentissimo visto che l’ex-Juvi Cremona (più di 4 punti a gara lo scorso anno in A2) ha un potenziale ancora tutto da conoscere e c’è chi vede in lui un futuro punto di riferimento tra i centri della B Nazionale.
Se c’è fiducia di qua, ce n’è altrettanta anche di là. Ad ogni voce di mercato dei concittadini, La T Gema ha risposto sempre a tono cercando di superare nel valore tecnico i colpi nemici. Alla fine la nuova rosa del club è di quelle che può andare ben oltre la difesa della Coppa Itala, qui si punta ad obiettivi molto più prestigiosi e nessuno in società lo nasconde. Il quintetto titolare considerato il più probabile dagli esperti parla da solo: due giocatori promossi in A2 a Livorno come Andrea Bargnesi e Francesco Fratto, tre giocatori promossi in A2 a Vigevano come Michele Peroni, Kristofers Strautmanis e uno dei confermati come D’Alessandro. A questi vanno aggiunti l’altro reduce Burini, campione ad Avellino, e soprattutto il vero super-acquisto estivo, quel coach Marco Andreazza che fu proprio l’artefice del salto in alto della Libertas nel 2024. E’ uno degli allenatori più stimati ed apprezzati della B Nazionale e si è fatto conoscere anche al piano di sopra, benché la sua ultima corsa si sia conclusa con un esonero nell’annata passata. A lui il compito di traghettare quest’armata di campioni esperti e capaci di tutto verso il lido dorato della cadetteria. Parola d’ordine: evitare i guai, pensare solo al primo posto e nient’altro.
IL GIRONE NORD DELLE TERMALI
Certo, La T Gema ha dovuto sacrificare pedine importanti per rafforzarsi (Chiarini, Toscano) e lo stesso han fatto gli Herons (Chiera, Arrigoni). Una strategia che sulla carta parrebbe efficace ma attenzione, le altre non sono rimaste a guardare: quei tre posti al sole fanno gola a tante piazze, più o meno importanti. Una variabile chiave che andrà ad incidere sulla lotta promozione sarà certamente lo stravolgimento nella composizione dei gironi che è stato deliberato dalla Lnp, con il noto spostamento a nord delle due Montecatini (provvedimento quantomeno curioso, considerato che il Dany Quarrata sarà diviso dalle rosso-blu). Sicuramente alla notizia non avranno gioito in quel di Legnano e di Treviglio. Le prime due classificate dell’ultimo girone A saranno con ogni probabilità i pericoli maggiori per le termali, in particolare gli interessanti Knights che hanno preso una serie di giocatori affidabili e che hanno sostituito egregiamente il proprio straniero (al posto del funambolico Raivio, ora a Piombino, c’è adesso l’esperto Cizauskas, con trascorsi in Eurolega). Treviglio si mantiene in prima fila grazie a due permanenze imprescindibili, quelle di coach Davide Villa e del centro Marcius, attorno alle quali è stata messa su una rosa di altissimo valore (tra le conferme Reati e Zanetti, tra le nuove firme Rubbini e Morina).
Fari puntati anche sull’Omegna degli ex-Fabo Trapani e Casoni, sono in molti a ritenere che i rossoverdi si possano candidare all’onorificenza di principale squadra rivelazione. Il team di coach Riccardo Eliantonio rilancia la sfida con gli innesti di Baldini e Gay ed il contratto rinnovato al suo fuoriclasse Misters. Schegge impazzite del girone nord saranno le due retrocesse dalla cadetteria, l’intrigante Assigeco Piacenza (roster tutto nuovo con Mazzucchelli, Ferraro, Criconia, Pirani) ed una piazza passionale ma costretta ad una non semplice ricostruzione come Vigevano. Da attenzionare saranno pure la rinata Orzinuovi, molto forte nel reparto lunghi con Oxilia e Caversazio, la sempre insidiosa San Vendemmiano e la neo-promossa Piazza Armerina che si è mossa davvero bene quest’estate; leggero ritardo sul mercato, a causa dei lunghi tempi per ottenere l’ufficialità del ripescaggio in terza serie, la Fiorenzuola di coach Marco Del Re.
E NELL’ALTRO GIRONE?
Come hanno insegnato gli ultimi playoff, essere in un girone o in un altro non fa differenza dal punto di vista del risultato finale. Ecco quindi che si rende necessario studiare anche quello che potrebbe venire fuori da sud, dove c’è una chiara favorita a tutti gli effetti. La B Nazionale non c’entra niente con la storia della Virtus Roma, lo sanno tutti gli appassionati e forse è proprio per questo che i capitolini hanno costruito la corazzata che più si avvicina a Fabo e La T Tecnica. Roma non si è fermata all’innesto dell’ex-stella rosso-blu Toscano, ha proseguito con i colpi Majcunic (la new entry straniera più promettente di tutto il panorama), Battistini, Leggio più le conferme di Rodriguez e di coach Marco Calvani.
Dal mercato sono però emerse due nuove potenziali concorrenti, che non si vedono dalle parti dell’alta classifica da qualche tempo. La prima è Jesi, la nuova casa di Arrigoni e Di Pizzo: i marchigiani hanno fatto all-in, il loro faro sarà l’islandese Palsson. La seconda è Latina, che riabbraccia coach Franco Gramenzi: l’uomo delle 11 promozioni in carriera vuol fare 12 dopo Roseto. Nei neroblu figureranno nomi importanti come Pastore, Antonio Gallo (che stava per approdare a Pistoia, per dire) e Nwohuocha; c’è anche il montecatinese Andrea Cecchi. Non si può poi tagliare fuori dai giochi la Pielle, che sarà anche stata rallentata da qualche problemino societario ma resta sempre la squadra dei vari Leonzio, Lucarelli e Bonacini (ai quali si sono aggiunti Denis Alibegovic e Ebeling). Infine c’è Caserta, altra nobile decaduta con ambizioni di rinascita certificate dalle firme di Radunic, l’ex-Herons, Lo Biondo e coach Lino Lardo e dalle permanenze di D’Argenzio e Matteo Laganà.
