Basket / Serie B Nazionale
Infinito Jackson, Aukstikalnis non basta: le pagelle del derby di Montecatini
Prestazioni super anche per Vedovato, Bargnesi e Acunzo. Buono l’impatto di Sgobba. Andreazza vince la sfida con Sacchetti
FABO HERONS MONTECATINI
ALBERTO BENITES 5,5: pur sparando a salve dalla lunga (1/5), il play risulta più efficace in attacco che in difesa dove soffre l’energia avversaria. I 6 assist dimostrano la sua capacità di coinvolgere i compagni ma la sua non è una serata brillante.
FILIPPO ROSSI 5,5: come il compagno di reparto, anche l’ex Vigevano non incappa nella sua prestazione migliore. Nel primo tempo fallisce due occasioni apertissime da oltre l’arco. Nella ripresa crea scompiglio con le sue incursioni (lucra 6 falli) senza però mai entrare totalmente in gara.
NICOLA NATALI 5,5: non manca come al solito l’apporto del capitano in termini di esperienza, fisicità e difesa. Non vive però i momenti migliori della sua squadra, soffrendo con il resto dei compagni la verve avversaria.
LUKAS AUKSTIKALNIS 6,5: nonostante la tripla al primo tentativo, l’alba del suo derby sembra il preludio ad un’altra serata complicata. Il lituano però si riscatta a cavallo di secondo e terzo quarto, cavalcando la rimonta dei suoi. Pesantissima per il morale la bomba del 40 pari sulla sirena dell’intervallo lungo, una magia che fa bene allo stesso numero 9, rientrato sul parquet nella ripresa totalmente rinfrancato. Le sue giocate estemporanee permettono di mantenere il primo vantaggio acquisito nel terzo periodo ma nel finale non riesce più a incidere (il 5/13 dalla lunga ne è l’emblema). I suoi 25 punti non bastano a far tornare al successo la Fabo nel derby.
NICOLA MASTRANGELO 5,5: arrivava al derby dopo la scavigliata di Vigevano ed in effetti appare un po’ frenato, senza la sua solita esuberanza fisica. Dai 6,75 non trova quasi mai fortuna ma si fa vedere a rimbalzo.
ANTONELLO RICCI 5: prova a prendere diverse iniziative nei 15 minuti in campo, senza però mai rendersi realmente pericoloso. Fallisce tutte e 5 le conclusioni tentate, sia da oltre l’arco che in penetrazione.
RICCARDO CHINELLATO 5,5: non è questa la sua versione più scintillante, in cui esce sconfitto dal duello stimolante con Acunzo. La nota più dolente è rappresentata senza dubbio dalle percentuali bassissime dall’area (4/11). Pur essendo il miglior rimbalzista dei suoi (8 di cui 3 in attacco), non è in grado di prendere le redini del match come al suo solito.
GIORGIO SGOBBA 6,5: una risorsa dalla panchina per coach Sacchetti. Si destreggia agilmente da centro, firmando la bomba che fa esplodere il PalaTagliate per il primo vantaggio Herons (54-51). Dopo aver contribuito alla rimonta, è ancora protagonista nel finale, provandoci fino all’ultimo.
YANNICK GIOMBINI 6: l’impatto non è positivo ma quando rientra nel secondo quarto è tutto un altro Giombini. Si sblocca in contropiede poi si esalta dalla punta. Dal campo è quasi perfetto e, seppur in parte soffrendo, strappa qualche rimbalzo importante. Peccato per l’ingenuità finale, quando si vede fischiare un antisportivo per aver reagito ad un contatto con Vedovato.
COACH ROMEO SACCHETTI 5,5: il primo derby termale del leggendario coach azzurro termina con un KO. A “Meo” non sarà certo piaciuto un approccio piuttosto scarico dei suoi, mentre è da incorniciare la reazione nella parte centrale della gara. Il match è stato in grande equilibrio per lunghissimi tratti, almeno fin quando la Fabo ha avuto le forze (mentali soprattutto) per restare in scia a La T Gema. La sesta sconfitta nelle ultime sette è già di per sé dura da digerire, ancor più se si tratta di una stracittadina. Solo il tempo ci dirà se gli Herons potranno patire la botta psicologica.
LA T TECNICA GEMA MONTECATINI
JACOPO VEDOVATO 7: il padrone del pitturato. Il centro de La T Gema è a tratti dominante sotto le plance, sfruttando la sua stazza fisica superiore ai pari ruolo avversari. La sua presenza fisica sotto canestro costringe la difesa Herons a spendere ben 7 falli su di lui. Ad ogni giocata preziosa gasa pubblico e compagni, vedi le due stoppate clamorose su Giombini prima e Benites nel finale, a suggellare una prova di grande determinazione.
FEDERICO BURINI 6: le percentuali stasera non gli danno ragione ma ha il merito di gestire diversi palloni pesanti nel finale con serenità. Non sfigura e non brilla nel successo del PalaTagliate.
MATTIA ACUNZO 7: energia al potere. Il classe 2000 vive un’altra serata strepitosa, lottando come un leone in ogni azione. Non disdegna mai il contatto e anzi, spesso esce vincitore dalla numerose tonnare sotto canestro. Chiude con una doppia doppia da 10 punti e 12 rimbalzi, dimostrandosi un fattore insostituibile per intensità e fisicità.
FRANCESCO FRATTO 6: con Vedovato e Strautmanis entrambi caricati di tre falli, Andreazza lo sceglie come 5 nel quintetto basso. Dopo un primo errore da sotto si riscatta subito, svolgendo un ruolo prezioso nei 13 minuti sul parquet. Il coach decide poi per rischiare un Vedovato in gran forma e lui continua ad essere leader anche dalla panchina indicando ai suoi la giusta strada.
LORENZO D’ALESSANDRO 6,5: pur non vivendo la serata più memorabile, D’Alessandro ha messo il suo mattoncino anche in questo derby. Una prova rotonda per l’ala, fatta di tanti dettagli e piccole cose. Il tabellino racconta perfettamente la sua prestazione totale con 8 punti, 5 rimbalzi e 4 assist.
ANDREA BARGNESI 7,5: la tripla da 9 metri che manda al tappeto gli Herons è solo la ciliegina sulla torta di una prova eccellente. Oltre a gestire i ritmi della squadra, ha “l’ingrato compito” di dover difendere Aukstikalnis. Prova a contenerlo come può, dovendo chinare la testa su alcune magie del lituano. Nel finale però, a differenza del suddetto avversario, è un vero killer. Suoi i punti che suggellano il trionfo, tanto dalla lunga quanto dalla lunetta.
DARRYL JACKSON 8: infinito. Questo l’unico aggettivo per definire la sua ennesima serata da annali della carriera. Nel giorno del suo 40° compleanno, la guardia maltese mette in campo tutta la fame di un ragazzino, sfornando una performance da stropicciarsi gli occhi. Specialmente nel primo tempo – già in doppia cifra al 10′ – quando tutto l’attacco o quasi de La T Gema passa dalle sue mani. Nel momento più complicato del match, nel secondo periodo, firma i canestri che permettono alla sua squadra di non affondare. E poco importa il 4/10 da dentro l’area se dall’arco è così micidiale (5/7). La festa era la sua, ma il regalo lo ha fatto a tutti i tifosi rossoblù.
LORENZO PASSONI 6,5: quando a marcare Aukstikalnis c’è Passoni, la musica per il lituano passa su un’altra frequenza. Il lavoro di Bargnesi è encomiabile ma la fisicità del fiorentino mette molto più in difficoltà la stella della Fabo. In attacco infila due triple nel primo tempo prima di lasciare spazio soltanto alla strenua difesa del canestro con cui corona una gara di grande sacrificio e spirito di squadra.
KRISTOFERS STRAUTMANIS 5,5: il centro lettone è forse l’unica nota stonata del trionfo de La T Gema. La sua partenza è buona, specialmente in attacco dove fa valere la sua forza e la sua stazza. Cala però alla distanza, incappando in qualche fallo di troppo che lo estromettono dalla contesa (solo 10 minuti in campo). Ad inizio quarto periodo commette persino il quinto (forse uno scambio di persona con Bargnesi), osservando dalla panchina i suoi compagni compiere lo strappo decisivo.
COACH MARCO ANDREAZZA 7,5: la sua squadra scende in campo con una fame ed una cattiveria agonistica pazzesche. La T Gema morde fin dall’inizio la Fabo costringendola subito a rincorrere. Pur facendosi riprendere, i rossoblù hanno la capacità di restare lucidi ed infliggere la nuova spallata decisiva dopo aver retto la reazione avversaria con equilibrio. Tutti sono protagonisti e conoscono perfettamente il loro ruolo in una macchina che settimana dopo settimana sembra oliarsi sempre più. Vince la sfida con un mito della panchina come Sacchetti, confermandosi esperto di derby. Per i suoi questa può essere la giusta marcia in più per questo rush finale di 2025.









