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Palio di Provenzano all’Oca. Scompiglio rimpiange la mossa

Scompiglio finisce “purgato” nel primo Palio col Bruco. Vittoria per l’Oca e per Tittia, all’undicesimo sigillo in Piazza
Il Palio non sempre si vince alla mossa, ma assai più spesso si può perderlo. Scompiglio e Viso d’Angelo, per la prima volta nel Bruco, possono sicuramente rimpiangere il momento della partenza, quando hanno accusato quasi l’intero distacco che li ha separati dall’Oca, la vincitrice della Carriera di Provenzano. Per il fantino pistoiese c’è anche la beffa della tanto temuta “purga”, ovvero il secondo posto giunto dopo il sorpasso all’ultimo Casato alla Selva ed al Valdimontone che li precedevano.
A fare festa, dopo nemmeno due anni dall’ultima volta, ancora una volta la contrada bianco verde e rossa, la più vincente di Siena, ed il fantino Giuseppe Atzeni detto Tittia. Per il fantino sardo-tedesco è l’undicesimo centro nella sua ventennale esperienza in Piazza. Era invece all’esordio Diodoro, il barbero trionfatore che però è allenato dallo stesso Atzeni. Un grande affiatamento che s’è rivelato vincente sin dalla mossa, in cui di fatto s’è deciso questo Palio.
IL RIMPIANTO DI SCOMPIGLIO
Dopo circa quaranta minuti d’attesa ed un abbassamento forzato per il salto della Selva, l’ingresso del Valdimontone ha dato il là alla tanto attesa Carriera. Scompiglio e Viso d’Angelo, in una discreta terza posizione, scattano con un leggero ritardo e poi si ritrovano la stessa Selva e la Lupa di fronte. Il Bruco, finito nelle retrovie, risale solo alla curva di San Martino con un’ottima traiettoria interna, ma davanti ormai l’Oca, scattata di fianco all’accoppiata gialloverde, ha già preso il largo.
Solo nei primi metri, resistendo alla partenza imperiosa della Selva, Tittia ha incontrato grandi resistenze. Nei seguenti tre giri poi ha semplicemente gestito l’impeto del fido Diodoro con qualche piccolissimo sussulto a San Martino, da sempre la curva più delicata poiché in piena discesa. Scompiglio, rimasto quarto per quasi l’intera Carriera, ha trovato spazio solo nel finale, tagliando il Verrocchino nella posizione più amara e quando ormai Tittia aveva già il nerbo alzato.
Il digiuno del fantino pistoiese, a secco dal luglio 2017, dunque prosegue. Tuttavia uno dei pochi lati positivi, se non il solo, è che già fra poco più d’un mese, il 16 agosto, ci sarà il Palio dell’Assunta. Il Bruco correrà di diritto e, se la Sorte gli riserverà un cavallo di prim’ordine, con grande probabilità Jonatan sarà la sua prima opzione per la monta. L’Oca invece dovrà aspettare l’estrazione del prossimo 6 luglio: se la sua bandiera uscirà dalle trifore del Palazzo Comunale l’occasione di fare il suo primo Cappotto nella sua storia sarà assai invitante.
02/07 – RINVIATO IL PALIO PER PIOGGIA
Non c’è due senza tre. Scompiglio e Siena dovranno aspettare almeno ventiquattr’ore per disputare la Carriera di Provenzano, visto che per il terzo Palio di fila, il quarto negli ultimi quattro anni, è stata esposta la Bandiera Verde, segnale che rimanda la festa al giorno successivo. Ancora una volta la pioggia, nonostante un mese di giugno assai caldo e secco, ha scombussolato i piani del Comune, costretto dal temporale d’inizio pomeriggio ad ufficializzare il rinvio intorno alle ore 16:10.
Nella plurisecolare storia del Palio mai era accaduto che ben tre Carriere di fila venissero posticipate. Inoltre salta all’occhio che negli ultimi quattro anni ci siano stati tanti rinvii quanti nei precedenti quaranta (luglio 1991, luglio 1992, luglio 1997, agosto 2015). Da ricordare infine che lo scorso anno il Palio di Provenzano fu spostato addirittura di due giorni, venendo disputato il 4 luglio con vittoria della Contrada dell’Onda (Brigante su Tabacco).
IL PREVIEW
Per la prima volta nella sua quasi ventennale esperienza in Piazza del Campo, Jonatan Bartoletti in arte Scompiglio vestirà il gialloverde listato di blu della Contrada del Bruco. Il fantino pistoiese disputerà la Carriera di Provenzano con Viso d’Angelo, il cavallo con cui, sempre il 2 luglio, sfiorò il successo nel 2022 con la Torre. Scompiglio, alla sua trentaduesima presenza a Siena, va a caccia della vittoria che gli manca dal Palio di Provenzano del 2017 (Giraffa). Ancora più lungo il digiuno del Bruco che aspetta il Cencio dal 16 agosto 2008 (Gingillo su Elisir di Logudoro).
LE ACCOPPIATE IN PIAZZA
Il Palio da sempre sfugge a previsioni e borsini, però non c’è dubbio che Scompiglio e Viso d’Angelo siano fra le accoppiate più attese. In un’ipotetica prima fila ci sono due Contrade rivali che potrebbero quindi anche ostacolarsi: Tartuca e Chiocciola. Entrambe infatti hanno avuto in sorte gli unici due cavalli già vincenti: Zio Frac, due successi fra cui proprio il Provenzano 2022 dove beffò Scompiglio, e Tale e Quale, vittorioso nel luglio 2019 e poi mai più scelto o per problemi fisici o per scelte più conservative dei capitani. Come fantini la contrada gialloblù ha chiamato Brigante, vincitore un anno fa nell’Onda. I giallorossi, che ancora non hanno vinto un Palio in questo secolo (agosto 1999), hanno invece ingaggiato Carburo, mai vittorioso ma proprietario dello stesso Tale e Quale.
Tittia, il fantino più vincente, ha invece scelto di vestire il giubbino dell’Oca che ha avuto in sorte l’esordiente Diodoro, soggetto appartenente alla sua scuderia. Ha leggermente più esperienza Ares Elce, sorteggiato nella Lupa che con Shardana spera di rivivere la gioia un po’ a sorpresa dello scorso Palio dell’Assunta. Più difficile il compito della rivale Istrice con un’altra esordiente, Dorotea Dimmonia, di proprietà di Enrico Bruschelli detto Belocchio (figlio del tredici volte vincitore Trecciolino) che è stato logicamente ingaggiato.
Fra gli outsider occhio alla Pantera con Arestetolesu e Tremendo ed al Valdimontone che su Comancio, alla seconda presenza, monterà il suo allenatore Gingillo, il più vincente in Piazza dopo Tittia e Scompiglio stesso. Cerca di stupire la Selva con Virgola ed un altro barbero al battesimo in Piazza: Dorotea Dimmonia. Variabile impazzita infine l’accoppiata inedita del Drago: Michel Putzu (al quale come da tradizione sarà dato il tipico soprannome nella cena in Contrada del 1°luglio) alle redini di Diosu de Campeda.
