Basket / Serie A2
La Baronda Biancorossa si ferma: «Necessario un periodo di riflessione»
«Domenica parteciperemo solo per il minuto di silenzio, poi usciremo»: il comunicato della Baraonda Biancorossa
Una decisione importante, difficile da prendere ma necessaria, più che mai in questo momento. La Baraonda Biancorossa si prende un momento di pausa e di riflessione. Ad annunciarlo è stato il gruppo organizzato dei tifosi del Pistoia Basket, che domenica si sono ritrovati, loro malgrado, del dramma che ha portato alla morte di Raffaele Marianella. «Non abbiamo per nulla voglia di tifare come se nulla fosse», ha sottolineato la Baraonda nel proprio post Facebook, sottolineando anche come la partita in programma domenica tra Estra e Juvi Cremona non si sarebbe dovuta disputare. I sostenitori biancorossi hanno anche comunicato che proprio in occasione della partita faranno il loro ingresso al PalaCarrara solo per osservare il minuto di silenzio in ricordo di Marianella.
IL COMUNICATO DELLA BARAONDA BIANCOROSSA
Dopo i fatti di domenica ci sentiamo di dire qualche parola partendo proprio da quei momenti. Al rientro da Rieti siamo stati vittime di un’azione vile e infame e crediamo che nessun altro termine possa essere usato per descrivere il lancio di due massi sul parabrezza di un pullman che viaggiava ad alta velocità. Questo va oltre ogni limite che possa essere anche solo concepito e tutto ciò ci sta facendo riflettere su quello che è diventato il mondo del tifo e quelli che sono i valori davvero importanti.
Non abbiamo per nulla voglia, in questo momento, di tifare come se nulla fosse. Per questo motivo ci prendiamo un periodo di riflessione. Abbiamo vissuto una tragedia che avrebbe potuto essere ancora più grave e quindi necessitiamo di tempo per metabolizzare l’accaduto e per capire come e quando tornare a tifare. Alla partita di domenica prossima parteciperemo esclusivamente per osservare il minuto di silenzio in memoria di Raffaele al fine di rendere omaggio alla sua persona, successivamente usciremo. Per di più riteniamo che la partita non avrebbe dovuto essere neppure disputata: per rispetto di un lavoratore e padre di famiglia tragicamente scomparso, di coloro che hanno vissuto in prima persona quei drammatici momenti e ai quali oggi si chiede di assistere a una partita come se fosse una domenica qualunque, nonché del conducente che, grazie al proprio sangue freddo, ha contribuito a salvare la vita di cinquanta persone.
Vogliamo ringraziare tutte le tifoserie e le persone che in questo momento ci hanno espresso la loro vicinanza; un grazie e un pensiero da parte nostra in particolare vanno anche a Jimmy e la sua Jimmy Travel, che ci ha accompagnato per anni in giro per l’Italia con grande professionalità. Oggi più che mai ci sentiamo grati per il servizio che ci hai offerto, e ti siamo vicini perché sappiamo quanto questa tragedia possa averti fatto male. Comunicheremo prossimamente le iniziative a sostegno della famiglia di Raffaele.






