Calcio / Serie D
La griglia di partenza del Girone D: in pole position c’è la Pistoiese

Il Piacenza è la principale rivale nel Girone D, occhio anche a Desenzano e Pro Sesto. Per i playoff in corsa Lentigione e Sant’Angelo
LA FAVORITA: PISTOIESE
La stagione sta per iniziare e quest’anno, almeno ai nastri di partenza, la favorita numero uno del girone D di Serie D è la Pistoiese. Gli arancioni partono davanti a tutti per potenziale tecnico e struttura societaria e sono la squadra da battere. Questo dice la campagna acquisti degli arancioni e la rosa al momento dell’inizio della stagione. Il club presieduto da Sergio Iorio, dopo il quinto posto ottenuto nella scorsa stagione, ha scelto di rilanciare le proprie ambizioni affidando la panchina ad Antonio Andreucci, tecnico che conosce la categoria e che in carriera ha già dimostrato di saper costruire gruppi vincenti. Il mercato ha rinforzato la rosa in tutti i reparti, con le conferme di giocatori importanti e inserendo pedine funzionali al progetto. La vittoria nella prima uscita di Coppa Italia contro il Tuttocuoio ha dato un primo segnale positivo: la squadra c’è, è compatta e sa calarsi nelle dinamiche della Serie D.
La differenza, però, non la farà soltanto la qualità tecnica: credere di non avere avversari sarebbe un enorme sbaglio. In una stagione lunga e piena di insidie sarà fondamentale l’aspetto mentale. Per vincere servono continuità, tanta umiltà e la capacità di rispettare i propri ruoli. Non solo in campo, ma anche fuori, dal presidente al magazziniere. E questo vale per tutti, nessuno escluso. Ognuno dovrà occupare il suo posto: dirigenti, staff, calciatori, tifosi e naturalmente la stampa. Solo una società coesa e composta “da persone di calcio” potrà trasformare il potenziale in risultati concreti. La piazza arancione ha fame di riscatto e il sostegno del Melani sarà un fattore. La Pistoiese parte con l’obiettivo di tornare in Serie C: adesso contano soltanto i fatti e l’unica risposta potrà arrivare dal campo.
OBIETTIVO PROMOZIONE: DESENZANO, PIACENZA
Il pericolo numero uno (o due al massimo) per la Pistoiese è il Desenzano di Marco Gaburro, un allenatore che raramente in carriera ha mancato l’obiettivo due anni di fila. Dopo la promozione sfumata lo scorso anno, i biancocelesti hanno rinforzato ulteriormente la rosa, sia confermando alcuni punti di riferimento (come il capitano Gori e gli attaccanti Barranca e Brighenti), sia pescando sul mercato. Sulla trequarti è arrivato Gabbianelli, che con Gaburro ha già vinto a Rimini, mentre l’ultimo arrivo in ordine di tempo è l’esterno Baraye, reduce dalla promozione con l’Ospitaletto e con grande esperienza anche internazionale (60 presenze in massima serie portoghese). Senza contare, per ora, l’ex arancione Federico Cardella, che sarà ai box per infortunio ancora un paio di mesi.
Dopo l’enorme delusione dello scorso anno, il Piacenza non vuole buttare via un’altra stagione. E per farlo si è affidato in panchina ad Arnaldo Franzini, tre promozioni in C nel curriculum (Pro Piacenza, Piacenza e Lumezzane) e un secondo posto col Seregno. L’organico è completo in ogni reparto: Martinelli e Sbardella blindano la difesa, Taugourdeau (oltre 300 partite tra i pro) e Palma sono la cerniera di centrocampo, mentre Mustacchio e Putzolu legano la mediana all’attacco, dove è rimasto D’Agostino e sono arrivati Trombetta e Pino. E i giovani? C’è Mazzaglia, leader della Primavera del Como, e Garnero, in doppia cifra col Vicenza. Al gruppo si è aggiunto anche Lordkipanidze, fresco di ripescaggio in C col Ravenna. Gli elementi non mancano: i biancorossi riusciranno a sostenere la pressione?
