Basket / Serie B Nazionale
La T Gema corre verso i playoff. Tante le insidie tra stanchezza e un tabellone tosto

La sconfitta all’ultima giornata preoccupa un po’ ma ora La T Gema deve ricaricare le pile in attesa di un 1° turno tosto contro Mestre
Un brivido finale che non cambia la sostanza. La caduta nell’ultimo impegno di regular season non ha inciso sulla classifica finale di La T Tecnica Gema Montecatini, chiudere oltre il terzo posto sarebbe stato fin troppo ingeneroso per quanto combinato dai rosso-blu in questi meravigliosi mesi. Chiaro però che un po’ di preoccupazione e di riflessioni possano entrare in testa, soprattutto se si osserva il tabellone playoff che si è prefigurato in quest’ultimo weekend. La T Gema avrà molto da sudare e, se le ambizioni della società sono quelle che sono, il livello di gioco dovrà essere ben più elevato di quello visto nel k.o. contro Jesi.
CAMPIONATO DA RECORD
Certamente quanto visto domenica resta un‘ombra minuscola che non scalfisce minimamente il luminoso percorso di Savoldelli e compagni. La stagione regolare è stata da record, d’altronde doveva essere di quelle da ricordare per molto tempo e così sarà. Miglior piazzamento di sempre in Serie B nella storia del club, il migliore anche a livello cittadino a pari merito con quello ottenuto dagli Herons dodici mesi fa (per trovare di meglio a Montecatini bisogna tornare all’epoca della Legadue).
I numeri
Le tante partite in calendario avevano aperto alla possibilità di riscrivere anche il dato del maggior numero personale di vittorie in categoria: missione compiuta, sia in casa (14) che in trasferta (10) e nella somma totale (24). Eguagliata la striscia di risultati utili in terza divisione più lunga di sempre (sono 6, come nel 2017/18), mentre, ancora per quanto riguarda la Serie B, viene ritoccato il primato societario di punti segnati (2750 in tutto).
Tutte queste sembrano cifre prive di significato ma in realtà fotografano efficacemente l’eccezionalità di quanto fatto da La T Gema, nonché la sua crescita perentoria nelle gerarchie della B Nazionale, certificata dalla fantastica conquista della Coppa Italia avvenuta un mese e mezzo fa.
Visto che siamo in tema conteggi: come nei negozi e nei supermercati si fa a fine anno l’inventario dei prodotti rimanenti, così i ragazzi di coach Marco Del Re devono guardarsi dentro di loro per misurare tutto ciò che è avanzato nelle loro teste e nel loro fisico. La sconfitta conclusiva ha lasciato l’impressione di un gruppo che, con tutta la voglia e la determinazione possibile, appare scarico e non in grado di mantenere la giusta lucidità per tutti i 40’. Contro un avversario come Jesi, che fa della difesa e dell’intensità la sua bandiera, può succedere di perdere per un attimo la bussola, non però quando si è a due settimane dalle partite che i termali aspettano sin dal primo raduno prestagionale.
Al primo turno ci sarà da superare al meglio delle 5 gare Mestre, che non è squadra che concede strada così agilmente (almeno nella sua versione del girone di ritorno). I giorni che separano da qui all’11 maggio diventano di enorme importanza e delicatezza. Servirà resettare le energie e rimettersi al lavoro cercando nuova grinta e nuove idee, magari provando a recuperare i lungodegenti Chiarini e Acunzo. Presentarsi ai nastri di partenza della serie di primo turno a pieni effettivi fa tutta la differenza (specie se uno dei rientranti è l’Mvp uscente della Serie B Nazionale).
«DOBBIAMO BATTERE LE PIU’ FORTI»
Anche perché, restando in tema avversari futuri, ora che è chiaro e definito tutto il percorso verso la promozione La T Gema sa di avere una scalata molto ripida di fronte a sé. Ci si poteva aspettare qualcosa di diverso? No, la maggior parte delle qualificate dirette ai playoff ha in mano carte concrete in chiave ascesa verso la cadetteria. Per vincere un titolo bisogna battere le più forti e cominciare eliminando Mestre è certo un ottimo inizio, in quanto il valore dei veneti va ben oltre il sesto posto nel girone A.
Studiando l’eventuale cammino, in semifinale i rosso-blu incontrerebbero o una squadra in uscita dai play-in (potrebbe essere la Luiss Roma, che ha sconfitto i termali due volte su due) o Legnano (già vista e superata alle Final Four di Coppa). Tutte squadre molto toste ma mai quanto Roseto: è proprio la corazzata abruzzese la super favorita ad accedere in finale nell’altro lato del tabellone. Impossibile invece l’incrocio con Herons, i cugini potrebbero ritrovarsi uno contro l’altro soltanto nello spareggio in campo neutro (ipotesi abbastanza lontana ma incredibilmente suggestiva).
Tutti questi ragionamenti restano però fantabasket, almeno fino a che non parlerà il campo. E’ buona cosa allora pensare una partita alla volta, così come predica coach Marco Del Re: «Sono sempre stato dell’idea – sono le parole dell’allenatore termale nel post-Jesi – che nei campionati nazionali, se vuoi arrivare fino in fondo, devi provare a vincere con tutti. Sapevamo che Mestre era una delle squadre papabili ad avere la possibilità di incrociare noi. Non credo che ci siano bisogno di stimoli per prepararci ad una serie di playoff, specie se di questo livello. Penso però che l’aver pescato Mestre ci possa dare ulteriore ‘benzina’, perché si tratta di una squadra che in estate era indicata come una delle prime tre forze del girone A e candidata al passaggio di categoria. Non voglio dire che sia la rivale che meritavamo di incontrare, dico solo che è quella ci è capitata a causa del posizionamento e che quindi dobbiamo pensare poco e lavorare sul campo, in modo da arrivare preparati nelle migliori condizioni possibili a gara-1».
