Basket / Serie B Nazionale
La T Gema, verso la Supercoppa. Fratto: «Andiamo a Ravenna carichi»

L’ala prelevata dalla Libertas presenta la semifinale de La T Gema contro Treviglio: «La squadra è forte, sapremo chi siamo tra tre mesi»
Spesso si dice ‘chi ben comincia è a metà dell’opera’ e mai come in questo caso potrebbe rivelarsi così. Per La T Tecnica Gema Montecatini iniziare col piede giusto la nuova stagione può essere tradotto nel sollevare subito una coppa, anzi una Supercoppa: quella di Serie B. Arrivare al primo weekend di campionato con un titolo già nella bacheca del 2025/26 legittimerebbe le pretese di promozione degli uomini di coach Marco Andreazza e darebbe un segnale forte a tutta la concorrenza.
LA PREPARAZIONE ED I NUOVI COMPAGNI
Con una rosa formata in maggioranza da campioni in passato della terza serie le premesse per mettere le cose in chiaro nella due giorni di Ravenna ci sono già. Fa parte di questa lista anche Franceso Fratto: l’ala classe 1991 originaria di Cecina è uno dei tre transfughi provenienti dalla Libertas Livorno promossa in A2 due annate or sono, il secondo è l’amico Andrea Bargnesi ed il terzo è l’allenatore stesso dei rossoblù. «E’ stato un mese abbastanza intenso per tutti noi – così il nuovo numero 10 termale racconta il suo impatto col mondo La T Gema – abbiamo iniziato la preparazione molto presto, il 7 agosto, siamo partiti con queste temperature perché ci attendevano subito impegni importanti con squadre di categoria superiore come Pistoia e la Fortitudo. Senza togliere nulla alle pari livello che abbiamo affrontato nelle altre amichevoli, hanno rappresentato un bel banco di prova nel quale si è visto che la squadra c’è ed è forte».
«Anche questa settimana ci siamo allenati intensamente: ci sentiamo bene e perciò a Ravenna ci andiamo belli carichi»; ha aggiunto poi Fratto, confidente di far parte di quella super-squadra che secondo molti questa La T Gema è già. In queste settimane di allenamenti e scrimmage vari ne sono successe di cose, alcune positive ed altre purtroppo negative. Nonostante la grave situazione Peroni e nonostante l’approdo recentissimo di Jackson, fatti che secondo l’ex tra le altre di Piombino e Chiusi hanno penalizzato i lavori di preparazione all’annata sportiva, pare che la squadra stia già iniziando a trovare gli equilibri e l’unione d’intenti necessaria: «Aver mantenuto uno zoccolo duro importante ha certamente aiutato tutti ad integrarci ed unirci dentro a questa nuova realtà. Aggiungerei anche il fatto che nelle ultime stagioni molti di noi si sono affrontati l’uno contro l’altro varie volte; si può dire che in un certo senso ci conosciamo da anni e che abbiamo imparato quanto ognuno di noi può dare nei momenti di un certo valore delle partite e del campionato. La squadra è lunga, profonda, forte fisicamente, grossa. L’alchimia si è creata ma, come dico sempre, per vedere la vera faccia di una squadra bisognerà aspettare almeno 2/3 mesi di lavoro».
A proposito di quanto detto sui nuovi che ‘già si conoscevano’, Fratto, insieme a Bargnesi, solo tre mesi fa sfidava Strautmanis e lo sfortunato Peroni nel playout di A2 tra Libertas e Vigevano. Da una serie durissima e tiratissima a ritrovarsi insieme poche settimane dopo, è curioso come fatto: «Sì, è molto curioso; oltretutto ci eravamo già affrontati tre anni fa in finale e lì insieme a Michele e a Kris c’era anche Lollo D’Alessandro. A questo punto spero, quando dovrò tornare a Vigevano, di prendere meno male parole: magari i tifosi si distrarranno a ringraziare gli altri . . .». Sono ben altri i supporters da conquistare, quelli rossoblù. L’ala grande però, da buon toscano, non ci ha messo molto ad adattarsi alla piazza per lui nuova: «Ho imparato a conoscere Montecatini fin dai miei inizi, visto che sono passato di qui un sacco di volte come avversario. In questa città si respira pallacanestro in maniera incredibile, si sente la voglia di tornare ad affacciarsi sui palcoscenici più importanti. Spero solo che il PalaTerme sia pronto il prima possibile perché sia per La T Gema che per Herons potrebbe rappresentare un valore aggiunto, una struttura del genere non solo avvicina la gente ma dà visibilità a tutta Montecatini. Tutti i ragazzi che vengono da fuori, compreso Jackson, mi hanno detto che qui si trovano bene e si trovano bene, tra i presupposti per una buona stagione ci metterei dentro anche questo aspetto».
PRIMA TREVIGLIO, POI…
La palla a due della Serie B Nazionale per La T Tecnica Gema è fissata per il 21 settembre contro Lumezzane. Prima però va affrontato un prologo gustoso, perché tra poche ore i termali di coach Andreazza hanno una semifinale da disputare contro una signora avversaria come Treviglio: «Questa squadra è stata costruita per obiettivi importanti – afferma Fratto – non può certo tirarsi indietro. Spesso la Supercoppa è stata snobbata perché troppo a ridosso dell’inizio della preparazione prestagionale; alla fine però è sempre un torneo che se vinto può fare curriculum, inoltre qui si possono costruire le basi per la grande stagione che vogliamo vivere. Non dobbiamo né vogliamo temere nessuno tra gli avversari in Serie B, fin dal giorno uno ci siamo dati l’imprinting di voler vincere sempre, che sia amichevole, campionato o Supercoppa. Spero che tutto vada nel verso giusto e di potermi togliere la prima soddisfazione in maglia La T Gema».
In effetti le defezioni potrebbero avere un certo peso, almeno tra i lombardi. Si ha notizia che non dovrebbero essere della partita Marcius (la stella della Tav) e capitan Reati (è in forte dubbio). I biancoverdi hanno effettuato diversi cambi rispetto allo scorso anno, nonostante ciò Fratto li considera ancora outsider validi ed insidiosi nella corsa alla cadetteria: «L’anno scorso ho seguito dall’A2 il campionato e devo dire che Treviglio mi era piaciuta molto, non solo per il bel percorso svolto. Ho apprezzato l’idea di puntare su ragazzi giovani, alcuni di loro si sono meritati la possibilità di salire in categorie superiori. Ha un allenatore (coach Davide Villa) che ha sempre detto la sua al piano di sopra e che calato in questo contesto è un valore aggiunto per la società. Immagino che cercheranno di metterci in difficoltà sul gioco lontano al canestro, però noi pensiamo di poter comunque dire la nostra». Ma chi preferirebbe affrontare Fratto in caso di finale, tra i nemici cittadini Herons e i nemici personali della Pielle? «Posso dire che, sia trovando l’una che trovando l’altra, battaglia la daremo, perché penso proprio che in entrambi i casi sarà battaglia vera. Prima però pensiamo ad arrivarci in finale e quindi concentriamoci su Treviglio. Tutte le partite di questa Supercoppa saranno belle ed appassionanti, perché si scontrano roster ricchi di talento e di individualità importanti. E’ un evento per me importante e prestigioso, ha l’unica pecca di essere piazzato troppo presto nell’arco della stagione».
