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Basket / Serie B Nazionale

La T Tecnica Gema Montecatini, il focus sul roster 2025/26

Il roster di La T Gema Montecatini (Crediti foto: La T Tecnica Gema Montecatini)

Conferme intelligenti a cui sono stati aggiunti due blocchi vincenti, rinunciando ai solisti. Stavolta La T Gema avrà le carte in regola?

Nel caldo e assolato pomeriggio di giovedì 7 agosto ha avuto inizio la nuova stagione di La T Tecnica Gema Montecatini col primo giorno di raduno della squadra termale. Un nuovo inizio, ma neanche così tanto, quello che vedrà la compagine del presidente Lulli ritentare l’assalto al posta massima rilanciando quelle che sono state le ambizioni della scorsa annata. E va detto che, se allora si sognava, adesso la volontà è quello di far diventare tutto ancora più reale. Per fare ciò, intanto, si è voluto cambiare con l’intenzione di andare di pari passo alle ambizioni.

Salutato dopo ben quattro stagioni coach Marco Del Re, con cui era iniziato un percorso di crescita che ha portato alla recente conquista della Coppa Italia di B Nazionale, La T Gema ha deciso di affidarsi alle sapienti mani di Marco Andreazza, già condottiero della promozione in A2 della Libertas Livorno. Un passo importante, così come lo è stato quello compiuto dalla leggenda del basket termale Andrea Niccolai nell’affiancarlo come suo primo assistente dopo anni da capo allenatore di categoria. E anche la struttura societaria ha voluto allargarsi, riabbracciando l’ex giocatore rossoblù Luca Infante come nuovo direttore sportivo e mettendolo al fianco del direttore generale Guido Meini. E le attese sul roster sono state senza dubbio rispettate e ripagate.

IL ROSTER

Non sono mancati senza dubbio i saluti commossi in questa stagione, visto che ad andarsene sono stati due beniamini come l’ormai ex capitano Nicola Savoldelli e Marco Di Pizzo. Del gruppo storico è infatti restato solamente Lorenzo Passoni, con la società che ha poi confermato, dalla scorsa stagione, anche Federico Burini, Lorenzo D’Alessandro, Mattia Acunzo e Alberto Bedin. Per quest’ultimo, come noto, si dovrà attendere un bel po’ prima di rivederlo sgomitare sotto le plance, ma il segnale lanciato dal club, nell’aspettare il suo recupero, dice più di mille parole. Insomma, un intero quintetto ha accolto la proposta di proseguire l’avventura a Montecatini, segno di una bella connessione con la piazza ma anche di un’asticella che non verrà certo abbassata.

Anche perché a tenerla su ci hanno pensato indubbiamente i nuovi arrivi. Coach Andreazza ha infatti alzato la cornetta richiamando due suoi pretoriani alla Libertas: il play Andrea Bargnesi e il lungo Francesco Fratto. Parliamo, insomma, di due elementi che hanno potuto mettersi alla prova al piano di sopra e che rimangono assolute garanzie nel campionato di B Nazionale. Stesso identico curriculum, con solo la location a differire, per la guardia Michele Peroni e il pivot Kristofers Strautmanis, che a Vigevano hanno compiuto una bella cavalcata dalla B all’A2. E in attesa del pieno recupero di Bedin, La T Gema potrà contare sui centimetri e la stazza di Jacopo Vedovato, proveniente ancora da Livorno ma sponda Pielle.

Ad allungare il roster, infine, tre giovani esterni. Da Loreto Pesaro e quindi reduce dalla promozione dalla B Interregionale è arrivato il classe 2002 Gianmarco Gulini, mentre la batteria di esterni è stata completata dal 2007 Davide Benvenuti e dal 2008 Lorenzo Del Vigna. Da vedere quindi quanto il primo citato potrà contribuire ad allungare le rotazioni di coach Andreazza, ma ciò che più preme dire adesso è che La T Gema potrà contare su un parco giocatori abbastanza ampio per affrontare questo difficile campionato 2025/26. E sul come e sul perché è bene dedicare un capitolo a parte.

PUNTI DI FORZA

Ad emergere innanzitutto nel nuovo roster termale è senza dubbio l’unione tra due blocchi già vincenti in Serie B. Da una parte coach Andreazza, Bargnesi e Fratto, che a Livorno sono riusciti a superare diversi momenti negativi durante la regular season per presentarsi con un’energia al di sopra di tutti ai play-off, riuscendo anche a sopravvivere a due serie davvero logoranti contro Faenza (primo turno) e Roseto (finale promozione). Un’esperienza che, questo è la speranza, porteranno in questa nuova avventura a La T Gema. Dall’altra c’è il blocco vigevanese (presente anche dall’altra sponda delle Terme) che ha visto la reunion tra Peroni, Strautmanis e “Lollo” D’Alessandro. Ossia coloro che nel 2023 sfilarono l’A2 proprio alla Libertas del loro nuovo coach e dei nuovi compagni di spogliatoio.

Ed è chiaro come i cinque appena citati siano anche i probabili titolari di questo nuovo assetto. Un assetto in cui un altro importante valore aggiunto sono le intelligenti conferme. Detto di D’Alessandro, di cui si conoscono fin troppo bene la capacità di ricoprire più ruoli e l’adattabilità in fase difensiva , tutti gli altri appaiono ancora di più i perfetti incastri all’interno del puzzle di coach Andreazza. Dalla possibilità di tenere in campo insieme Burini e Bargnesi a quella di far svariare Passoni sugli spot di 2 e 3. In più il reparto lunghi, già oggi con Bedin ancora ai box, risulta coperto sia per lo schieramento di un quintetto classico che di una conversione in small ball. Insomma l’equilibrio la fa da padrone in questa squadra, tatticamente funzionale quanto tecnicamente preparata al compito che l’aspetta.

L’esperienza è un altro fattore che favorisce La T Gema, con media d’età di 27,8 anni (più alta anche dei cugini Herons). Ma soprattutto a esprimere questo valore è un gruppo di giocatori che sanno come si arriva in fondo ad un campionato ostico come è sempre stato quello di Serie B Nazionale. Il tutto in un contesto e in una piazza che, come ha testimoniato anche la prima giornata di raduno, non hanno perso minimamente l’entusiasmo degli ultimi mesi avviandosi fiduciosamente verso una stagione che potrà regalare ancora importanti soddisfazioni. Un patrimonio non disperso, dunque, che andrà ad aggiungersi a quello appena acquisito, con La T Gema che può anche quest’anno ritrovarsi tra le favorite della stagione.

LA T GEMA, COSA “MANCA”?

L’equilibrio che potrà crearsi in questa nuova versione della compagine termale sarà adesso la prima preoccupazione di coach Marco Andreazza. La T Gema dovrà e potrà diventare una squadra solo se, nel momento in cui le cose si faranno dannatamente serie, ogni singolo componente del gruppo sarà messo nelle migliori condizioni di posare il proprio mattoncino. L’impressione è che siano stati scelti gli uomini giusti per creare questo tipo di clima e assetto, visti comunque i trascorsi tra i diversi elementi del roster in termini di condivisione del parquet. E ciò sarà necessario anche perché la scelta è stata quella di rinunciare ai grandi solisti.

Nella passata stagione, spesso e volentieri, si è pensato che Daniele Toscano e soprattutto Mateo Chiarini potessero essere la panacea da qualsiasi male, salvo poi doversi scontrare con i loro guai fisici nel momento clou dell’annata. Insomma, il quesito sarà se la mancanza di una “stella” o di un go-to-guy potrà logorare a livello di risultati o se invece rappresenterà uno stimolo positivo per la crescita dell’intero gruppo. Anche perché l’augurio è quello di andare ben più lontani del primo turno play-off. E quindi, in un campionato così lungo e dispendioso, servirà anche tenere ben presenti obiettivi e ambizioni e adottare una gestione che vada di conseguenza. Non spremere troppo i soliti e concedere tempo alle seconde linee negli spazi più opportuni, queste le prime di una serie di accortezze. Sarà possibile? Anche qui, Andreazza “knows best”.

Senza parlare poi di altri due fattori: uno interno e uno esterno. La T Gema, così come gli Herons, dovrà giocoforza attendere ulteriormente per riappropriarsi del casalingo PalaTerme e sarà costretta a chiedere ancora ospitalità al PalaCarrara di Pistoia in attesa di questo fatidico ricongiungimento. E sempre come i cugini dovrà giostrarsi in un girone infernale, da cui sono state escluse tutte le altre toscane e dunque le trasferte più vicine. Tra il Nord Italia e la Sicilia, contro squadre che faranno di tutto per evitare un’egemonia termale, con almeno sei formazioni che partono decisamente agguerrite. Il tutto senza dimenticare i pericolosi incroci che ci saranno dopo con l’altro girone, in cui sono presenti ulteriori big e favorite alla promozione (Virtus Roma su tutte). La regular season dunque andrà vinta o bisognerà andarci molto vicini, onde evitare sgradite sorprese. Il materiale umano per fare bene, è giusto ribadirlo, c’è e ogni incognita potrà essere spazzata via col passare delle giornate.

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