Connect with us

Calcio / Serie D

Le pagelle della Pistoiese 2024/2025: i voti a tutti i calciatori arancioni

Ben trentacinque i giocatori impiegati dalla Pistoiese in questa stagione: andiamo a vedere chi sono stati i migliori e i peggiori

Di Emiliano Nesti e Michele Flori

PORTIERI

Cecchini 6,5 (30 partite, 19 gol subiti, 16 porte inviolate)

Non sono solo i numeri a rendere positiva la stagione del portierino scuola Atalanta. Un paio di incertezze in alcuni match (vedi Forlì all’andata) non macchiano un percorso complessivamente molto buono, con tanti interventi decisivi soprattutto nella prima parte della stagione. Ci sono ancora margini di crescita (leggere alla voce costruzione dal basso), ma con ogni probabilità non potremo vederli ancora a Pistoia.

Lagonigro 5 (3 presenze, 5 gol subiti)

-->

Tre soli gettoni prima di essere accantonato in panchina e di lasciare la squadra nel mercato invernale. Macchia l’esordio in campionato con un grosso errore a Fiorenzuola, poi gioca solo un’altra partita in arancione prima di tornare alla Reggina con cui ha vinto i playoff da titolare inamovibile.

Mosti SV (1 presenza)

Appena 19 minuti in campo per lui, acquistato dallo Spezia ma senza mai avere le possibilità di mettersi in mostra

Valentini 6 (4 presenze)

Ha giocato pochissimo, ma quando è stato impiegato e ha dimostrato di essere un portiere affidabile, ma su questo non c’erano dubbi. In questa annata ha dovuto fare soprattutto da chioccia a Cecchini, contribuendo alla crescita del giovane numero 12.

DIFENSORI

Accardi 5,5 (11 presenze)

Arrivato nel mercato di riparazione per sopperire ad alcune assenze in difesa, non è riuscito a trovare continuità a causa di problemi fisici. Quando è stato messo in campo, però, ha sempre dimostrato il proprio valore. Preciso negli anticipi, con grandi percentuali di duelli vinti e una coriaceità invidiabile: per la Serie D, l’ex Palermo è certamente un profilo di alto livello. Peccato non averci potuto far affidamento per periodi prolungati.   

Bertolo 6,5 (18 presenze, 1 gol)

Forse non sarà il capitano ideale per la Pistoiese, ma in quanto a rendimento l’ex Altamura ha fatto spesso valere la propria esperienza contro gli attaccanti avversari. Arrivato come “pupillo” di Giacomarro, quando il fisico glielo ha consentito ha trovato minutaggio anche con Villa, aiutando la retroguardia arancione ad essere una delle meno perforate.

Cuomo 6 (17 presenze, 1 gol)

Uno dei pochi figli di Pistoia presenti in rosa. Quel gol sotto la Nord che stese il Ravenna all’andata rimane il ricordo più emozionate della sua stagione. Per il resto, tanta sfortuna per Cuomo, che ha avuto a che fare tutto l’anno con costanti problemi fisici. Stringendo i denti, quando è stato messo in campo ha sempre ben figurato. Il ragazzo si farà, su questo non c’è dubbio: c’è rammarico per non averlo potuto avere a disposizione tutto l’anno. 

Donida 7 (22 presenze)

Il braccetto originario di Cremona quando ha giocato, è stato sempre tra i migliori in campo. Alcuni fastidi fisici lo hanno limitato, però resta fuori discussione il grande apporto dato dal classe ’92, rivelatosi un difensore estremamente moderno per interpretazione del ruolo. A fine del girone d’andata, non a caso, era il calciatore del girone D con la più alta percentuale di duelli aerei vinti, senza dimenticare anche la sua capacità di impostare da dietro, conducendo palla e smistandola con precisione. 

Mazzei 7 (31 presenze, 1 gol)

Rispetto a Polvani, è stato maggiormente soggetto a rotazioni, ma la sua pagella rimane comunque buona. Anche per il difensore romano, un curriculum invidiabile che parlava per lui, con alte aspettative che non sono state tradite. Grande carisma ed enorme tenacia rendono Mazzei un altro fido corazziere che qualsiasi allenatore vorrebbe avere al suo fianco. 

Polvani 7,5 (30 presenze, 1 gol)

Il miglior giocatore della stagione insieme a Sparacello. Dopo le prime (inspiegabili) panchine iniziali non è più uscito dal campo, indossando spesso e volentieri anche la fascia di capitano. Rendimento altissimo per il classe ’94, tornato ad indossare la casacca della squadra della sua città, con cui conserva un legame speciale. Polvani ha guidato il pacchetto arretrato in maniera impeccabile, contribuendo in maniera massiccia ai buoni numeri difensivi degli arancioni. 

Tofanari 6 (3 presenze)

Difficile se non impossibile valutare un giocatore con soli tre gettoni all’attivo e con un assist a referto all’esordio. Rimarrà in rosa anche il prossimo anno?

ESTERNI

Dibenedetto 5,5 (9 presenze, 1 gol)

Tre apparizioni da titolare, sempre sostituito all’intervallo. Del classe 2004 si ricorda la rete con la Sammaurese e poco altro, prima di una prematura (e legittima) partenza verso altre mete.

Diodato 6,5 (31 presenze)

Alla sua prima vera stagione da esterno a tutta fascia ha dimostrato di saper masticare il ruolo. La gamba non gli manca e la voglia di attaccare nemmeno, mentre difensivamente si sono registrati progressi mese dopo mese. L’unico e principale difetto? La poca precisione sotto porta. I due gol “mancati” a Ravenna sono l’immagine di un campionato chiuso con la casella zero alla voce reti fatte.

Kharmoud 5 (27 presenze, 2 gol)

Una delle delusioni della stagione. Arrivato con le credenziali di campione col Team Altamura, è stato pesantemente condizionato dalle tre espulsioni e dalle ben nove giornate di squalifica complessive. Nel girone di ritorno ha goduto di grande fiducia da parte di Villa, ma quasi mai si è visto un esterno capace di fare veramente la differenza. Soprattutto in un ruolo in cui quasi tutte le squadre impiegano un giocatore under.

Maloku 5,5 (21 presenze, 2 gol)

Arrivato in orange dopo un anno fantastico all’Aglianese, non si è messo in mostra come ci si poteva aspettare. Praticamente mai preso in considerazione da Giacomarro, con Villa ha trovato nuova vita, salvo poi eclissarsi di nuovo durante il finale di stagione. Maloku rimane un profilo interessante soprattutto per la sua grande abnegazione e la sua precisione nei cross: deve però migliorare nell’uno contro uno. 

Stickler 6 (19 presenze, 1 gol)

Il suo acquisto in corsa è servito a tamponare l’emergenza esterni dello scorso interno. L’ex Prato si è ritagliato un discreto minutaggio, mostrando intraprendenza e voglia di mettersi di mostra, pur essendo costantemente in ballottaggio con Diodato. Nel complesso una buona stagione, in cui non ha fatto sfracelli ma quasi mai è uscito dal campo dopo una prestazione insufficiente.

CENTROCAMPISTI

Baragli SV (1 presenza)

Un gettone che gli vale l’esordio tra i grandi in maglia arancione

Basanisi 6- (32 presenze, 4 gol)

Quattro reti sono un bottino troppo misero per Basanisi, abituato a ben altre medie realizzative. Pur giocando con continuità, il classe ’96 ha vissuto una stagione altalenante, con tante buone prestazioni e altrettante battute d’arresto. Il numero 10 è stato chiamato ad accompagnare costantemente la manovra regalando un’opzione in più in fase offensiva, cosa che non sempre è stata eseguita correttamente. Tra i centrocampisti è uno dei più positivi, ma certamente non ha brillato come ci si sarebbe aspettato.

Boccia 6 (15 presenze)

Arrivato in prestito dalla SPAL, dopo un primo periodo di adattamento si è guadagnato la fiducia di Villa, diventando una carta significativa nelle rotazioni del centrocampo. Forza fisica, dribbling ed elettricità costante rendono Boccia un giocatore prezioso, a cui però, nella sua esperienza in orange, è mancato il gol. 

Caponi 5 (7 presenze)

Il centrocampista di Pontedera non ha certamente trovato il giusto feeling con Giacomarro, aspetto che l’ha portato ai margini del progetto tecnico dell’ex Altamura. Anche quando ha giocato, però, non ha lasciato il segno, chiudendo male la sua esperienza in orange e cambiando casacca dopo nemmeno due mesi.

Foresta 5 (4 presenze)

Il suo acquisto rimane un mistero. Quattro presenze, di cui solo due da titolare e una di queste a Ravenna nel big match decisivo per le sorti del campionato. In cui, tra l’altro, è protagonista in negativo in occasione del gol subito. Poi, dal 26 gennaio, non ha più visto il campo.

Greselin 4,5 (36 presenze)

Una delle maggiori delusioni, se non la più grande. Arrivato alla Pistoiese dopo un campionato stratosferico a Forlì, è parso la brutta copia di quel giocatore formidabile. Zero gol in stagione sono il dato più netto che testimonia l’involuzione avuta da Greselin. Le qualità del calciatore sono evidenti, il senso di incompiutezza altrettanto. Con i numeri che hanno caratterizzato tutta la sua carriera, ci si aspettava tutt’altro rendimento, e chissà che con “il vero” Greselin anche l’annata arancione non sarebbe potuta andare diversamente. 

Grilli 5,5 (30 presenze, 1 gol)

Per i primi due mesi uno dei migliori della Pistoiese: quasi sempre titolare, performante in mediana e calcisticamente maturo. Con Villa il minutaggio del classe 2004 è calato bruscamente e, da novembre, ha giocato nuovamente titolare solo ad aprile. Per questo il suo campionato non può essere pienamente sufficiente, nonostante i 30 gettoni complessivi ne facciano comunque uno dei giocatori con più presenze della rosa arancione.

Larhrib 6 (14 presenze, 1 gol)

Non si può non dare la sufficienza all’ex Carpi, che pur impiegato col contagocce ha mostrato buoni spunti quando chiamato in causa. Il suo estro, soprattutto in gara in corso, è stato un’arma preziosa per stappare partite bloccate. Poi però a gennaio c’è stato l’addio e l’approdo al Ghiviborgo: peccato, perchè nella rosa arancione un giocatore con le sue caratteristiche sarebbe stato utile.

Lauria 5 (6 presenze)

Innesto fortemente voluto da Giacomarro, con l’addio dell’allenatore ha fatto ben presto le valigie anche lui. In campo in sei circostanze, nelle quali non ha mai impressionato né per mezzi tecnici né per personalità. Passaggio filtrante verso il dimenticatoio.

Maldonado 6,5 (23 presenze, 2 gol)

Arrivato nel mercato di riparazione per donare geometrie e qualità nel palleggio al centrocampo arancione, c’è riuscito soprattutto nella prima parte della sua esperienza in orange. Maldonado, infatti, ha avuto un impatto impressionante, con tanti bonus portati. Nella parte finale di stagione, invece, il suo rendimento è calato, non riuscendo più a fare la differenza. È comunque una sicurezza per una squadra che vuol puntare al vertice, un giocatore con la sua regia è merce rara in Serie D. Se in forma, l’ex Campobasso è pedina imprescindibile. 

Tanasa 5 (3 presenze)

Vicenda al limite del surreale quella che ha riguardato Tanasa. Uno di quei giocatori esperti che già conosceva la piazza e che, almeno sulla carta, partiva come potenziale titolare. Dopo appena tre apparizioni, Giacomarro lo ha però messo fuori rosa, portando conseguentemente alla rottura col centrocampista romeno, costretto anche ad allenarsi un mese da solo prima di rescindere. Quando è stato in campo, comunque, non ha fatto vedere le sue qualità.

ATTACCANTI

Balleello SV (6 presenze)

Impossibile valutarne il rendimento in soli sei scampoli di partita giocati. Rimane la buona impressione destata durante il precampionato.

Cardella 5 (7 presenze)

Il “what if” più grande dell’annata arancione. La scintilla mai scoccata con Giacomarro lo ha portato ad un prematuro addio senza nessuna rete all’attivo, ma a Desenzano il numero nove ha dimostrato di non aver assolutamente dimenticato come si fa ad andare a segno.

Corvino SV (1 presenza)

Il tempo di esordire in Coppa Italia prima di fare ritorno al Fasano per motivi familiari.

Giometti 5,5 (7 presenze)

Titolare solo una volta, ha chiuso la sua (breve) esperienza col cartellino rosso in semifinale playoff.

Pinzauti 5,5 (30 presenze, 7 gol)

Statistiche alla mano il suo campionato non è del tutto negativo, ma considerando il suo curriculum era lecito attendersi qualcosa in più. Nulla si può rimproverare al numero trenta sul piano dell’impegno e del sacrificio, mentre in termini realizzativi la doppia cifra doveva e poteva essere un obiettivo raggiungibile. Se rimarrà alla Pistoiese sarà comunque un calciatore, e un ragazzo, estremamente affidabile e legato alla causa.

Simeri 6,5 (18 presenze, 6 gol)

Sei reti sono il bottino con cui Simeri chiude la seconda metà di stagione. Non male per il classe ’93 di Napoli, che in arancione ha avuto un buon impatto, calando un po’ (come del resto tutta la squadra) sul finale di stagione. Tanta leadership, capacità di legare il gioco con i centrocampisti e fiuto per il gol fanno di Simeri una punta temibile che, se messa nel giusto contesto, è un lusso per la categoria.   

Sparacello 7,5 (36 presenze, 12 gol)

Il miglior campionato della propria carriera ha fatto le fortune della Pistoiese. Trascinante, devastante e infermabile per due terzi di stagione, durante i quali si è preso la squadra sulle spalle con gol, assist e prestazioni da leader assoluto. Un piccolo calo nel finale non può cancellare tutto quanto di buono ha fatto il novantacinque, che è tornato alla Pistoiese dopo sette anni per riscattarsi e lo ha fatto alla grande.

Tascini 5 (14 presenze)

Vale più o meno il discorso fatto per Cardella, solo che lui è rimasto a Pistoia anche un paio di mesi in più, senza comunque mai timbrare il cartellino. Eppure, una volta trasferitosi al Flaminia Civita Castellana, ha contribuito alla salvezza dei laziali con reti pesanti e decisive.

Condividi:

La redazione di Pistoia Sport è composta da un manipolo di valorosi giornalisti e giornaliste che provano a raccontarvi le vicende della Pistoia sportiva e non solo con lo stesso amore con cui le nonne parlano dei nipoti dalla parrucchiera.

Comments
WP Twitter Auto Publish Powered By : XYZScripts.com