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Basket / Serie B Nazionale

L’esame del mercoledì: La T Gema cerca il colpaccio contro l’Assigeco Piacenza

Big match al PalaCarrara, dove si sfidano la 3° e la 4° del girone B. Per La T Gema è un test importante per il presente e per il futuro

Mercoledì di fuoco e fiamme al PalaCarrara di Pistoia, dove andrà in scena quello che a tutti gli effetti è il ‘main event’ dell’ottava giornata di Serie B Nazionale. A poche ore dalla passeggiata di salute di Casale Monferrato, La T Tecnica Gema Montecatini è chiamata ad una prova di ben altro spessore contro una sicura rivale per i primi posti in regular season (e forse anche dopo). Stiamo parlando dell’Ucc Assigeco Piacenza: è attualmente terza in classifica, cioè proprio un gradino davanti a La T Tecnica.

E’ un big match a tutti gli effetti quello del 29 ottobre (diretta su Lnp Pass dalle ore 20:30), una serata che per i termali vale ha il valore di una prova del nove. E’ stato un avvio per ora all’insegna degli alti e bassi, anche se dopo le prime prove non troppo convincenti qualcosa si sta effettivamente muovendo. Gli uomini di coach Andreazza arrivano a quest’appuntamento, che sarà seguito da un altro di eguale importanza e difficoltà ad Orzinuovi, forti di tre successi di fila che evidenziano come in qualche modo la crescita tanto voluta ed attesa stia pian pianino arrivando.

LA PROVA DEL NOVE

Ed è effettivamente proprio questo ciò che D’Alessandro e soci vorrebbero conoscere da questo turno infrasettimanale: a quale punto sono del proprio percorso, nel confronto con le avversarie dirette. I rossoblù sono stati rimbalzati (due volte Supercoppa compresa) da Treviglio ma ora si presentano di fronte agli emiliani in una versione apparentemente più compatta. E’ anche normale che sia così, a fronte di tanti acquisti estivi ci dovevano mettere del tempo a entrare nei meccanismi e schemi di un allenatore per giunta nuovo pure lui. A questo va sommato il fatto che l’uomo di punta di La T Gema, ovvero Jackson, ha dovuto usare come preparazione queste prime partite; peraltro si può dire che l’americano sta iniziando ad essere un fattore seriamente determinante e non pare ancora vicino al top del potenziale. Comunque non tutto sta ancora funzionando come dovrebbe. Se attacco e difesa una qualche continuità la stanno trovando non si può dire lo stesso a rimbalzo dove, nonostante lo strapotere fisico di Strautmanis e degli altri lunghi, i termali hanno il secondo peggior rendimento medio del girone B (35.0 a partita).

Un dato benaugurante è il fatto che 9/10 degli effettivi siano oltre i 7 punti realizzati a partita, d’altronde la qualità e la profondità dovevano aumentare di livello e lo stanno facendo (Piacenza però ne ha 5 di giocatori sopra gli 11 . . .). L’unico che non ha potuto incidere è lo sfortunato Gulini, che si è fermato di nuovo per un problema alla caviglia sinistra e sarà fuori dai giochi per almeno altri due mesi. Chissà se sarà dei giochi contro l’Assigeco anche Acunzo, il quale è uscito di scena quasi subito nel match di domenica scorsa. Una vittoria che contro l’unica formazione dell’intera B Nazionale ancora a secco di successi potrebbe sembrare scontata e troppo poco rilevante, non è però l’opinione di coach Andreazza: «Partita che poteva nascondere insidie – è stato il suo commento nel post-gara – Casale è una squadra giovane con talento tecnico e fisico, con un super allenatore come Corbani. Avevamo bisogno di fare una partita seria per non correre rischi e l’abbiamo fatto, soprattutto nel primo e terzo quarto che erano i periodi più insidiosi. Casale finora in casa ha fatto soffrire tutte le avversarie contro cui ha giocato, noi siamo riusciti a indirizzare subito la gara cercando di aggiustare i minutaggi. Peccato per il problema fisico ad Acunzo che ci ha costretto a ridurre le rotazioni più di quel che volevamo. Ora dobbiamo dimenticare questa partita e pensare al match di mercoledì sera contro Assigeco, squadra molto forte».

PIACENZA VUOLE RISALIRE

Una squadra completamente rifondata da nuovo dopo una retrocessione netta, con un ultimo posto in Serie A2 maturato con varie giornate d’anticipo. Una rosa formata da una lunga lista di giocatori al vertice della categoria da diverso tempo. Un club che ha messo subito in chiaro la propria intenzione di riprendersi ciò che ha appena perso. Un ruolino di marcia già preoccupante per chi vuole sfidarla a maggio; è vero, c’è stato un k.o. pesante contro Vigevano, ma sono le cinque vittorie a legittimare le ambizioni di gloria. C’è altro per descrivere l’Assigeco Piacenza? Un funambolo americano come Dalton Pepper, uno che palla in mano può combinare tutto ed il contrario di tutto, ed un ex-Gema ricordato con grande piacere come Federico Pirani, il quale però è dato in forte rischio per la palla a due dopo un guaio fisico accusato prima dell’ultimo incontro a Capo d’Orlando (vinto 73-81).

Il timoniere della compagine piacentina è l’italo-argentino Humberto Manzo, promosso da vice-allenatore a capo allenatore nel corso dell’ultima stagione e confermato al comando anche senza essere riuscito nell’intento di traghettare la squadra verso la salvezza. Ora dovrà portarla alla promozione ma una notizia positiva sarà comunque ritrovarlo in panchina nella serata del PalaCarrara, dopo il malore avuto pochi secondi l’incontro contro Desio che aveva fatto ad un certo punto temere persino per la sua vita. Manzo invece si è ristabilito ed è rientrato a dirigere un roster che, tra gli altri, ha al suo interno gli ex-Faenza Giovanni Poggi e Lorenzo Calbini, l’ex-Omegna Massimiliano Ferraro ed infine quell’Andrea Mazzucchelli che fu una pedina chiave nel sentenziare prima La T Gema e poi gli Herons negli ultimi playoff vinti dalla sua Mestre. Da seguire con attenzione anche Leonardo Valesin, giovane molto promettente in uscita dalla panchina.

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