Basket / Serie A2
L’Estra mette paura a Verona: le pagelle del match

Al Pala AGSM va in scena la “Seneca Night”. Nelle file dell’Estra gran secondo tempo di Alessandrini, rimandati Johnson e Campogrande
FILIPPO GALLO 5,5: Apprezzabile la personalità e la voglia di emergere, ma la sua serata al tiro non trova mai il guizzo. Nonostante buone possibilità di tiro costruite dai compagni, le sue conclusioni risultano poco lucide. 13 minuti in campo non sono abbastanza per giudicarlo a fondo e sicuramente avrà occasione di crescere. Bene invece in difesa, dove è accorto e non prende mai troppi rischi.
FEDERICO STOCH S.V.: Solo 6′ sul parquet e tutti nel primo tempo. Il più giovane della truppa biancorossa si mostra disciplinato, con solo McGee che riesce a far valere l’esperienza inducendolo al fallo in un’occasione. Prova anche un’incursione in area, purtroppo non fortunata.
NICOLAS ALESSANDRINI 7: Ad un primo tempo dove non riesce ad accendersi, risponde con una ripresa da trascinatore. Le tre bombe che mette tra terzo e quarto periodo tengono in partita Pistoia, facendo di lui l’arma tattica con cui i biancorossi riescono a confondere la retroguardia della Tezenis. Patisce e non poco a rimbalzo Justin Johnson, pur limitandolo a quota 8 punti. Nel finale tocca quota 5 falli, dopo l’uscita prematura di Magro, e l’Estra perde definitivamente riferimenti sotto le plance. Era la serata in cui aveva molto peso sulle spalle e ha comunque risposto alla grande.
NICOLÒ DELLOSTO S.V.: L’ultimo ufficializzato in casa Pistoia gioca solo 7 minuti, dove però si prende anche la soddisfazione che chiude il primo quarto sulla parità. Ritrova il parquet solo nel finale, quando coach Della Rosa non ha più lunghi a disposizione.
LUCA CAMPOGRANDE 5,5: L’1/8 da dietro l’arco pesa come un macigno nella sua valutazione. L’esperto esterno ex Trieste è proprio colui che inaugura la contesa con una tripla, ma poi si perde terribilmente in attacco con tentativi a volte fin troppo forzati. Una serata no dove comunque dà una grossa mano nel contenimento dei talentuosi esterni veronesi. Sicuramente saprà rifarsi, magari con scelte più oculate al tiro.
SENECA KNIGHT 8: Razzi nelle gambe e grande presenza sotto canestro. L’atletica ala nativa di New Orleans bagna il suo debutto assoluto in maglia Estra con una prestazione da incorniciare a tutto campo. Reattivo e pulitissimo al tiro, diventa il grande problema di Verona nei quarti centrali, non calando mai di intensità. La conferma c’è stata: l’ex Newcastle è davvero l’anello mancante che Pistoia ha cercato per tutta l’estate. E la Serie A2 dovrà presto iniziare a conoscerlo.
LORENZO SACCAGGI 7: Con un ginocchio ancora inguaiato e con una condizione fisica lontana dal massimo, la sua prima da capitano è comunque all’insegna della leadership e della durezza fisica. I suoi sono i primi punti che danno la spinta a Pistoia in questo ostico debutto: non smette mai di usare marce alte e di mettere pressione agli esterni della Tezenis. Peccato per lo 0/2 ai liberi nell’ultimo quarto, unico vero neo della sua prestazione.
DANIELE MAGRO 5,5: Ancora non al meglio dal punto di vista della condizione e inguaiato dai falli, non riesce a far valere la sua prestanza fisica e a rappresentare un porto sicuro sotto le plance. La reattività e il maggior atletismo a rimbalzo dei lunghi di coach Cavina lo mette senza dubbio in difficoltà. Prova comunque ad impensierire con la stazza e la sua apertura alare, ma i falli lo condannano. Anche se, va detto, almeno due lasciano non pochi dubbi.
JAZZ JOHNSON 5,5: Verona punta da subito a limitarne il talento e riesce effettivamente a svolgere questo compito. Da dietro l’arco la serata è da cancellare, mentre il suo sgattaiolare all’interno del pitturato porta più benefici. Una gara non “da Jazz”, ma il numero 22 riesce comunque a non pagare il gap fisico in difesa e nel finale sfrutta almeno lo scontro diretto contro un McGee gravato di falli. Più coraggio dove può fare davvero la differenza non avrebbe guastato.
COACH TOMMASO DELLA ROSA 6,5: La sua Estra si presenta al debutto proprio come l’ha sempre voluta: battagliera, attenta e mai impaurita da un’avversaria decisamente superiore. 9 palle perse, 74 punti subiti, con la sola lotta a rimbalzo che ha mostrato un vero gap a sfavore. D’altronde la sfortuna ha falcidiato il suo reparto lunghi, con le scelte ridotte a pochissime individualità e tanti adattamenti forzosi. Può sicuramente essere soddisfatto: i suoi ragazzi hanno dato non pochi grattacapi alla favorita numero uno per la promozione, rischiando addirittura di riaprirla nel finale. Un buon viatico per un campionato in cui Pistoia dovrà recitare il ruolo dello spauracchio.
