Basket / Serie A2
L’ex Justin Johnson avversario con Verona: «A Pistoia vissuti bei momenti»

L’ex biancorosso ai nostri microfoni: «Mi mancano molto i fratelli Della Rosa. Ricordo la fantastica atmosfera, sarà bello tornare al PalaCarrara»
La stagione 2019/20 è stata senza dubbio una delle più complicate della storia recente del basket italiano. Al ritorno di società storiche e prestigiose come Fortitudo, Roma e Treviso, si unirono il fallimento di Torino e la mancata iscrizione di Avellino. Le squadre al via furono così solo 17 e il 7 aprile 2020 il torneo fu interrotto a seguito dell’emergenza dovuta alla pandemia di Covid-19, causa dell’interruzione di tutte le attività sportive in Italia.
L’emergenza colpì profondamente anche la stessa Pistoia che dopo circa un mese – era il 15 giugno – ufficializzò l’autoretrocessione in A2. Anche da un punto di vista sportivo, la stagione fu piuttosto travagliata. I biancorossi di coach Carrea, pressoché totalmente rinnovati con l’unica conferma di capitan Della Rosa, centrarono il primo successo soltanto alla 7ª giornata. Alla fine furono sette le vittorie sulle 22 partite disputate, valse il terzultimo posto allo stop della competizione.
NUOVO INIZIO, STESSO OBIETTIVO
Tra i tanti volti nuovi giunti in via Fermi, vi era anche un ragazzo massiccio e di belle speranze proveniente dal Kentucky. Un rookie per la Serie A, non però per il palcoscenico italiano. L’anno precedente infatti, Justin Johnson era stato uno dei grandi protagonisti della Serie A2. Nella sua prima stagione europea con la Dinamo Cagliari, il nativo di Bowling Green chiuse la sua annata con quasi 17 punti e 10 rimbalzi di media, tirando con il 54,2% da due e il 37,5% da tre. Un exploit strepitoso che attirò l’attenzione dell’allora OriOra che decise di fargli compiere il salto di categoria.
Per Johnson, quella fu solo la prima di tre stagioni consecutive in Serie A – le seguenti due a Reggio Emilia – prima di una parentesi a Ludwigsburg in Germania e il rientro nel campionato cadetto italiano dove dal 2023 è tra i non formati più forti e decisivi del torneo. Dopo un biennio a Rimini – con la massima serie soltanto accarezzata dopo la sconfitta in finale playoff per mano della Cantù di Nicola Brienza – l’ex Pistoia è ripartito dall’ambiziosa Verona. Assieme agli altri ex biancorossi McGee e Bolpin, è tra le punte di diamante del forte roster pronto all’assalto della Serie A.
«La finale dello scorso anno è stata una bella esperienza – ha raccontato Johnson ai nostri microfoni – anche se purtroppo non siamo riusciti a farcela. Il mio obiettivo come ogni anno resta quello di vincere e anche stavolta ho grandi aspettative per la stagione che ci aspetta. Abbiamo una squadra molto forte ed un grande coach ma dobbiamo affrontare partita per partita. Non vedo l’ora di iniziare a fare sul serio».
«SARÀ BELLO TORNARE A PISTOIA»
In via Fermi, Johnson fu una delle più piacevoli note di una stagione non semplice. L’ala forte oggi alla Scaligera chiuse la stagione con una media di 13.4 punti e 6.9 rimbalzi a gara. Per uno dei giocatori più esaltanti e maggiormente in connessione con il pubblico di quell’annata, memorabile resta il canestro del trionfo allo scadere contro Roma, ma anche il bel rapporto nato con i fratelli Della Rosa.
«Pistoia è un bel posto dove vivere e giocare a basket – ha ammesso Johnson -. Purtroppo il Covid ha fatto terminare la mia stagione lì in anticipo ma ho bei ricordi. Mi mancano Gianluca Della Rosa e anche suo fratello Tommaso, oggi coach e allora assistente. I tifosi sono fantastici e mi hanno trattato benissimo. Ho bellissimi ricordi, tra cui sicuramente il canestro della vittoria allo scadere a Roma. Quando accadrà, nel girone di ritorno, sarà molto bello ed emozionante tornare a giocare a Pistoia, vedere facce familiari e luoghi dove ho vissuto bei momenti. L’atmosfera in quell’anno di Serie A era molto bella, gli spalti erano pieni di tifosi. Sarà bello tornare al PalaCarrara. È una città che respira pallacanestro».
UN VETERANO DELL’A2
Il classe 1996 si appresta a vivere la sua settima stagione in Italia, la terza consecutiva in A2. Johnson è ormai un veterano di questo campionato, il primo disputato in Europa con Cagliari ormai 7 anni fa. Anche se ormai abituato a scendere sui parquet del nostro Paese, l’emozione è sempre tanta al debutto, così come la consapevolezza di giocare in un torneo col tempo cresciuto sempre più di livello.
«Sarà il primo match ufficiale della stagione quindi è normale avere le farfalle nello stomaco ed essere un po’ nervosi ma saremo pronti per il debutto – ha detto Johnson -. Abbiamo giocato ben 8 amichevoli e concluso un’ottima preseason. Ciò ci ha dato modo di conoscerci già a fondo, siamo un gruppo molto affiatato e non vedo l’ora di avventurarmi in questa nuova esperienza. Sono sicuro andrà davvero molto bene».
«Le nuove regole hanno reso probabilmente la Serie A2 di un livello alto come mai lo era stato negli anni precedenti – ha spiegato l’ex Pistoia -. Ci sono tantissime squadre che vogliono lottare per andare in Serie A. Ogni roster è migliorato tanto da un punto di vista fisico che tecnico per puntare al salto di categoria. Il fatto che però la prima della classifica al termine della regular season ottenga la promozione e le restanti giochino ai playoff per la seconda possibilità di salire, credo sia stato un cambiamento molto importante ed è una regola che mi piace molto».
«È la mia settima stagione in Italia, la terza consecutiva, con in mezzo un solo anno in Germania – ha infine concluso -. Ogni anno ricevo offerte per restare qui e sono ben contento di accettarle perché l’Italia è ormai come una seconda casa per me. Oltre al basket, è un posto bellissimo dove vivere e ciò è importante ovviamente per la mia famiglia. Ho conosciuto tante persone in Italia che sono diventate per me come una seconda famiglia. Amo la cultura e la gente di questo Paese».
