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Motori

Lorenzo Sommariva chiude anzitempo il 2025 per guai fisici e di sponsor

Sommariva Mugello casco 2022

Sommariva termina in anticipo la stagione nello JuniorGP Moto2: «Non tornerò nei campionati nazionali. Spero nell’Endurance»

Lorenzo Sommariva non tornerà più in pista nel 2025. Il venticinquenne quarratino, sbarcato nel Campionato Europeo JuniorGP Moto2 già al termine della scorsa stagione, ha infatti annunciato che per problemi di sponsor e per guai fisici non salirà di nuovo in sella almeno sino all’inizio del prossimo anno. Sommariva ha ricevuto più d’una offerta per disputare alcuni eventi legati ai Campionati Italiani, ma alla fine, sia per salvaguardare la sua salute che per pianificare meglio il futuro, ha preferito prendersi un po’ di riposo.

IL BRUSCO STOP E L’INFORTUNIO

Lorenzo termina dunque l’esperienza europea, dove ha difeso i colori del team iberico Promo Racing, con un punto arpionato nel debutto stagionale ad Estoril, in Portogallo, dove fra l’altro aveva disputato il suo esordio assoluto nella categoria nel novembre 2024. Con la scuderia spagnola l’esperienza è poi proseguita anche a Jerez lo scorso giugno, con lo stop forzato per problemi di sponsor alla vigilia del round francese di Magny – Cours del 6 luglio. Un infortunio seguente alla spalla sulla pista di Cecina (Livorno) ha poi pregiudicato un possibile rientro e spinto Sommariva a chiudere anzitempo l’annata.

Per farci raccontare tutto nel dettaglio siamo andati a trovare Lorenzo, che ci ha parlato anche dei suoi piani futuri, al momento in via di definizione. «Purtroppo prima di partire per la Francia, dopo aver effettuato i test a Barcellona col team, il nostro intermediario commerciale c’ha detto che non avevamo raggiunto nessun accordo. Quindi, per evitare spese esagerate, abbiamo rinunciato a quella tappa ed abbiamo cercato di rimediare nelle tre settimane successive che ci separavano dalla gara di Aragon. Sfortunatamente non ci sono stati sviluppi ed oltretutto mi sono pure infortunato in allenamento sulla pista di Cecina».

LA SPERANZA ENDURANCE

L’infortunio alla spalla costringerà Sommariva ad un piccolo intervento chirurgico il prossimo novembre, facendolo dunque desistere da poter partecipare ad altri eventi sul suolo nazionale. Eventualità che comunque non gli smuoveva l’animo: «Ho avuto diverse offerte per poter rientrare nelle gare del circuito CIV. Tuttavia non ero assai disposto ad accettarle: non adoro l’idea di rientrare a stagione in corso ed inoltre ormai sento d’aver dato tutto in quell’ambito. Un anno fa, quando mi è stata proposta la JuniorGP, volevo uscire dalla mia confort zone per mettermi alla prova all’estero: era un treno da prendere assolutamente».

Il palcoscenico europeo al momento sembra però chiuso. «La speranza è il mondo Endurance, dove stanno partecipando tanti piloti esperti che non riescono a trovare un ingaggio stabile o un solido portafoglio di sponsor. È una disciplina che m’attrae molto, poiché bisogna fare un lavoro molto particolare con gli assetti e la guida in sella. Tuttavia dovremo attendere come si svilupperà il mercato in inverno».

«Non penso comunque di ritornare a correre in ambito nazionale – prosegue Lorenzo –. Ovviamente non per un discorso di competitività: il CIV Superbike ad esempio aveva tanti piloti di livello mondiale. Semplicemente alla mia età, visto poi che alcuni ragazzi hanno quasi dieci anni in meno di me, mi sentirei come se stessi facendo un passo indietro. Inoltre vorrei correre su tracciati storici che ancora non ho provato, come per esempio Assen o Silverstone. Se ciò non sarà possibile valuterò altre opzioni, come la strada del coaching. La mia esperienza sarebbe davvero utile ai giovanissimi».

SOMMARIVA NON RIMPIANGE LA SCELTA

Cosa resterà allora di questa breve ma intensa esperienza? «Certamente l’emozione d’aver guidato una moto prototipo, del tutto differente dalle stradali Yamaha ed Aprilia che ho guidato nelle mie precedenti esperienze. Poi anche i metodi di lavoro del team sperimentati nelle settimane di preparazione alla stagione, nelle quali alternavo test in pista a sessioni in palestra o in bici, ideati e gestiti da un’equipe di preparatori e fisioterapisti che tuttora segue piloti professionisti come Xavi Vierge ed Iker Lecuona».

Un’esperienza che tutto sommato resterà felice nonostante il finale brusco. «Non rimpiango per nulla d’aver tentato di seguire questa strada. Sapevamo che terminare anzitempo il campionato stagione era un rischio concreto. Tuttavia volevo uscire dalla solita routine degli eventi nazionali e provare nuove piste e nuove sfide. Ci sono riuscito ed ho pure segnato un piazzamento a punti. Mi spiace solo non aver completato la stagione, ma non è dipeso né dai risultati né dalla volontà del team. Spero davvero di poter scrivere un nuovo capitolo esaltante almeno quanto questo».  

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Classe '93, laureato in scienze politiche, studi in comunicazione. Appassionato di sport fin dalla tenera età. Tra le discipline più seguite i motori, il ciclismo e ovviamente il calcio.

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