Basket / Serie B Nazionale
Mestre, analizziamo l’avversaria degli Herons allo spareggio promozione

I veneti attendono la Serie A da 37 anni ma domenica a Cento la Fabo proverà a prolungare la loro attesa. Attenzione a Giordano e Aromando
Sono atletici, sono affamati, sono giovani (relativamente) ma esperti. Hanno giocatori forti tecnicamente e fisicamente e hanno un allenatore top per la categoria. Rappresentano una piazza con una storia gloriosa alle spalle e con voglia di riscattarsi dopo anni di delusioni. Arrivano da una super-rimonta che li ha portati dalla parte destra della classifica ad inizio girone di ritorno ad oggi. In breve è questo l’identikit della Gemini Mestre, avversaria nello spareggio di Cento della Fabo Herons Montecatini nonché la formazione che forse ha avuto l’evoluzione più importante nell’arco di tutta la Serie B Nazionale 2024/25.
I PERICOLI PRINCIPALI
Forse in questa speciale classifica, dopo Mestre, è stata proprio la Fabo ad avere il miglior percorso di crescita, motivo per cui si può dire che gli dei del basket non potevano scegliere contendenti migliori per la gara che vale il terzo pass promozione. Il cambio di passo i veneti lo hanno avuto con l’innesto di coach Mattia Ferrari, arrivato da pochi mesi da svincolato dopo la vincente esperienza di Rimini (dove aveva allenato, tra gli altri, Marco Arrigoni) e che ha cambiato in positivo e di molto le prospettive dopo le prime giornate estremamente deludenti sotto coach Cesare Ciocca. Le qualità complessive del roster in realtà non sono mai state in discussione e ad essere sinceri non è una sorpresa che i nomi delle due qualificate alla contesa decisiva della Baltur Arena siano proprio quelli di Mestre e degli Herons: stiamo parlando di due compagini progettate con l’ottica di fare un campionato di vertice e così è stato. Se però i termali, ereditando un gruppo già affermato, ha optato per la continuità, l’avversario ha cambiato molto per alzare il proprio livello e, con il tempo, i frutti del lavoro sono maturati.
Non è neanche facile restare ai margini delle prime posizioni quando hai tra le proprie file un giocatore da quasi 17 punti e più di 8 rimbalzi di media in stagione come Simone Aromando. Per l’ex-Faenza è la stagione della consacrazione, anche se non sarebbe corretto nominarlo stella della rosa mestrina visto che spesso viene inserito dalla panchina per provare a spaccare le partite. Nella postseason ha avuto un rendimento più altalenante del solito ma resta comunque un’ala che una potenziale fonte di pericoli per le difese avversarie. A coprire il ruolo da titolare dovrebbero essere Luca Brambilla e l’elegante Andrea Lo Biondo, elemento dalla mano deliziosamente educata da fuori area (7.9 di media a partita ma una percentuale da 3 che supera il 43%). Lo Biondo è stato prelevato 12 mesi fa dalla Pielle Livorno insieme a Michele Rubbini, funambolico ed esperto playmaker (9.9 di media per lui). Se ci basassimo sulle indicazioni fornite dai playoff, spicca su tutti l’energia e l’atletismo di Nicola Giordano. Sarà una chiave fondamentale della sfida bloccare l’ex-Fortitudo Bologna, che in questa postseason è il miglior marcatore dei veneti con 12.7 punti. A completare l’organico i sempre affidabili Marco Contento e Andrea Mazzuchelli, in più c’è il giovane tiratore Francesco Reggiani. Infine il centro: un cliente storicamente insidioso come Lorenzo Galmarini, il quale è cresciuto cestisticamente in Toscana (ma nato a Milano) e conosce bene Montecatini avendone difeso i colori nel 2017/18 (non sponda Herons però).
DUE CLUB STORICI
Di questi nove che ruotano abitualmente nel minutaggio (spesso sono dieci con l’aggiunta dell’ex-Chieti Ousmane Maiga) solo Aromando e Mazzucchelli presero parte alle ultime sfide tra Herons e Mestre che ebbero luogo poco più di un anno fa. Furono tre partite di quarto di finale molto tirate e per nulla scontate, però la serie si chiuse con un netto 3-0 per coach Federico Barsotti ed i suoi e quel risultato sembrò il prologo di una cavalcata trionfale per gli Aironi. Sappiamo tutti come andò a finire; un anno dopo però termali e lagunari si ritrovano uno contro l’altro in uno scenario ancora più bello e decisivo. Tra l’altro lo spareggio promozione per l’A2 con gara secca non si disputa, escludendo l’esperimento del gironcino delle migliori 4 di due stagioni fa, dal 2018/19. Ironia della sorte quell’incontro si giocò al PalaTerme e s’impose Pescara su San Severo per 77-71 (Pescara poi non s’iscrisse ed il posto andò agli sconfitti). Una curiosità da segnalare: la location di Cento è inedita per la Fabo e per i suoi sostenitori.
Lo hanno già fatto una volta, lo possono fare di nuovo. Mestre ha fatto piangere poco meno di un mese fa la Montecatini del basket, quella sponda La T Tecnica Gema. Per i biancorossi, sesti in regular season nel girone nord, successo 3-2 ai quarti, cappotto in semifinale contro la Luiss Roma e poi k.o. pesante ma preventivabile in finale contro Roseto, campione con ampio merito. Ora tocca all’altra metà, sebbene le dinamiche siano diverse perché si passa da una serie al meglio delle cinque gare ad una partita dentro o fuori dove non c’è domani. Se è dal 2008 che i colori rosso-blu mancano nella cadetteria nazionale, sono invece ben 37 gli anni di attesa per la Gemini: la sua ultima stagione in Serie A2 risale al 1987-88, l’ultima in prima divisione è invece datata 1982-83. Si può dire tranquillamente che la pallacanestro italiana non vede l’ora di poter riabbracciare e rivedere così in alto uno di questi due club storici. Il palcoscenico è quindi pronto ad accogliere le gesta dei giocatori in campo e le moltitudini di tifosi di entrambi gli schieramenti in tribuna (le vendite dei biglietti nei due settori assegnati stanno andando verso il tutto esaurito). Non resta che attendere.
