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Basket / Serie B Nazionale

Montecatini è ancora de La T Gema: Herons affondati dopo un derby durissimo

Coach Andreazza espugna Lucca per 76-83, la vincono Jackson e Bargnesi. La Fabo lotta fino all’ultimo (25 di Aukstikalnis) ma non basta

Uno dei derby più belli, emozionanti ed emotivamente intensi di sempre, questo è poco ma sicuro. Sono stati 40′ spettacolari in attacco ed in difesa, però qualcuno doveva pur farcela e per la terza volta consecutiva lo scettro della città di Montecatini è nelle mani di La T Tecnica Gema. Si è chiusa sul 76-83 la battaglia lucchese, una duello che rilancia le ambizioni dei campioni in carica della Coppa Italia di andare a difendere la stessa, mentre l’ottima prova, una delle migliori stagionali, non fa recuperare il sorriso agli Aironi.

La stracittadina numero 16 ha vissuto fasi alterne, break dell’una e break dell’altra. Dalla tonnara sul parquet e sugli spalti è uscita vincente la squadra ospite, grazie anche ai canestri determinanti nel finale di Andrea Bargnesi (20 punti per lui). Il top-scorer della serata ha però un altro volto, quello di Josh Jackson: l’americano festeggia i 40 anni compiuti oggi superando di un soffio Lukas Aukstikalnis (26 punti a 25) nel super-duello tra campioni. Festa sfrenata per tutto il popolo Pallacanestro Montecatini, che nel conteggio storico delle vittorie nel derby si avvicina agli odiati avversari (Herons Basketball comanda ancora 9-7). Per questi ultimi ci sono stati comunque applausi per la prestazione (ad eccezione del tifo organizzato che, come promesso, non ha supportato i propri beniamini), però ora la truppa di coach Sacchetti dovrà ulteriormente cambiare registro se non vorrà che la classifica prenda una piega ancora più drammatica.

PARITA’ ALL’INTERVALLO LUNGO

La carica del PalaTagliate, diviso ovviamente in due metà, segna inevitabilmente l’accompagnamento alla palla a due. Gli Herons partono con Benites, Aukstikalnis, Mastrangelo, Chinellato e Giombini; La T Gema risponde con Bargnesi, Jackson, D’Alessandro, Acunzo e Vedovato. Sono gli ultimi due a far esplodere il primo urlo di gioia, quello della tifoseria ospite. Il 7-0 in partenza rischia di mettere subito in ansia la Fabo, ci vuole il solito inaffondabile Chinellato per azionare una squadra fin qui spenta. Il numero 16 riesce nel suo intento e con la prime prodezze di Aukstikalnis e Mastrangelo i padroni di casa rientrano sul -1. Jackson si lamenta per un contatto non fischiato ai suoi danni e reagisce iniziando ad imbucare di tutto. L’inerzia è dalla parte degli uomini di coach Andreazza e Strautmanis scarica tutta l’energia posterizzando il malcapitato Aukstikalnis: che giocata! Time-out obbligato per coach Sacchetti, in uscita Sgobba e Chinellato rispondono presente e per evitare emorragie decide di spenderlo subito anche lo staff tecnico opposto. Mentre Jackson è già incredibilmente in doppia cifra, si può già dire che il match è già fisico ed intenso come un derby deve essere. La pressione difensiva è talmente alta da entrambe le parti che risulta difficile per tutti tenere la palla in mano. Non c’è dubbio però su quale delle due contendenti si trovi a suo agio in questo clima teso, come evidenzia il punteggio: La T Tecnica ha troppa più carica emotiva in questo momento. Risultato a fine primo quarto: 17-26.

Bisogna dire che gli Aironi non stanno ricevendo troppo aiuto dal tiro, avendo avviato la propria serata con percentuali dal campo al di sotto 50% (e la ripartenza non è troppo meglio). Il coraggio nel buttarsi in area di Rossi riporta però i locali sul -5, fatto che li aiuta dal punto di vista della durezza difensiva. Natali arringa il proprio popolo e la Fabo parte alla riscossa. Giombini devia dentro la tripla risputata dal ferro di Ricci, poi Benites da 3 in faccia a D’Alessandro. Ecco però arrivare il pompiere che spegne i bollenti spiriti: i 5 di fila di Jackson lancia il nuovo parziale La T Gema. Questo palazzo evidentemente piace all’americano, che qui pochi mesi fa festeggiò con Ruvo di Puglia la promozione in A2. Forse i bei ricordi lo distraggono per un secondo, nel quale lancia due palloni nel vuoto e si lascia scappare un Aukstikalnis che deve rimontare del confronto diretto tra stelle. Appoggio facile facile di Giombini al termine di un contropiede: si va avanti a strappi e controstrappi. Strautmanis esagera con la foga e chiude il primo tempo con tre falli, può essere un problema sotto canestro per gli ospiti. Intanto Giombini resta a terra dolorante, Acunzo lo ha colpito involontariamente allargando il gomito e per i grigi è antisportivo. Gli Herons hanno così il possesso per chiudere i primi 20’ in parità e Aukstikalnis non si fa pregare due volte, segnando da distanza quasi impossibile. Può ancora succedere di tutto in questo derby. Risultato a fine secondo quarto: 40-40.

BARGNESI DECISIVO

Dopo gli sforzi profusi per rientrare a contatto, i locali si ritrovano però a dover di nuovo subire un parziale di 9-2 in apertura di ripresa. Capitan D’Alessandro con esperienza riporta i suoi avanti nel punteggio. Coach Andreazza però impazzisce di rabbia di fronte due extra-possessi totalmente regalati, oltretutto entrambi vanno a favore di Aukstikalnis che punisce da dentro e fuori l’area. Jackson prova a farsi sentire nei confronti del rivale, non però dal punto di vista tecnico ma con un contatto fisico che manda il lituano a terra. Dopo lungo consulto c’è l’antisportivo per lo straniero di La T Tecnica: è la miccia che fa esplodere l’atmosfera del PalaTagliate, rabbia dalla parte dei locali e rabbia dalla parte degli ospiti. E’ in questo clima che gli Herons si esaltano con una difesa eccezionale e fu così che, dopo la penetrazione di Chinellato, arriva la bomba di Sgobba che vale il primo vantaggio di giornata per coach Sacchetti. Burini ripareggi subito ma sul ribaltamento di fronte Passoni non controlla il rimbalzo e chi c’è ad infilarlo da lontano? L’Mvp in carica della B Nazionale, ovviamente; prosegue la sua rimonta su Jackson nel tabellino della partita. Le due formazioni si superano a vicenda, alla carezza di Fratto fa eco il tap-in di Sgobba. E’ proprio il numero 33 ad essere costretto alla conclusione dall’altro lato del campo, dopo una serie di possessi in cui è stato impossibile per chiunque creare qualcosa di serio. La sfera arancione balla per alcuni istanti sopra al ferro e poi esce a lato, che canestro sarebbe stato! Risultato a fine terzo quarto: 59-60.

Stesso copione nel primo minuto dell’ultima frazione, poi però una zingarata vincente arriva ed è quella di Rossi. Non è il suo 2+1 la notizia ma la conclusione anzi tempo della serata per Strautmanis, dato che quello commesso era il quinto fallo per il lettone. Bargnesi riporta subito in svantaggio il nemico e, con l’impasse che non se ne vuole andare, coach Sacchetti si gioca il secondo time-out. L’intensità disumana di questo derby però sta facendo emergere segni di stanchezza in entrambe le panchine, gli errori nelle scelte e nelle realizzazioni stanno divenendo sempre più banali. Aukstikalnis vuol combinarne un’altra delle sue ma non aveva fatto i conti con la marcatura di Passoni, sul ribaltamento tripla importante di Jackson. E’ poi la compagine di casa a poter correre in campo aperto, con Chinellato a scuotere il tabellone avversario. A 4’ dal termine La T Tecnica Gema sale sul +6 grazie al valzer dei falli e dei liberi che è iniziato con largo anticipo. Due bombe fallite dalla Fabo danno una mano alla causa La T Tecnica, sulla seconda Vedovato esulta con veemenza e Giombini cade nel tranello spingendolo via: altro antisportivo. Pesantissimo il piazzato dalla media di Bargnesi, è quello che potrebbe lanciare la fuga definitiva degli uomini di coach Andreazza. Aukstikalnis e Bargnesi tentano la fortuna in area e vengono respinti entrambi, poi Sgobba si libera al tiro ma è ancora imprecisione per gli Aironi. Siamo quasi all’ultimo minuto e ci riprova Benites ci deve riprovare, Vedovato lo stoppa ed a rimbalzo il play si schianta contro Bargnesi. Si riparte col 2/2 dell’ex-Livorno il quale, a 31 secondi dal termine, decide che è questo il momento di chiudere qui i giochi. La tripla insensata del numero 12 fa esplodere il settore ospiti, inutili i colpi finali di Sgobba ed Aukstikalnis perché il tempo è di fatti scaduto. Acunzo puntualizza sul 76-83: per la terza volta di fila La T Tecnica è padrona di Montecatini.

IL TABELLINO

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