Basket / Serie A2
Morte Raffaele Marianella, in carcere tre ultras di Rieti

Sono ritenuti tra i responsabili dell’omicidio. La ricostruzione dell’agguato costato la vita all’autista sul pullman dei tifosi del Pistoia Basket
Nella serata di lunedì 20 ottobre, è arrivata la prima svolta nelle indagini sulla tragica morte di Raffaele Marianella, il 65enne secondo autista del pullman dei tifosi del Pistoia Basket ucciso da un lancio di pietre al termine della partita giocata domenica alle 18 al PalaSojourner di Rieti. La polizia ha fermato tre persone, ritenute responsabili dell’assalto avvenuto sulla strada statale 79 in direzione Terni, all’altezza dello svincolo di Contigliano.
In carcere, come riportato dall’ANSA, sono finiti Manuel Fortuna, 31 anni, Kevin Pellecchia, 20 anni, e Alessandro Barberini, 53 anni, tutti appartenenti alla tifoseria organizzata della Curva Terminillo, uno dei gruppi ultras della Real Sebastiani. Nei loro confronti, fa sapere la Questura, “sono emersi gravi indizi di colpevolezza”. Un quarto ultrà è invece indagato a piede libero per favoreggiamento. I tre fermati sembrerebbero legati a gruppi di estrema destra.
LA RICOSTRUZIONE DELL’AGGUATO
Secondo la ricostruzione della polizia, al termine della partita tra Rieti e Pistoia, valida per la 6ª giornata del campionato di A2, già segnata da momenti di tensione tra il secondo e il terzo quarto – con tanto di intervento delle forze dell’ordine per sedare gli animi – è avvenuto un vero e proprio agguato contro i sostenitori ospiti. Subito dopo la fine del match peraltro, alcuni tifosi reatini avevano già cercato di raggiungere i tifosi biancorossi all’uscita del palasport ma erano stati allontanati dalle forze dell’ordine.
La polizia ha scortato come da prassi il pullman – con 47 passeggeri, molti dei quali appartenenti alla Baraonda Biancorossa – per alcuni chilometri. Dopo l’uscita per Contigliano, i tifosi reatini hanno assaltato il mezzo in un’area isolata e poco illuminata della Rieti-Terni dopo essersi nascosti nella vegetazione. La sassaiola ha colpito il parabrezza frontalmente, incrinandolo dalla parta dell’autista conducente e rompendolo da quello dove sedeva Marianella, colpito mortalmente da un mattone.
Gli agenti di scorta – secondo quanto riportato dall’ANSA – hanno notato fin da subito alcuni individui con il volto travisato fuggire a bordo di auto parcheggiate sotto un cavalcavia. Una di queste vetture è stata immediatamente bloccata e le persone a bordo portate in Questura. Da lì sono partite le indagini che, proseguite per tutta la notte, hanno portato ai tre fermi per omicidio volontario.
La polizia – si legge dall’agenzia – ha passato al setaccio i cellulari e le chat dei tifosi della Sebastiani, dove sarebbero emersi messaggi che fanno riferimento a un’azione premeditata. Al vaglio anche i filmati delle telecamere all’interno e all’esterno del PalaSojourner e lungo il percorso verso la superstrada, oltre ai dati delle celle telefoniche per ricostruire i movimenti dei presenti nella zona al momento dell’agguato. Sarà analizzato anche il mattone, arma del delitto, per verificare l’eventuale presenza di DNA.
Nella giornata di martedì sarà effettuata l’autopsia sul corpo di Marianella, mentre l’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive del Ministero dell’Interno si riunirà per valutare ulteriori misure di sicurezza e possibili sanzioni. La Real Sebastiani Rieti ha annunciato che si costituirà parte civile contro i tre fermati.
