Cronaca
Non solo De Simone: anche Stefan Lehmann è stato arrestato

Tra le otto persone arrestate nell’ambito dell’inchiesta sulla maxi-frode all’Unione Europea c’è anche l’ex patron arancione Stefan Lehmann
Non solo Maurizio De Simone, ma anche Stefan Lehmann è stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta della Guardia di Finanza di Venezia che ha portato all’emissione di 23 misure di custodia cautelare. A riportarlo è il Fatto Quotidiano, che all’interno di un ampio articolo racconta come tutto sia iniziato dalle richieste di fondi PNRR per l’innovazione tecnologica di aziende, fino ad arrivare ad una maxi-frode di 600 milioni di euro, in gran parte sotto forma di crediti maturati, all’Unione Europea e all’Italia.
Il gip Mara Mattioli, su richiesta del procuratore europeo delegato Donata Patricia Costa, ha applicato la custodia cautelare in carcere per otto persone, tra le quali figurano anche Maurizio De Simone e Stefan Lehmann. Del tedesco, approdato a Pistoia nel gennaio 2022 dopo la cessione delle quote da parte della famiglia Ferrari, si erano perse le tracce a partire dal maggio scorso, quando fu annunciata la sua uscita di scena come patron della Pistoiese. Adesso ecco che il suo nome torna sulle principali cronache nazionali, dopo esservi finito anche nel dicembre 2022 quando fu indagato a Venezia per evasione dell’Iva attraverso un sistema di frodi dette carosello.
Un altro “volto noto” a Pistoia figura invece nella lista delle 14 persone che sono state condotte agli arresti domiciliari. Si tratta di Omar Vecchione, proprietario della Omav, società di servizi che da maggio a dicembre 2022 ha fatto da sponsor alla Pistoiese. Proprio in quel periodo Maurizio De Simone fu dipendente della suddetta società e fu lui stesso ad ammettere, nell’ormai nota conferenza stampa del 22 dicembre 2022, che la Omav aveva evitato alla Pistoiese il fallimento con sei mesi d’anticipo. Allo stesso Vecchione è stato anche imposto Il divieto di esercitare uffici direttivi di persone giuridiche o imprese per due anni.
Per quanto riguarda le società coinvolte, sempre secondo il Fatto Quotidiano, sia Omega che Digimark Group rientrano tra i soggetti economici che hanno chiesto indebitamente i finanziamenti. Un cerchio che dunque si chiude, in quanto entrambe le società sono riconducibili proprio a Stefan Lehmann.
