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Calcio / Serie D

Parola a Paolo Rrapaj: «Vi racconto i miei ex compagni di squadra»

foto: Instagram Paolo Rrapaj

Il capitano del Ravenna ha condiviso lo spogliatoio con Alluci, Biagi, Diallo e Venturini: «Giocatori forti ma soprattutto uomini veri»

Per vincere, la Pistoiese ha scelto di affidarsi a giocatori vincenti. Un’equazione fin troppo semplice (e non scontata) o la mossa giusta? Sarà il tempo a parlare, ma ciò che è certo è che in termini d’esperienza la squadra arancione non sarà seconda a nessuno il prossimo anno. Tra coloro che vestiranno la maglia arancione nella stagione 2025/26 ci sono anche Matteo Alluci, Simone Biagi, Cherif Diallo e Andrea Venturini. Ma cos’hanno in comune tutti e quattro? Vi aiutiamo: hanno militato nel Ravenna in tempi recenti. In particolare, Alluci e Diallo nell’annata 23/24, Biagi e Venturini nel campionato scorso, concluso col secondo posto e il conseguente ripescaggio ufficializzato una manciata di giorni fa.

Calciatori dal grande curriculum: basti pensare che Diallo ha vinto il campionato con le Dolomiti Bellunesi e Venturini ha centrato addirittura quattro promozioni dalla D alla C. Tra i giocatori che hanno condiviso lo spogliatoio con loro, Paolo Rrapaj è uno di quelli che li conosce meglio. Classe 1997, nelle ultime due stagioni ha vestito la maglia del Ravenna, indossando anche la fascia da capitano nell’ultimo campionato. Un leader tecnico e caratteriale, che meglio di chiunque altro può presentare i propri ex compagni di squadra. Partendo, in rigoroso ordine alfabetico, da Matteo Alluci, autore di due gol e altrettanti assist in 31 presenze in maglia Ravenna.

«Comincio dicendo che tutti e quattro sono ragazzi eccezionali. Non solo ottimi calciatori, e il curriculum parla per loro, ma soprattutto persone che tengono alla causa e che danno tutto quando scendono in campo. Matteo è un giocatore completo, ambidestro e con un mix di caratteristiche fisiche e tecniche davvero invidiabile. Di lui mi ha sempre colpito la capacità di giocare in modo tranquillo anche sotto pressione: la sua serenità in campo, con e senza pallone, è invidiabile. Aggiungo che è un valore aggiunto anche dentro lo spogliatoio con la sua grande capacità di fare gruppo in brevissimo tempo».

Un altro perno del centrocampo del Ravenna, in questo caso nel campionato scorso, è stato Simone Biagi. Per lui, oltre ad una Coppa Italia di Serie D, anche 39 presenze e tre reti: «Dirò una cosa scontata – prosegue Rrapaj -: il suo tiro da fuori è davvero letale e lo abbiamo visto nello scontro diretto proprio contro la Pistoiese del gennaio scorso. A centrocampo Simone può giocare da regista o da mezzala, con la qualità che possiede per lui la posizione è indifferente perché riesce sempre a rendere nel migliore dei modi. Non è solo un giocatore tecnico, ha anche doti fisiche importanti che lo rendono uno dei migliori giocatori della categoria».

Assieme a Biagi, uno dei protagonisti del 24/25 è stato il centrale Andrea Venturini, che a nemmeno 30 anni ha già ottenuto il passaggio in C con le casacche di Ravenna, due volte, Fidelis Andria e Alcione Milano. E anche Rrapaj ne ha sottolineato le grandi qualità tecniche e caratteriali: «Indubbiamente stiamo parlando di un calciatore sopra la media, da categoria superiore. Nonostante sia un difensore ha un modo di giocare molto elegante ma al tempo stesso deciso: sull’uomo è attento e aggressivo, ma non falloso. Penso che Andrea sia un giocatore che chiunque vorrebbe avere nella propria difesa, perchè ti offre sempre la tranquillità necessaria per affrontare le varie situazioni che possono verificarsi durante una partita».

E poi c’è colui che dovrà trascinare la Pistoiese a suon di reti, Cherif Diallo. Per lui solo pochi mesi a Ravenna, ma un impatto ottimo, con sette gol e tre assist in quindici apparizioni. Rrapaj lo ha presentato così: «E’ una forza della natura. Attaccante completo, esplosivo nel breve e devastante quando allunga il passo. Può sembrare un giocatore “ruvido”, ma in realtà anche a livello di soluzioni tattiche è molto flessibile e sa adattarsi rapidamente ai vari moduli. Noi per esempio giocavamo con due punte, ma in carriera spesso ha fatto anche reparto da solo».

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Nato nel 1999, studia attualmente scienze politiche. Amante del calcio e delle statistiche, non perde mai l'occasione di passare la domenica sui campi da gioco del territorio pistoiese.

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