Connect with us

Basket / Serie A

Pistoia Basket, dal sogno di fare il calciatore all’occasione biancorossa: ecco Carl Wheatle

Carl Wheatle

Voleva diventare un calciatore. Alla fine ha fatto strada nel mondo della pallacanestro. Conosciamo meglio Carl Wheatle, primo rinforzo di Pistoia in vista della prossima stagione

A volte il destino ha un modo tutto suo per trovarti e viene letteralmente a prenderti. Carl Wheatle, ala inglese ma italiana di formazione, a settembre debutterà in Serie A con la maglia dell’OriOra. Simbolicamente sarà il coronamento di un percorso che quasi certamente non si esaurirà con questa tappa, ma che comunque rappresenta il primo vero punto di approdo nella carriera del giocatore. E dire che Wheatle non ci pensava poi troppo alla pallacanestro, sognava piuttosto di fare il calciatore, in questi anni però ha avuto modo di ricredersi, a suon di canestri e stoppate.

VOLEVO FARE IL CALCIATORE. Carl Anton Delroy Wheatle nasce nella vasta metropoli di Londra il 24 marzo 1998. Originario di Lambeth, un sobborgo adagiato sulla sponda destra del Tamigi, da ragazzo non ha che il calcio in testa, oltre che ai riccioli voluminosi ereditati dal papà di origini giamaicane. Sin da quando ha quattro anni gioca con i piedi, usando però anche le mani, perché gli piace il ruolo del portiere. Ha un fisico imponente e mani grandi, in campo non se la cava male. Fino ai 14 anni c’è solo il pallone di cuoio, tanto che per otto mesi finisce anche nel settore giovanile del Crystal Palace, una delle squadre più importanti di Londra dietro alle più blasonate Chelsea e Arsenal. Poi la svolta. Sceglie il basket, lo fa tardi ma è amore immediato e soprattutto i risultati non tardano ad arrivare.

LA CHIAMATA DI BIELLA. Dopo poco infatti viene notato ad un torneo internazionale, la segnalazione arriva al duo biellese formato da Gabriele Fioretti e Federico Danna, che infatti non si lasciano scappare l’occasione e lo portano subito in Italia, ancora minorenne. A Biella cresce e si mette in mostra con il settore giovanile, giocando anche da protagonista le finali Under 18 di Pordenone del 2016, dove tra le sue vittime ci fu anche l’Officina Fattori Pistoia, eliminata nei quarti di finale. Brucia le tappe e finisce presto in prima squadra dove trova minuti e responsabilità con il passare delle stagioni, tanto da arrivare ad essere anche il capitano della formazione rossoblu. All’ombra del Mucrone Wheatle, che in A2 ha giocato tre stagioni, è passato dai 18,9 minuti di impiego con 4,8 punti e 3,3 rimbalzi di media nell’annata 2016/2017 ai 31,9 minuti con 9,4 punti, 6,3 rimbalzi e 1,6 assist di media nelle 37 partite del suo ultimo campionato, tutte iniziate in quintetto base.

ITALIANO DI FORMAZIONE. In Nazionale Carl Wheatle gioca come un suddito di sua Maestà la Regina Elisabetta II e non poteva essere diversamente, per lui che è nativo a Londra e innamorato del Regno Unito. Compagno di squadra dell’ex biancorosso Teddy Okereafor, nell’estate 2017 è letteralmente esploso con la sua nazionale, dove prima ha fatto faville all’Europeo under 20 e poi si era ritagliato uno spazio per essere parte della comitiva senior all’Europeo, nel girone D, quello svoltosi a Istanbul, salvo procurarsi una lesione al legamento crociato del ginocchio destro nell’ultima amichevole di preparazione all’evento. Britannico di passaporto ma al tempo stesso con lo status di italiano di formazione nel nostro Paese. Essendo arrivato abbastanza giovane in Italia ha infatti acquisito questo status grazie alla norma del regolamento esecutivo del settore professionistico che identifica come atleta di formazione italiana “un atleta, senza distinzione di cittadinanza, che abbia partecipato a Campionati giovanili FIP per almeno 4 stagioni sportive. La partecipazione al Campionato giovanile si intende assolta con l’iscrizione in lista elettronica ad almeno 14 gare delle quali almeno 10 nello stesso Campionato“. Un cammino, questo, che Wheatle ha fatto nelle giovanili di Biella e che lo rendono un giocatore italiano anche per la suddivisione del 5+5 o 6+6 della Serie A. Il fatto di essere già da tanti anni lontano da casa e di aver completato il percorso di studi in Inghilterra gli conferiscono un grande vantaggio, una dimensione internazionale che lo avvantaggerà molto in uno spogliatoio dove almeno la metà dei giocatori sarà straniera.

CARATTERISTICHE. Cosa porterà Carl Wheatle a Pistoia? Entusiasmo prima di tutto, perché per lui questa è prima di tutto una grande opportunità, il trampolino perfetto da sfruttare per costruirsi una carriera importante. Del resto, durante il periodo delle giovanili, era costantemente inserito nella lista dei 50 migliori prospetti del 1998 (giocatori americani esclusi). Quella promessa adesso, a 21 anni compiuti, deve assolutamente concretizzarsi in qualcosa di più. I suoi punti di forza stanno nel fisico robusto e muscoloso, ma al tempo stesso atletico. Ha forza e grinta per essere un vero mastino in difesa, sa andare forte a rimbalzo e legge il gioco, rivelandosi spesso un buon passatore. I limiti più evidenti sono al tiro, dove deve certamente migliorare, soprattutto dall’arco dei 6,75. I miglioramenti degli ultimi anni poi sono evidenti e la giovane età gioca certamente a suo favore per un processo di crescita che sotto molti punti di vista è appena agli inizi.

Condividi:

Originario di Montecatini, giornalista, dal 2005 scrive su Il Tirreno e dal 2014 anche per Pistoia Sport. Ama in maniera viscerale lo sport e le sue storie. Nel tempo libero cerca di imitare le gesta sportive dei campioni, con scarsi risultati. Tattico "ad honorem" della redazione.

Comments
WP Twitter Auto Publish Powered By : XYZScripts.com