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Basket / Serie A

Pistoia Basket, l’importanza di tornare a vincere in casa

La vittoria contro Cantù è stata importante in chiave classifica e per convincere gli scettici a tornare al PalaCarrara: per adesso, la musica è differente

Due. Sta in questo numero piuttosto banale, una delle differenze emergenti tra il Pistoia Basket della passata stagione e quello di Michele Carrea. Due come le vittorie ottenute in casa la scorsa stagione e lo stesso numero di quelle che la OriOra si è presa al PalaCarrara fin qui.

Si può dire che un successo vale sempre due punti, che non importa dove lo si ottiene e che nel 2018, alla nona giornata, i biancorossi avevano anche due punti in più. È innegabile, però, che vincere al PalaCarrara in questo momento storico è vitale per la società. Per diversi motivi. Su tutti, per riportare gente al palazzetto (anche contro Cantù c’era un bel vuoto in gradinata) e per costruire un fortino dove rifugiarsi quando arriveranno partite in grado di decretare la permanenza, o meno, in Serie A. L’altra stagione, nel girone di ritorno, il Pistoia Basket ha perso in casa tre scontri diretti: per ciò che ha fatto fin qui, questa squadra porta a credere che la musica potrebbe essere diversa, vincendo due delle tre partite casalinghe alla portata. Con Roma è stato toccato il punto più basso, ma per fortuna è servito a darsi la spinta.

NIENTE SFIDA DEL TIFO

Contro i brianzoli era molto sentita anche la sfida tra le curve, visto il legame con Montecatini. Quella partita la Baraonda Biancorossa non l’ha potuta giocare. La spiegazione l’hanno data gli Eagles sulla loro pagina Facebook. Senza andare per il sottile. «Ci siamo rotti i c… – si legge – stiamo ancora ricevendo “Daspo per l’anno scorso a Pistoia […] partita in cui non successe ASSOLUTAMENTE NULLA. […] A malincuore per questa stagione stiamo a casa».

CONCENTRAZIONE E CARATTERE

Tornando al campo, ci sono stati almeno tre fatti determinanti. Ognuno avrà la sua personale playlist, ma a nostro modo di vederla aver portato sei giocatori in doppia cifra è una grande vittoria per Carrea, anche perché spesso il gioco era sembrato farraginoso e senza sbocchi. Se Landi inizia a essere una certezza, Della Rosa e D’Ercole potrebbero invece fare qualcosa in più dall’arco per aumentare l’apporto della panchina.

L’OriOra ha vinto il secondo tempo. Cioè ha doppiato Cantù nel terzo quarto (26-13) e perso di due lunghezze l’ultimo. Sinonimo di una squadra che non ha avuto gravi cali, né di concentrazione né fisici, che potessero compromettere il match. In quanto a mentalità Dowdell e soci, nonostante avessero chiuso il secondo quarto facendosi rimontare, hanno saputo costruire con pazienza la doppia cifra di vantaggio; un break su cui i biancorossi hanno costruito la vittoria per 77-69. I momenti di blackout non sono mancati – più volte Cantù è tornata a contatto sfruttando le palle perse (ancora troppe) e gli attacchi non efficaci dei biancorossi – ma è evidente come la squadra stia lavorando per ridurli. L’altro elemento da sottolineare è la volontà di chi non era al meglio di mettercela tutta. Justin Johnson e Wheatle – che però, lo ricordiamo, non aveva nessuna frattura – sono la fotografia dello spirito di gruppo che l’allenatore sta cercando di infondere ai giocatori.

COME CAMBIA LA CLASSIFICA

Com’era preventivabile alla vigilia, vincere con Cantù ha permesso di guardare alla classifica con più ottimismo. Trieste è stata grande, ma al supplementare ha vinto la Virtus Bologna (capolista imbattuta con 18 punti) e in trasferta a Roma (quinta con 10), Pesaro non si è sbloccata. Al PalaVerde, Treviso ha fatto valere il fattore campo contro la Brescia di Esposito ed è bene che sia la De Longhi che la Virtus si allontanino da Pistoia, con cui entrambe vantano una bella differenza canestri. Cantù è rimasta a quota 6, con Trieste e Pistoia che la seguono a 4 e Pesaro ultima a 0. Al momento L’OriOra è penultima, ma solo perché a differenza di Trieste non ha ancora riposato. Lo scontro diretto, però, è a favore e va tenuto stretto.

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Giornalista pubblicista e laureato in Lingue e Letterature Straniere all'Università di Bologna. Scrive per Pistoia Sport, Giornale di Pistoia e Corriere Fiorentino

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