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Basket / Serie A

Pistoia-Cremona, l’ex Christon spiega l’addio: «Non sarei andato via»

Il play ha parlato della sua esperienza all’Estra senza chiudere la porta ad un eventuale ritorno futuro: «Rowan? Mai visto niente di simile»

Mancava meno di una settimana al debutto stagionale in campionato, quando Estra Pistoia batté un colpo pesante sul mercato. Semaj Christon, ex playmaker della Germani Brescia che aveva eliminato gli stessi biancorossi ai quarti playoff dello scorso anno, era un nuovo giocatore biancorosso. L’arrivo in corsa del classe 1992 portò una notevole aggiunta al comparto esterni, aggiungendo al roster un leader tecnico e carismatico proprio sullo “sparo” della Serie A1 2024/25.

Un cestista dal conosciuto valore e dalla giusta esperienza per guidare una squadra fino a quel momento priva di un riferimento in cabina di regia. Arrivato difatti in concomitanza con il palesarsi delle prime problematiche relative alla gestione Ron Rowan, Christon divenne fin da subito molto più che un metronomo, caricandosi spesso la squadra sulle spalle in attacco. Ne sono esempio lampante le due prove da 29 punti realizzati, la seconda valsa il successo casalingo contro Varese. Difatti l’ultimo lampo prima dell’addio maturato a fine febbraio, con il nativo di Cincinnati trasferitosi alla Vanoli Cremona. Proprio con i lombardi, Estra si giocherà la chance di lottare ancora per una salvezza che avrebbe del miracoloso.

LA COMPLICATA ESPERIENZA A PISTOIA

Pur non mantenendo le cifre messe a referto con Pistoia – anche perché è spesso partito dalla panchina – Christon si è ritagliato un ruolo di elevata importanza anche a Cremona, con la quale comunque è restato a navigare nella zona bassa della classifica. Con la sorprendente vittoria di Venezia intanto, Estra nel giro di una settimana è passata dall’essere spacciata al riassaporare anche solo la minima possibilità di compiere un’autentica impresa con la stessa Vanoli a rischiare ora di essere risucchiata nella zona rossa. Per questo, il match del PalaCarrara contro la squadra dello stesso Christon – ma anche di Payton Willis – è diventato decisivo.

Per analizzare sensazioni ed importanza della sfida di via Fermi abbiamo così contattato lo stesso Semaj Christon, il quale ai nostri microfoni ha raccontato del suo periodo a Pistoia e di come si sia giunti alla separazione durante la lunga pausa di febbraio. «A Pistoia mi sono trovato bene – ha ammesso l’ex Brescia e Tortona -. Volevo vincere con tutto me stesso per la città e i ragazzi di lì perché è un ambiente in cui si ama la pallacanestro. Vincere a Pistoia è stato il massimo. Mi aspetto una grande atmosfera al PalaCarrara e una partita in cui ci sarà grande competizione – ha proseguito -. Sappiamo tutti com’è giocare a Pistoia, i tifosi sosterranno la squadra fino alla fine. Il pubblico di Pistoia per me è uno dei migliori in assoluto».

Christon si è poi soffermato sulla gestione dell’ex presidente Ron Rowan e della convivenza in spogliatoio con il figlio Maverick. Una situazione davvero surreale per lui e tutta la squadra, della quale mai aveva nemmeno lontanamente immaginato. «Non voglio parlare molto dei Rowan – ha spiegato l’ex biancorosso -. Mi limiterò a dire che è stata una situazione dura sia per me che per tutta la città di Pistoia. Sono accadute tante cose fuori dal controllo dei giocatori. Non ho mai visto niente di simile in vita mia e non credevo potessero accadere certe cose fin quando non le ho viste qui a Pistoia. Abbiamo vissuto tutti momenti molto difficili».

SOLO UN ARRIVEDERCI?

Sul suo addio si è scritto e detto tanto. Avendo lasciato Pistoia a metà stagione, alcuni hanno associato la sua partenza all’abbandonare la barca nel mare in tempesta. Ancor più perché dopo l’infortunio alla spalla patito l’8 febbraio contro Scafati – e per il quale sembrava preannunciarsi un lungo stop – era tornato subito in campo dopo il cambio di casacca. Il playmaker oggi a Cremona ha così raccontato la sua verità sull’addio all’Estra materializzatosi poco prima di tornare in campo dopo l’ampio break. «Quando mi sono infortunato ho fatto il massimo per tornare a giocare per Pistoia ma qualcuno mi disse che a livello economico ci sarebbero stati problemi per me e così siamo giunti ad un accordo. Se non ci fossero stati problemi di questo tipo non sarei andato via».

Come affermato da Eric Paschall nei giorni scorsi, Christon si è comunque mantenuto in contatto con alcuni suoi ex compagni in biancorosso, continuando a supportare Pistoia nel suo campionato di continua rincorsa. Non solo, il nativo di Cincinnati ha lasciato persino una porta aperta su un suo eventuale ritorno futuro in via Fermi. «Eric è diventato un mio caro amico, un fratello… Voglio tanto bene a lui come a tutti i ragazzi di Pistoia, sono tutte ottime persone che danno il massimo per vincere. Lo staff è stato meraviglioso e onestamente mi piacerebbe tanto tornare a Pistoia prima di ritirarmi».

La gara di domenica rappresenterà un vero e proprio dentro o fuori per Pistoia, la quale in caso di sconfitta sarebbe aritmeticamente retrocessa in A2. Christon darà ovviamente il massimo per la sua nuova squadra ma al contempo ammette che sarebbe dispiaciuto nel caso in cui arrivasse il definitivo verdetto per i biancorossi. «Se per Pistoia dovesse arrivare la retrocessione mi dispiacerebbe. Il mio obiettivo era far sì che la squadra restasse in Serie A1 perché è un bellissimo posto dove giocare a basket e i tifosi sono eccezionali. Ovviamente giocherò con Cremona e farò il mio dovere di professionista».

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