Basket / Serie A
Pistoia, in Serie A lievitano i costi: le avversarie hanno budget alti

Alla festa promozione seguono i preparativi per affrontare l’A1. Spese verso l’alto per Pistoia mentre si delineano i budget delle avversarie
Salire in Serie A è un’enorme soddisfazione per la piazza e allo stesso tempo una dura e stimolante sfida. Per questo già durante i primi festeggiamenti al ritorno a Pistoia, la società biancorossa ha iniziato subito a lavorare per garantire il miglior futuro possibile alla squadra, chiamata a preparare un’annata in massima serie.
L’A1 significa, oltre al prestigio, anche un impegno economico di gran lunga maggiore rispetto anche ad un’A2 di vertice. Da giorni in casa Pistoia si sta ragionando infatti sulle prossime mosse.
SALGONO LE SPESE
Il passaggio da A2 a Serie A1 corrisponde innanzitutto ad un passaggio da dilettantismo a professionismo, quindi un innalzamento naturale dei costi. Le prime incombenze a cui andare incontro riguardano l’iscrizione alla Serie A e la fideiussione. Cifre che per una neopromossa come Pistoia si aggirano sui 600 mila euro. La quota per iscriversi rispetto all’anno passato si innalza infatti a 350 mila euro, mentre la fideiussione dai 100 raggiunge i 250 mila euro. Quest’ultima a garanzia restituita ma da dover versare già a luglio. Leggermente meglio andrebbe all’altra neopromossa Cremona, risalita dopo appena 12 mesi e dunque chiamata a metterne 425mila in totale.
Una differenza netta rispetto all’A2. Differenza ancora più gravosa riguarda però il cambio di regime fiscale. Si passa dal regime dilettantistico a ritenuta d’acconto dell’A2 a quello professionistico della Serie A con contributi. Un atleta dallo stipendio di 40mila euro all’anno in seconda serie grava sulle casse della società attorno ai 50mila. L’aumento di spese e contributi in Serie A fa schizzare il numero fino ai 100 mila, praticamente il doppio. Ragionamenti sugli stipendi riguarderanno anche le principali figure professionali, tra staff tecnico e organi dirigenziali. Sale anche il tesseramento dei giocatori che dai 9 passa ai 15mila euro ciascuno, così come la tassa gara, da 1.210 a 2.310 euro per ognuna delle 30 partite. L’aumento delle spese non è inoltre equiparato a quello degli incassi, sicuramente maggiori rispetto alla stagione appena conclusa ma limitati rispetto alle uscite.
UNA PRIMA STIMA DEI BUDGET
I costi da sostenere inficeranno di conseguenza sul budget a disposizione di Pistoia e del resto delle formazioni di Serie A. Il quotidiano varesino La Prealpina, basandosi sul budget della stagione passata, ha stilato una stima dei fondi a disposizione delle squadre partecipanti all’A1 2023/24. Numeri non ufficiali visto l’inferiore trasparenza italiana rispetto ad altri campionati europei. Numeri delle avversarie dei biancorossi, comunque, più semplici da ottenere vista la lunga militanza in Serie A di gran parte delle squadre.
Si parte dalla conferma dei 33 milioni di budget dell’Olimpia Milano, squadra più ricca del campionato, in linea con quanto messo sul piatto lo scorso anno. Segue a ruota la Virtus Bologna la quale però potrebbe tirare leggermente il freno rispetto ad un’estate fa passando dai 25 ai 19 milioni stimati per il presente. In linea i budget di Venezia e Tortona, attorno ai 10 milioni, con quest’ultima apparentemente ancora più ambiziosa dopo le semifinali scudetto raggiunte in questa stagione. Alla top 4 segue uno scalino di 3 milioni che va dai 7 di Reggio Emilia ai 5 di Varese. Al di sotto di questa soglia si piazzano Trento (4,3), Pesaro e Scafati (4), con Brindisi a chiudere (3,8), le quattro società con la stima di budget più bassa.
Non c’è naturalmente ancora certezza invece per quanto riguarda Pistoia e Cremona. La società biancorossa, come lo sarà la proprietà Vanoli, è ancora a lavoro per avere i numeri giusti e giocarsi la permanenza in Serie A dopo averla meritatamente riconquistata sul campo. Affrontare una promozione è un impegno economicamente non da poco e in via Fermi vi è la totale volontà di fare il massimo per affacciarsi all’A1 nelle migliori condizioni possibili, consapevoli che la sfida è tanto affascinante quanto impegnativa da organizzare e da calibrare dal punto di vista economico.
