Basket / Serie A2
Pistoia, l’emozione di coach Della Rosa: «Realizzo il sogno di una vita»

«Addio Gianluca? Scelta coraggiosa». Presentato anche Martelossi: «Ho riscontrato chiarezza e progetto. Al lavoro per Saccaggi e Benetti»
Si compone la guida tecnica del Pistoia Basket stagione 2025/26. Per la ripartenza dopo la retrocessione in A2, il club ha ufficializzato nei giorni scorsi la coppia Tommaso Della Rosa-Alberto Martelossi. Il pistoiese in veste di head coach della prima squadra, il secondo con il ruolo di Direttore Tecnico. I due neo biancorossi sono stati presentati in una conferenza ad hoc alla quale hanno partecipato anche il presidente Joe David e il DG Andrea Di Nino.
MARTELOSSI: «VOGLIO SQUADRA CHE LOTTI»
È iniziata da qualche giorno l’avventura di Alberto Martelossi a Pistoia, già a lavoro con coach Tommaso Della Rosa per costruire il roster con cui affrontare il prossimo campionato. Una stagione particolare per il club biancorosso, alle prese con una vera e propria ripartenza dopo il finale amaro della scorsa dimenticabile stagione. «Il mio compito sarà quello di sostenere la società in una stagione impegnativa – ha esordito l’ex Udine e Latina -. La ripartenza dopo una retrocessione è sempre delicata. Dovremmo lavorare sulla mentalità e l’ambiente prima ancora che sulla squadra. Ci stiamo già rimboccando le maniche in proposito. Altro compito sarà quello ovviamente di sostenere l’allenatore. Tommaso ha grandi doti e se ne stanno accorgendo da più parti in Italia. Ha un futuro luminoso di fronte a sé e sono felice di lavorare accanto ad un coach così giovane e competente».
«Cosa mi ha spinto a venire a Pistoia? Dal mio punto di vista ho accettato perché desideravo una nuova opportunità, specialmente in questo ruolo già svolto a Udine e che mi piace molto – ha proseguito Martelossi -. Vorrei crescere in questa società e aiutare la società a crescere. Un aspetto determinante l’ha svolto poi il primo contatto con Di Nino e il presidente David. Ho riscontrato fin da subito chiarezza, spontaneità ma anche un progetto serio. In questa città poi si respira pallacanestro a pieni polmoni. Pressione post Sambugaro? Più che altro il mio augurio è di fare sei anni come i suoi. Ringrazio intanto il club per la fiducia triennale. Il mio obiettivo però è quello di sgonfiare la pressione che soprattutto hanno i giocatori».
Il nuovo DT del Pistoia Basket si è poi concentrato sul tema costruzione della nuova squadra. Le idee sono chiare soprattutto per quanto riguarda la tipologia di carattere dei giocatori desiderati ma certo ci sarà da fare i conti con un mercato che corre veloce e a cifre elevate. Argomento di fondamentale importanza poi quello delle conferme, con le trattative in corso per la conferma di due fra i giocatori più rappresentativi.

«Da un punto di vista dei prezzi stiamo assistendo ad un mercato folle – ha spiegato “Martello” -. Vedremo fin dove potremmo essere concorrenziali e quando invece dovremmo essere attendisti. Al momento non è importante parlare di cifre, poi con i primi acquisti acquisiremo anche maggiore credibilità. Proveremo sicuramente a trattenere alcuni giocatori. Siamo in trattativa per il rinnovo di Lorenzo Saccaggi e di Gabriele Benetti. Vorremo tenere anche Federico Stoch, giovane ma già in grado di lasciare un impronta. Partiremo da questo e poi vedremo per il settore italiani e gli stranieri, i quali presumibilmente saranno un esterno e un lungo. Le caratteristiche precise poi dovremmo individuarle a seconda della composizione dei giocatori che mano a mano arriveranno. Questi dettagli fanno la differenza».
«La promessa che faccio è quella di costruire una squadra che lotta e gioca con il coltello tra i denti – ha affermato il DT – per rispetto della carriera mia, di Tommaso e per la città. Giocheremo un campionato pazzesco, tornato alla qualità avuta 15-20 anni fa. Dovremo affrontare 38 partite di stagione regolare, senza contare l’eventuale post season. Sarà una stagione massacrante in cui la differenza la farà la regolarità. Dovremmo essere lunghi, sani e compatti nei momenti decisivi. Come ho scritto al presidente David, nella prima parte di stagione dobbiamo aggrapparci alla roccia, nella seconda dovremo essere solidi come una roccia».
Martelossi ha infine annunciato come il club conti di presentare tutto lo staff tecnico nel corso della prossima settimana, unendosi magari anche le suddette conferme. «La prossima settimana speriamo di poter presentare tutto lo staff, anche chi conoscete già (il riferimento è ai citati – dal DG Di Nino – Leonardo Natali e Luca Tasselli, i quali dovrebbero proseguire a Pistoia, ndr) e magari qualche giocatore confermato».
L’EMOZIONE DI COACH DELLA ROSA
È stata infine la volta della presentazione di Tommaso Della Rosa. Un pistoiese doc per la panchina di Pistoia. Palpabile l’emozione del giovane head coach, il quale dopo una lunga trafila prima da giocatore e poi da allenatore, ha realizzato il sogno di sedere sulla panchina della squadra della sua città. «Sono molto emozionato – ha ammesso -. Oggi realizzo un sogno che ho fin da quando ho iniziato a lavorare qui ed allenavo i bimbi. È un grande orgoglio e ringrazio Di Nino e il presidente per la loro vicinanza. Mi sono sentito ben voluto fin dal primo momento. Un ringraziamento speciale lo devo anche a Marco Sambugaro e Andrea Tronconi, fondamentali per questa decisione. Mi hanno dato tantissimo in questi anni e per me sono come una famiglia. Ringrazio anche Alberto Martelossi per avermi approvato come head coach. Quest’anno c’è una grande unione di intenti tra società, staff e tifosi. Così come ha sempre desiderato anche Roberto Maltinti. Dovremo stare tutti insieme, uniti».
«Siamo già a lavoro per costruire la squadra – ha detto Della Rosa -. Vogliamo la migliore possibile che possa rappresentare la città di Pistoia. Una squadra operaia, di carattere e di talento. Io personalmente amo la difesa, la pressione, il gioco duro e i contatti. Cercheremo giocatori sì con qualità offensiva ma anche con spiccate doti difensive. So come voglio giocare anche in attacco ma dipenderà anche dalle individualità che avremo a disposizione. Mi piace molto basare il gioco sui giocatori che alleno. Saccaggi e Benetti? Con loro ho un bellissimo rapporto. Abbiamo parlato tanto in questi anni, per me fondamentali e molto formativi. Sono giocatori importanti per l’A2, sia da un punto di vista tecnico che umano. Proveremo a trattenerli, siamo in trattativa, poi ci saranno le loro scelte. Per quanto riguarda lo staff tecnico invece ci sono tante candidature. Io e Alberto stiamo cercando di formularlo il prima possibile per poi passare così alla composizione del roster».
«Complimenti da amici e colleghi? Ne ho ricevuti tanti da giocatori e membri dello staff del passato. Tra loro anche Brienza, ci sentiamo almeno una volta a settimana. A lui per prima cosa ho detto di trattarmi come collega e non come sottoposto (ride, ndr). Per me è un grande maestro e una grande persona, ci vogliamo bene e sono contento del suo ritorno in Serie A con Cantù».
Impossibile infine non parlare del fratello Gianluca, il quale ha ufficialmente lasciato Pistoia uscendo dal suo contratto. Capitano, bandiera e punto di riferimento. Senz’altro una grossa perdita per il Pistoia Basket da un punto di vista tecnico e umano ma allo stesso tempo è giusto riconoscere l’importanza della scelta per la sua carriera.
«Gianluca è venuto a casa mia in lacrime per dirmi che avrebbe lasciato Pistoia – ha raccontato Tommaso -. Sono molto legato ai miei giocatori in generale, figuriamoci se si tratta anche di mio fratello. La sua è una scelta coraggiosa. Ha sempre rinunciato a tutto per Pistoia e credo fosse arrivato il momento giusto per prendere questa scelta. Si tratta di una scelta di carriera, non ci sono valori economici che tengono. Nonostante perda una persona e un giocatore importante anche io stesso gli ho detto che era una decisione giusta».
«Il suo ritorno a Pistoia da avversario? Ne abbiamo parlato e spero di giocare subito la prima partita contro la Fortitudo così ci leviamo il dente. Proveremo sicuramente emozioni forti. Entrambi siamo usciti da una comfort zone e credo ne usciremo persone e professionisti migliori».
