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Basket / Serie A

Pistoia, parla Della Rosa: «Retrocessione dolorosa ma ci rialzeremo»

L’amaro bilancio del capitano: «Risultato pesante. Con Rowan un disastro dopo l’altro. Futuro? Voglio capire cosa accadrà, Sambugaro decisivo»

Da grande capitano quale ha sempre dimostrato di essere, Gianluca Della Rosa ci ha messo ancora una volta la faccia. A tre giorni dall’aritmetica retrocessione di Estra Pistoia in Serie A2, la bandiera biancorossa si è confessata nella trasmissione settimanale White and Red in onda su TV Prato. Dalla recente delusione cocente per il verdetto fino alla futura ripartenza, passando per la disastrosa gestione targata Ron Rowan: tutte le parole del capitano.

«UN GRANDE DOLORE»

Primo argomento toccato non può che essere proprio quanto maturato dopo la sconfitta contro Cremona, una ferita ancora fresca nonostante la retrocessione fosse attesa da lungo tempo. «Non so come si riparte dopo una batosta del genere, sono sincero – ha ammesso Gianluca Della Rosa -. Ancora è fresca la delusione. Pensavamo di essere abbastanza preparati mentalmente alla retrocessione dopo una stagione disastrosa. Ci è successo di tutto ma siamo arrivati a lottarci la salvezza a due giornate dalla fine. Per quanto preparato tu possa essere però è totalmente diverso quando poi ti viene sbattuta in faccia la realtà. Mi ero promesso di non piangere perché non sono il tipo che fa queste scene ma quando il coach mi ha chiamato in panchina insieme a Saccaggi sono scoppiato in lacrime».

«Quando siamo rientrati nello spogliatoio c’era un silenzio tombale – ha continuato il capitano biancorosso -. Nemmeno io, Gabri e Lore che siamo qua da tanto siamo riusciti a parlare perché il dolore e la delusione era davvero grande. Quello che abbiamo passato durante la stagione ormai è noto e noi abbiamo davvero fatto il massimo in campo ma purtroppo non è bastato. Al di là di tutto in campo ci andiamo noi e quindi questa retrocessione pesa tanto su di noi. Voglio chiedere davvero scusa a tutti i tifosi per questo risultato ma siamo pistoiesi e troveremo il modo di rialzarci».

«ROWAN? ROBA MAI VISTA»

Della ha poi riavvolto il nastro fino all’inizio della stagione ripercorrendo anche la gestione disastrosa dell’ex presidente Ron Rowan, i cui primi sentori erano arrivati sin dai primissimi incontri. «Non voglio fare quello che dice “Lo avevo detto”. Anche perché se io e Saccaggi abbiamo scelto di restare e Benetti di tornare è perché delle rassicurazioni le avevamo avute – ha ammesso -. Però onestamente quando Ron Rowan lo scorso anno si è presentato al PalaCarrara le prime volte non mi aveva fatto un’ottima impressione perché non salutava nessuno. Poi mi è stato detto “Lui è fatto così” e quindi ho provato a lasciar correre, però già il primo impatto mi aveva lasciato dei dubbi. Tutto quello che è successo in estate è qualcosa di unico: pensare di fare una squadra senza allenatore e senza consultare il direttore sportivo è una roba che non si era mai vista. In estate mi sono sentito ogni giorno con Sambugaro e io e Saccaggi abbiamo scelto di rimanere per lui perché era giusto che fossimo noi a portare avanti la “vecchia guardia”. Da lì in poi abbiamo assistito a un disastro dietro l’altro».

«Quando siamo arrivati al PalaRadi di Cremona la situazione era già fuori controllo – ha proseguito -. Penso che il primo episodio che ci ha allarmati sia stato a Roma nell’amichevole con Scafati dove sono successe cose che non sto qua a raccontare ma che in qualsiasi altra società non sarebbero state accettate e non sarebbero passate in sordina. Già lì si capiva che c’era qualcosa che non andava. Poi dopo Cremona la cosa si è acuita ancora di più perché per dei giocatori non è bello assistere a certe scene. Mi ricordo che nonostante la vittoria nel pullman al ritorno c’era un silenzio assordante, sembrava avessimo perso di 50».

«ALCUNE PERSONE MI HANNO DELUSO»

Nonostante tutto, anche da una stagione del genere è possibile salvare qualcosa, quantomeno in termini di esperienza. «Da questa stagione ho imparato tantissimo – ha spiegato Della Rosa -. Un’annata del genere penso che l’abbiano vissuta in pochi e quindi è tutta esperienza che aggiungiamo al nostro bagaglio. Va detto però che nella cattiva sorte che abbiamo avuto l’occasione di migliorarci tanto anche su palcoscenici importanti in Serie A. Lo sapete che non mi piace parlare di me e di quello che ho fatto io perché bado molto al risultato e quest’ultimo dice che siamo retrocessi. Però nonostante tutto quello che ci è successo, e lo ribadisco apposta perché è giusto che si capisca bene quello che abbiamo vissuto, noi abbiamo sempre dato tutto sul campo e siamo arrivati a giocarci la salvezza a 2 giornate dalla fine. Penso che sia un miracolo sportivo, se me lo avessero detto 3/4 mesi fa ci avrei messo la firma. Purtroppo non ce l’abbiamo fatta e ci dispiace tantissimo ma voglio ringraziare i miei compagni che non hanno mollato in un momento in cui sarebbe stato facile farlo perché non nego che tutti abbiamo ricevuto offerte nelle settimane in cui non si sapeva se saremmo andati avanti o meno. Siamo rimasti e lo abbiamo fatto per Pistoia e non so in quanti lo avrebbero fatto vista l’annata disastrosa. Tutto questo è stato ripagato, come sempre, dal calore e dall’amore che il pubblico ci ha dimostrato perché ha capito che volevamo dare tutto per questa maglia».

«Non voglio fare nomi ma quest’anno diverse persone mi hanno deluso e sinceramente da alcuno di loro non me lo aspettavo proprio – ha aggiunto il capitano biancorosso -. Però va bene così, fa parte della vita e dello sport. Se guardo indietro le cose a cui ripenso col sorriso sono le vittorie a Napoli e Venezia, le 500 persone che ci hanno atteso in strada tornando dal capoluogo campano, la vittoria contro Reggio in casa non solo perché c’era Tommaso in panchina ma perché credo sia stata una partita giocata bene. Col sorriso guardo anche Lorenzo Saccaggi e Gabriele Benetti perché, pur non essendo pistoiesi di nascita come me, hanno dimostrato di avere veramente a cuore questa maglia e questa città e credo si sia visto che hanno dato il massimo per provare fino alla fine a raddrizzare la barra ma purtroppo non è stato sufficiente».

«TUTTI VOLEVANO RIMANERE»

Della Rosa ha poi fatto un ulteriore passo indietro parlando della stagione precedente in Serie A. Un collegamento arrivato naturalmente visto che tra i giustizieri di Pistoia nella fatale sconfitta contro la Vanoli vi era anche Payton Willis, lo scorso anno mattatore in biancorosso e ancora legatissimo alla città, così come a tutti i componenti di quella squadra. «Ci tengo a salutare Payton innanzitutto perché sabato sera prima della partita ci ha fortemente voluto incontrare facendo un giro nella sua vecchia città e già quello è stato piacevole e lui era emozionato. Non è comune trovare degli americani così tanto affezionati a una piazza o al loro passato. Oltre a essere un grande uomo è anche un campione e lo abbiamo visto che cosa ha fatto domenica quando c’è stato bisogno di vincerla».

«A fine dello scorso anno, lo so perché a suo tempo avevo chiesto a tutti, sia Payton che il resto della squadra aveva voglia di rimanere a Pistoia perché si sono trovati bene – ha svelato Della Rosa -. Stando a quello che mi è stato detto da loro, perché solo su quello posso basarmi, so che da parte della società non hanno avuto proposte di dialogo per il rinnovo e quindi poi si sono sistemati. Ripeto, non ci metto la mano sul fuoco perché ho parlato solo con loro e non ho avuto informazioni ufficiali dalla società. Ognuno di loro però, visto quel che aveva fatto qua, ha firmato per squadre di livello però poi numeri alla mano sono Varnado è riuscito a fare una stagione tranquilla in Grecia. Charlie Moore si è infortunato, Willis è andato in uno squadrone come Tenerife e poi è tornato in Italia per salvare Cremona, Ogbeide ha cambiato tre squadre in una sola stagione. Augurerò sempre il meglio a ognuno di loro perché sono grandi giocatori e… mi mancano».

TEMPO DI PENSARE AL FUTURO

L’ultima sfida a Reggio Emilia per onorare fino in fondo il campionato e poi sarà tempo di pensare al futuro. Ancora è presto per sapere cosa succederà alla società ma l’intervento in sala stampa di Marco Sambugaro ha tranquillizzato anche capitan Della Rosa. Solo il tempo ci saprà dire poi cosa accadrà in casa Pistoia Basket. «A Reggio Emilia io personalmente ci andrò molto triste perché salutare così la Serie A non è semplice da digerire. Nonostante le emozioni però vogliamo onorare il campionato fino alla fine e la maglia che indossiamo. Soprattutto dovremo andare in campo a lottarcela fino all’ultimo minuto per rispetto dei tantissimi tifosi che ci seguiranno per l’ultima trasferta. A loro un grande grazie perché non so in quanti lo farebbero». 

«Per il momento nessuno ci ha detto niente sul futuro della società – ha proseguito -. Le cose che so le ho ascoltate domenica in conferenza stampa. Il presidente Joe David sembra avere ottime intenzioni e voglia di rimanere qua per affrontare il campionato di A2 ma non so niente di più. Penso che sia presto però ancora perché comunque c’è una stagione sportiva da concludere. A quel punto probabilmente ci siederemo a un tavolo e ci diranno che cosa ne sarà del futuro qui a Pistoia».

«Ho talmente tanta stima e fiducia in Sambugaro che se lui dice determinate cose non posso che fidarmi al 100% – ha poi aggiunto -. Ovvio però che dopo una stagione come questa rimani scottato e non è facile. So che essendo lui uomo di basket che negli ultimi anni ha fatto un grande lavoro avrà sicuramente tanto mercato ma al momento è ancora con noi come lo è stato per tutto l’anno perché lui davvero non ci ha abbandonati per un momento da luglio a oggi. Ribadisco davvero di avere la massima fiducia nel nostro DS e niente… Ci aggrappiamo a San Sambugaro».

«Il mio futuro? Il mio primo obiettivo è capire cosa succede a Pistoia e chi continuerà in questo percorso. Poi chiaramente non dipende solo da me perché potrebbero essere anche loro a buttarmi fuori (ride, ndr). È veramente prestissimo per parlarne ma la mia priorità è chiaramente conoscere il futuro di questa società. In estate poi parlerò col mio procuratore e con chi ci sarà qua in società però prima di prendere decisioni sarà importante per me conoscere anche il futuro di Sambugaro».

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La redazione di Pistoia Sport è composta da un manipolo di valorosi giornalisti e giornaliste che provano a raccontarvi le vicende della Pistoia sportiva e non solo con lo stesso amore con cui le nonne parlano dei nipoti dalla parrucchiera.

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