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Basket / Serie A

Pistoia, ultimo turno a Reggio. Coach Okorn: «Chiudiamo a testa alta»

«Il sentimento prevalente è la delusione, nessuno meritava di attraversare un’annata così. I tifosi sono stati speciali», così il tecnico sloveno

Vigilia dell’ultima sfida di campionato in casa Estra Pistoia. Con il verdetto della retrocessione arrivato una settimana fa nella sconfitta del PalaCarrara contro Cremona, i biancorossi si apprestano a chiudere definitivamente la stagione in quel di Reggio Emilia. Al PalaBigi una sfida che in termini di classifica potrebbe spostare qualcosa solo per i padroni di casa – la sesta posizione è ancora possibile – comunque già da settimane sicuri dei play-off.

Coach Gasper Okorn ha presentato come di consueto il match, il quale arriva dopo i giorni probabilmente più duri dell’anno a livello di morale. «È stata una settimana difficile – ha ammesso il tecnico biancorosso -. Prima avevamo ancora qualche speranza, la matematica ci teneva ancora in vita. Con il verdetto dell’A2 è stato complicato motivare i ragazzi anche in allenamento. Ho chiesto loro di provare a fare una partita “normale“. Ovviamente andremo a Reggio per fare la nostra partita, per chiudere a testa alta. Proveremo ad essere competitivi come fatto negli ultimi due mesi, poteva capitare di perdere anche di 30-40 punti ma abbiamo sempre provato a dare il massimo e giocarcela. Tutti i giocatori sono a disposizione e cercherò di coinvolgerli tutti. Anche a livello personale avevo una piccola fiammella di speranza poi con la sconfitta con Cremona tutto è finito. Questa è la vita».

La gara del PalaBigi chiuderà – almeno per quest’anno – anche l’esperienza dello stesso allenatore sloveno con Pistoia. Un’annata, nel bene e nel male, sicuramente che non dimenticherà mai. «Non è stata una esperienza semplice. Non mi aspettavo sarebbe andata così. Andremo avanti ma ricorderemo quest’annata per sempre. Alla fine diremo di aver imparato qualcosa ma allo stesso tempo percepiremo solo brutte sensazioni. Non parlo solo di me ma di tutti, staff, giocatori, l’intero ambiente. Non meritavamo di attraversare tutto questo. Sicuramente il sentimento prevalente è la delusione. Non voglio solo giudicare gli altri e sono abituato a prendermi le mie responsabilità ma chiaramente questo è un caso particolare. A guardare adesso posso dire che meritiamo di esser retrocessi in A2».

«Quando sono arrivato per Natale era come essere al centro di un tornado – ha proseguito Okorn -. Non saprei neanche scegliere quale sia la cosa più folle che abbia visto. Sono state prese tante decisioni errate. Negli ultimi due mesi abbiamo provato a combattere ma era come sbattere contro un muro e poi è arrivata la retrocessione. Se c’è una colpa di tutto questo il nome è quello di Ron Rowan».

Tra le cose da salvare in questa stagione surreale vi è senza dubbio l’ambiente biancorosso, col pubblico sempre presente a sostenere il Pistoia Basket. «È qualcosa di incredibile. Ne avevo sentito parlare ma finché non lo vivi non ti accorgi dell’ambiente che c’è. Nonostante abbiamo fatto sempre fatica a competere in campionato il pubblico c’è sempre stato. Il tifo qui è speciale. Anche a Reggio verrano in 200 per vedere l’ultima partita di una squadra retrocessa, è impressionante. Certo, sono contento di tutto questo a livello umano ma a livello sportivo, sono un coach e voglio vincere. Sono deluso perché non siamo riusciti a competere per diversi fattori, non per il supporto che è sempre stato eccezionale. Il meglio del meglio. Devo aggiungere poi che anche i ragazzi che sono rimasti fino alla fine hanno sempre dato il massimo ogni settimana».

«Futuro? Vedremo cosa farà il presidente Joe David – ha concluso Gasper Okorn -. Spero che ci sia un progetto preciso perché senza di esso sarà complicato. Ci sono tante domande in merito. Spero verrà trovata una soluzione per Pistoia. Ora finiamo la stagione e poi i dirigenti penseranno al futuro. Sicuramente non sarà semplice».

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